Caso-Hackett, parla Datome: “Volevamo ribadire l’importanza della Nazionale e condannare il gesto di Daniel”
Dopo la discussa lettera fatta recapitare dai giocatori della Nazionale guidata da coach Pianigiani, che hanno voluto esprimere la loro netta posizione contro il gesto compiuto da Daniel Hackett e tutto ciò che ne è scaturito, ecco arrivare le parole di Gigi Datome, probabilmente il leader della truppa azzurra.
Queste le dichiarazioni dell’atleta militante nei Detroit Pistons in NBA, intervenuto ai microfoni Sky:
“Abbiamo aspettato che la sentenza fosse definitiva; poi abbiamo voluto dire la nostra. Noi compagni della Nazionale eravamo tutti d’accordo, anche se non e’ stato facile scrivere la nota diffusa ieri. Il messaggio che volevamo dare e’ chiaro: siamo un gruppo e ci sono delle regole chiare. Qui tutti facciamo dei sacrifici per amore della maglia azzurra: volevamo soltanto ribadire l’importanza della Nazionale e condannare il gesto di Hackett, al di la’ della simpatia per Daniel. Noi, ripeto, volevamo ribadire che il resto del gruppo e’ unito. Solo con l’unione si puo’ vincere. Daniel e’ andato via senza dire niente a nessuno: era normale pensare che la Nazionale volesse far rispettare certe regole”