Il punto sulla A: Varese ipoteca il primato, Milano reagisce, Cantù in crisi, Montegranaro e Caserta che orgoglio !!
Le gare che devono sciogliere i verdetti più importanti del venticinquesimo turno del massimo campionato erano quelle che vedevano impegnate le battistrada Varese e Sassari. A Masnago era di scena una Virtus Roma in grande forma, reduce da ben cinque vittorie consecutive, mentre al PalaSerradimigni arrivava una EA7 Milano in profonda crisi di identità dopo le ultime due sconfitte interne consecutive contro Cremona e Montegranaro. Il campo ha sentenziato che Varese ha legittimato il proprio primato in classifica, mentre Sassari ha subito la reazione d’orgoglio dell’Olimpia.
La squadra di Vitucci con una grande prestazione difensiva (appena 58 punti totali, 20 nella seconda parte di gara concessi alla squadra romana) ha sgretolato le resistenze di Datome e compagni. Vittoria che avvicina la squadra di Vitucci alla conquista del primo posto alla fine delle regular season, infatti adesso i punti di vantaggio sono quattro su Sassari, sorpresa dal veemente ritorno della compagine milanese. Continua il tabù interno Milano per la Dinamo, che nei cinque precedenti non è mai riuscita a battere i milanesi, e sconfitta che ha portato qualche malumore nell’ambiente isolano. Malumore, che è stato subito giustamente ridimensionato dal presidente Sardara, dall’alto della seconda inaspettata seconda posizione in classifica, e dall’arrivo del pivot americano Gordon. In casa Milano la vittoria per il momento dà nuovo ossigeno alla panchina di Scariolo, ma dopo gli accadimenti delle ultime settimane il feeling tra Don Sergio e la dirigenza milanese sembra oramai inclinatosi, e le difese ad oltranza di Proli in primis sull’operato del tecnico sono esaurite. L’Olimpia, comunque, con la vittoria sassarese ha agganciato nuovamente al quarto posto la Montepaschi Siena e la Lenovo Cantù, entrambe sconfitte dalle formazioni campane. Più rumore ha fatto senza dubbio la sconfitta interna di Cantù contro una Caserta, che oggettivamente in questo momento a salvezza raggiunta aveva ben poco da chiedere alla trasferta in Brianza, ma la squadra di Sacripanti si è battuta con il solito grande cuore ed orgoglio raggiungendo una vittoria di prestigio e lanciando un segnale chiaro ed inequivocabile: la Juve non ha alcuna intenzione di falsare il campionato per raggiungere l’obiettivo del primo premio per l’impiego degli italiani in campo. Ancora più bello in quest’ottica che il libero della vittoria sia stato siglato dal giovane Marzaioli in risposta alle affermazioni di un Sabatini fuori controllo nelle ultime ore. L’amministratore delegato della Virtus, a nostro avviso, ha pienissima libertà di raggiungere il proprio obiettivo sul premio di valorizzazione degli italiani impiegando in campo solo giocatori italiani escludendo i propri stranieri, peraltro rei di un campionato molto deludente, senza dover coinvolgere e portare ad esempio nelle proprie argomentazioni l’operato delle altre società, che nel caso di Caserta si sta battendo con grande onore nonostante gli indicibili problemi di carattere economico. Tornando a Cantù la presidentessa Cremascoli ha riconfermato la fiducia a coach Trinchieri, ma sarebbe utopistico negare che il rapporto tra i due non sia più quello idilliaco come nelle passate stagioni, e che l’allenatore abbia il pieno controllo dello spogliatoio. Siena, invece, continua a stentare terribilmente in trasferta, dove la sconfitta di Avellino ha segnato il settimo stop consecutivo in trasferta: senesi che continuano a pagare il proprio logorio psicofisico a causa delle Top 16, irpini che continuano il loro periodo d’oro di risultati (sei vittorie nelle ultime sette gare), e nutrono non poco rimpianti per non aver operato alcune scelte prima (allenatore e play), scelte che avrebbero reso competitiva la Sidigas per uno dei primi otto posti. Le quarte Siena, Milano e Cantù si devono guardare anche le spalle dalla Tenkwalder Reggio Emilia, distante solo due punti dal trio, che nell’ultimo turno ha vinto in trasferta contro una Brindisi sempre più spenta. Per la squadra di Piero Bucchi si tratta della sesta sconfitta consecutiva, e nemmeno la decisione di congelare il 50% dei stipendi dei giocatori sembra il palliativo giusto per riaccendere il fuoco negli occhi di Gibson e compagni. Vittoria molto pesante in chiave play-off per l’Umana Venezia in casa contro la Vanoli Cremona. Dopo una partenza lenta (6-22 alla fine del primo quarto) Hubalek e compagni hanno conquistato due punti che hanno mantenuto a quattro le lunghezze di vantaggio sulla nona Caserta, ma la formazione lagunare siamo pronti a scommetterci sarà una mina vagante nei prossimi play-off. In coda, invece, Pesaro con la vittoria in casa sulla Virtus Bologna si avvicina a grandissimi passi alla salvezza, vista la concomitante vittoria della Sutor Montegranaro in quel di Biella, che ormai sembra destinata ad un mesta retrocessione. Come in precedenza detto per Caserta, onore e merito, alla Sutor di Recalcati, che nonostante i problemi di carattere societario, che ne mettono in dubbio la sopravvivenza per la prossima stagione, ha raggiunto la salvezza sul campo con ben cinque giornate di anticipo grazie un ottimo un girone di ritorno.