Queste le parole del coach Simone Pianigiani, dopo l’amaro esordio degli azzurri ad Eurobasket con la sconfitta di misura patita con la Turchia.
Abbiamo avuto un approccio shock – ha commentato il CT Simone Pianigiani – e questo ha condizionato tutta la gara. Poi col passare dei minuti siamo rientrati ma tutte le volte che ci siamo riavvicinati abbiamo sempre commesso qualche ingenuità. Paradossalmente anche quando sembrava che il flusso della partita fosse nelle nostre mani. Domani per noi sarà una gara fondamentale. Oggi l’Islanda è stata ad un passo dal battere la Germania”.
La sfida contro l’Islanda nelle parole di coach Luca Dalmonte:
Punti di forza:
A – E’ una squadra che vuole prima, ancora che schierarsi, giocare a campo aperto ricercando tiri rapidi entro i primi 6/9 secondi.
B – Cinque fuori uno contro uno. L’Islanda gioca contemporaneamente con 5 giocatori perimetrali, un falso cinque più esterno che interno. Giochi con rapida esecuzione per sfruttare il movimento costruendo situazioni di uno contro uno a catena.
C – Squadra molto pericolosa nel gioco senza palla, intendo dire back door e tagli lato debole. Cinque giocatori perimetrali significa pericolosità da parte di tutti e tiro da tre punti. In questo contesto, l’opzione principale per status e carriera è sicuramente Stefansson, leader tecnico indiscusso.
D – Secondi terminali sul perimetro sono Sigurdason e Vihjalmsson, giocatori che alla pari di Stefansson godono di licenza offensiva per numero di tiri e aggressività ad attaccare il ferro.
E – Miglior realizzatore, in più di una partita nel pre-Europeo, Palsson ala forte che, di fatto, è un’ala piccola. Pericoloso dall’arco ma altrettanto aggressivo, nel suo essere dinamico, nell’attaccare il ferro mano destra.
F – Leader emotivo, per la sua combattività in entrambe le parti del campo, Baeringsson, un centro esclusivamente perimetrale; tiro da tre e uno contro uno di isolamenti mano destra.
L’attenzione nel costruire il ritmo partita e nel sacrificio di rientro difensivo sono i punti attraverso i quali dovremo costruire la nostra partita. Responsabilità di ogni giocatore nel tenere e resistere ogni singolo uno contro uno.
In difesa, data la taglia simile tra i diversi giocatori, propongono cambi sistematici per tutti i 40 minuti. La nostra attenzione dovrà essere nel leggere e riconoscere i vantaggi che questa difesa ci potrà dare senza per questo perdere il nostro ritmo e la nostra aggressività offensiva.