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Fiba World Cup preview: USA davanti a tutti poi la Spagna nel mondiale degli assenti

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Ci siamo, domani prenderà il via la Fiba World Cup in Spagna. Edizione segnata inevitabilmente dalle tante assenze prestigiose e, purtroppo, dall’assenza Italiana ma che non mancherà di divertire e tenere incollati gli appassionati anche grazie alla trasmissione in chiaro di tutte le partite da parte di Sportitalia.

Il formato, ricordiamo, prevede quattro gironi da sei squadre. Alla fase di eliminazione diretta si qualificheranno le prime quattro di ogni girone che si incroceranno nei quarti di finale intersecando i gruppo A-B e C-D, fino alla finale del 14 settembre a Madrid.
GRUPPO A
Il gruppo A è il cosidetto “girone della morte” con la presenza di Spagna, Serbia, Francia, Brasile, Egitto e Iran. I quattro posti sembrano scontati ma la lotta per non arrivare quarti (e quindi con un accoppiamento difficilissimo) sarà estremamente serrata. Il Brasile arriva dopo dei brutti campionati continentali e grazie a una Wild Card(si presume in ottica Rio 2016) è approdato ai mondiali e vanta una batteria di lunghi notevole con il trio Varejao-Splitter-Nenè che può dare fastidio a tutti, aiutato dai veterani Barbosa e Huertas. La Francia si presenta decimata, orfana di Tony Parker, Noah e Ajinca a cui si aggiunge l’infortunio di De Colo e il recentissimo stop di Mahinmi. Per i campioni d’Europa la stella sarà Batum aiutato dal campione NBA Diaw. Passare il turno sembra scontato ma poi sarà tutto molto difficile. La Serbia ambisce anche lei ad andare avanti alla fase successiva e guidata da Teodosic-Bogdanovic e Krstic può benissimo farcela; da segnalare l’esclusione di Micov dalla nazionale per un litigio con l’allenatore. Chiude il girone la Spagna, forse alla fine di un ciclo ma che punta al canto del cigno nel mondiale casalingo. L’obiettivo è arrivare in fondo e la squadra è di altissimo livello, con la coppia Gasol affiancata dai madrileni Fernandez-Rodriguez, senza dimenticare Rubio, Ibaka Navarro e Calderon. Insomma ci sono tutte le possibilità di andare a infastidire gli USA e già da domani capiremo molto di questa squadra. Poche pretese per Egitto e Iran
GRUPPO B
Spicca la presenza dell’Argentina, con quel nucleo di giocatori che hanno fatto la storia (Atene 2004) che però sembra
ormai arrivato al capolinea. Avrebbe tanto voluto esserci Manu Ginobili ma un infortunio lo ha costretto allo stop con grande rammarico. Assente anche Carlos Delfino, quindi si conta molto sui veterani Nocioni-Scola e Prigioni che con la loro esperienza possono dare ancora fastidio a molti. Si prosegue con una Croazia di tutto rispetto guidata da Bogdanovic senza dimenticare la presenza di Tomic e Saric sotto canestro. Potrebbe davvero tornare una grande Croazia da medaglia. Le Filippine puntano a non sfigurare, mentre la Grecia dovrebbe passare il girone facendo il minimo sindacale per poi andare incontro a tutte le difficoltà, nonostante la grande curiosità per Antetokounmpo. Oltre al senza pretese Senegal(che vanta però la presenza di Dieng) , chiude il girone Porto Rico giudato dal Solito Arroyo e da JJ Barea. Il passaggio di turno è alla portata poi sarà tutto di guadagnato.
GRUPPO C
Con la Wild Card presente la Finlandia, con il solito leader Koponen. Esserci è già una gran cosa, se si riuscisse a lottare per gli ottavi potrebbe diventare storica.
La Nuova Zelanda invece punta molto su un grande gioco di squadra, non vantando clamorosi talenti, puntando molto sul tiro da fuori. Si punta agli ottavi ma non sarà un gioco facile.
La Repubblica Dominicana punta dritta al passaggio del turno grazie a agonismo e forza fisica puntando anche sulla grande voglia di farsi vedere dei suoi giocatori.
Riecco la Turchia che punta a rinascere in questo mondiale. La stella è senza dubbio Asik che avrà tanta voglia di farsi vedere. Pesa il no di Ilyasova ma un nucleo di giocatori che gioca totalmente in patria (salvo Asik) potrà stupire per attaccamento e voglia di rivalsa. L’obiettivo è il secondo posto poi sarà tutta da giocare.
L’Ucraina si presenta con una difficilissima situazione nazionale. I problemi di natura politica sicuramente avranno condizionato i giocatori e nessuno chiede a loro l’impresa. Portare serenità ai propri connazionali sarà già un grande risultato.
Chiude il girone l’armata USA. Una miriade di assenti (Love, Lebron. Anthony, Griffin, Westbrook, Durant solo per citarne alcuni) eppure restano una squadra di livello clamoroso. Pesa i gravissimo infortunio di George ma la nazionale vanta presenze clamorose come Harden, Curry, Davis e anche il grande ritorno di Derrick Rose. La possibile star potrebbe essere proprio Anthony Davis che sotto canestro potrebbe dare grande spettacolo. L’obiettivo è vincere, ogni altri risultato non conta.
GIRONE D
Apre il girone la modesta Angola che punta tutto sulla compattezza della propria squadra. Il girone non è proibitivo e una
 grande applicazione difensiva potrebbe aiutare molto gli africani.
L‘Australia suscita molta curiosità schierando Dante Exum, fresco di scelta NBA, ma anche Dellavedova vorrà dire la sua. Potrebbero essere una sorpresa, puntano sicuramente a passare il turno poi dipende molto dall’accoppiamento.
La Corea Del Sud non ha nessuna ambizione e l’obiettivo è non sfigurare e la stella potrebbe essere il trentottenne Moon dalla doppia nazionalita USA/corea. Le speranze sono aggrappate a lui.
La Lituania è una nazione sempre affascinante ma l’infortunio di Kalnietis mette in grave difficoltà i baltici. Toccherà a Maciulis e Valanciunas guidare i suoi supportato da Motejunas e dall’esperienza dei Lavrinovic. Molti occhi reggiani saranno su Darjus ma a livello mondiale molti osserveranno il centro dei Raptors che potrebbe avere un grande impatto
Il Messico invece punta al quarto posto trascinato da Ayon che potrà essere molto incisivo sotto canestro. È inevitabile, tutto gira attorno a lui mentre sugli esterni sarà importante l’apporto di Stoll e Gutierrez, fresco di esperienza NBA.
Chiude la Slovenia che arriva dall’entusiasmo dello scorso europeo. La stella è una e si chiama Goran Dragic, fresco vincitore di premio MIP in Nba. Si punta molto su una grande unità di squadra però se sugli esterni si sta tranquilli con la famiglia Dragic, la situazione dei lunghi è tutta da verificare vista l’assenza di Lorbek. Il girone sembra essere facilmente superabile ma dopo cominceranno i problemi.