Italbasket – Gli azzurri aprono le porte ad Hackett: “C’è bisogno di tutti, ma alle parole devono seguire i fatti”
Spettatori a nostro malgrado della rassegna mondiale, l’Italbasket vive questi giorni proiettandosi al futuro, con la speranza e la consapevolezza di poter essere una forte contendente al trono europeo, in palio la prossima estate nella sede ancora da definire. Nel frattempo, tiene ancora banco il caso Hackett, che nei giorni scorsi ha chiesto perdono e clemenza alla truppa azzurra, dichiarandosi pronto a far di tutto pur di reinserirsi a pieno regime nel gruppo. Attraverso le pagine della “Gazzetta dello Sport”, ecco giungere la risposta dei leader della nostra Nazionale, autori di una splendida estate culminata con la meritata qualificazione ad Euro2015.
Il capitano Gigi Datome, chiarisce subito alcuni aspetti della vicenda, tendendo una mano verso il reintegro del giocatore dell’Olimpia Milano: “Abbiamo bisogno di tutti e Daniel può darci una grossa mano. Sono il capitano, ho deciso di espormi subito, penso di esprimere il sentimento generale della squadra anche se tra di noi non ne abbiamo ancora parlato. Le scuse di Hackett sono un ottimo punto di partenza ma alle parole devono seguire i fatti. Penso che tutti aspettino Daniel a patto che torni con la testa e le motivazioni giuste. Si deve rimettere in carreggiata, dipende tutto da lui”.
Successivamente è Pietro Aradori e Peppe Poeta, ad esprimere il loro parere sulla questione che ha scombussolato gran parte dei mesi estivi. Il neo acquisto del Galatasaray, dichiara: “Non ci sono preclusioni nei confronti di Daniel, è uno del gruppo. Stavolta l’ha fatta grossa e sta pagando. Noi siamo pronti ad accoglierlo perchè non siamo e non vogliamo passare come i boia di Daniel Hackett, ma lui deve dare un’adesione vera. Il che significa non presentarsi solo gli anni delle manifestazioni perchè così è troppo facile. Chi decide di vestire la maglia azzurra lo deve fare sempre, anche quando ci sono le qualificazioni e un’estate di lavoro diventa dura per tutti ma è anche un onore. Adesso le parole contano poco, servono i fatti”.
Infine, le parole di Peppe Poeta concludono, almeno per il momento, la questione: “Alcune cose ce le diremo faccia a faccia quando ci sarà l’occasione, ma Daniel con noi è sempre stato super, è un amico e fa parte di questa Nazionale. Un aspetto va però ribadito: qui esistono delle regole che vanno rispettate. Chi decide di giocare per l’Italia non può farlo a singhiozzo, bisogna sposare la causa senza esitazione: se è sì, lo deve essere sempre, se uno non se la sente è meglio che si chiami fuori, non c’è problema”.