The Amazing LBA : Si scrive Meneghin, si legge leggenda
Un’11 bianco che si infrange su uno sfondo rosso accesso, sotto ad esso, 5 Scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Intercontinentale, 1 Coppa Korac e due Euroleghe o come si chiamavano all’epoca Coppa dei Campioni.
E si perché se sei di Milano e tifi Olimpia il numero 11,anzi QUEL numero 11, non può non emozionarti.
Emozioni che, siamo sicuri, hanno travolto gli oltre 10000 spettatori accorsi ieri al Forum di Assago per la gara di Eurolega tra Olimpia e Maccabi Tel Aviv vinta dai meneghini.
Una festa nella festa potremmo definirla, quando, durante l’intervallo, un omone di 204 cm ha varcato i cancelli del Forum per calpestare quell’insieme di listelli di legno che gli hanno regalato tante gioie in passato: e si è propio lui il protagonista della serata: DINO MENEGHIN.
Si sono viste anche diverse lacrime durante la cerimonia che ha visto come protagonista il cestista di Alano di Piave, un momento su tutti la consegna simbolica della sua 11 da parte di Giorgio Armani, patron della Olimpia, che ha sancito ufficialmente il ritiro del numero.
Presenti alla cerimonia anche il figlio Andrea, il patron dell’Olimpia Milano, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il il presidente della Fip, Gianni Petrucci, il presidente di Eurolega, Jordi Bertomeu, Dan Peterson, suo coach storico, e Sandro Gamba.
Da sommare ai titoli vinti con le Scarpette Rosse ci sono altri 7 Campionati Italiani, 4 Coppe Italia, 5 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe e un’Intercontinentale vinti con Varese.
Un giocatore che ha vinto tanto, tantissimo a livello nazionale ed internazionale che fanno di lui una vera e propria leggenda della nostra pallacanestro.
“Non schiacciavo mai perché faceva male ai polsi” con questa battuta ha voluto esordire Meneghin nella sua conferenza prima della vera e propria cerimonia in suo onore.
Ha poi aggiunto con la modestia che lo ha contraddistinto del corso degli anni “Avrò questo onore riservato finora a pochi ma sarebbero tanti a meritarlo. Qui a Milano andrebbero ritirati tutti i numeri tra il 5 e il 20, perché io a Milano ho vinto 5 scudetti ma, prima di noi, i vari Rubini, Gamba, Bariviera, Riminucci, ne hanno vinti una ventina”.
Un ricordo dei momenti più belli passati con i meneghini “Mi sono sentito parte dell’Olimpia al primo scudetto nel 1982: arrivo da Varese, mi rompo il menisco e mi dicono che sono bollito, eppure vincemmo noi”
Un piccolo rimpianto per lui, la finale di Coppa Dei Campioni persa dalla allora Billy Milano contro la Ford Cantù nella stagione 1982/1983 nella quale, ha detto, “Avrei dovuto dare di più…”
Ma sai cosa vogliamo dirti Dino? Ok in quella finale avresti potuto dare di più ma, non hai neppure idea di quanto hai dato a questo sport e per questo ti ringraziamo dal profondo del nostro cuore!
Qui sotto il video della cerimonia:
http://https://youtu.be/Qy2llbQz1MA