L’estate della nostra Nazionale non è stata delle migliori e le prospettive di questo Eurobasket sembravano piuttosto tristi. Il pugno e conseguente infortunio di Gallinari avevano condizionato tutta la preparazione azzurra, infarcita di prestazioni poco brillanti e ridotto al lumicino le aspettative dei tifosi, ma è basta una prova solida, fatta di difesa e di idee chiare per far riaccendere l’entusiasmo. Basta farsi un giro sui social per capire come tutti non vedessero l’ora di tornare ad esultare per l’Italia, nella speranza che la mano di Messina potesse vedersi quando più sarebbe contato. E così è stato. Battere Israele di 21 punti, in una Nokia Arena gremita non è cosa da poco, ma quello che più ha contato è stato tenere gli avversari sotto i 50 punti. Certo, la squadra di casa ci ha messo del suo (7% da 3) ma il lavoro degli Azzurri dietro è stato encomiabile dall’inizio alla fine. Quello che più deve farci ben sperare è che la via intrapresa sia l’unica percorribile per toglierci qualche soddisfazione a Eurobasket, ovvero tanta difesa e gerarchie chiare in attacco, con Belinelli che ha la maggior parte delle responsabilità offensive e Datome che finalmente è tornato a vedere il canestro con continuità. Anche se il vero simbolo di questa prima partita è Ariel Filloy, un giocatore chiave per la sua aggressività in campo e per le sue triple.
C’è ancora da sistemare qualcosa, viste le tante palle perse nel tentativo di cercare il post basso di Melli, ma in questo senso il calendario ci aiuta, con il giorno di riposo e poi l’Ucraina.
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