Il punto sulla A: le prime sei allungano si gioca per 7°e 8°piazza, in coda tutto fermo
Il ventunesimo turno del massimo campionato italiano è stato tutto in favore delle squadre d’alta classifica, infatti tutte le prime sei squadre in testa alla graduatoria hanno vinto i loro rispettivi incontri, ed hanno oramai messo in cassaforte il pass per i prossimi play-off, a meno di crolli al momento impensabili. Continua a comandare davanti a tutte l’Olimpia Milano, giunta al decimo successo consecutivo in campionato con la vittoria interna sulla Reyer Venezia, al termine di un incontro nel quale i lagunari hanno provato a portare più di un’insidia alla corazzata meneghina, ma alla fine sono stati traditi dalla scarsa vena offensiva di una delle loro punte Smith, e dal solito numero eccessivo di palle perse (17 turnover). Se Milano per la terza giornata consecutiva detiene la testa solitaria ed allunga la propria striscia di vittorie alla doppia cifra, Venezia vede allungarsi la propria striscia di sconfitte consecutive a ben cinque, sei se tiene in conto la sconfitta sempre al Forum in coppa contro Brindisi, ma la zona play-off rimane a portata di mano. Alle spalle di Milano hanno avuto vita facile le seconde nei loro interni Brindisi-Cantù. L’Enel ha seppellito i propositi di riscossa varesini, dopo l’esonero di Frates in favore del vice Bizzozi, con una prova superlativa di Delroy James (27 punti per 39 di valutazione migliore atleta in queste due voci nel turno di campionato) mettendosi alle spalle la sconfitta di Reggio Emilia. La squadra di Bucchi continua a fare incetta di vittorie casalinghe, mentre Varese oggettivamente al momento può essere considerata la maggiore delusione in questo torneo, non solo per i risultati raggiunti (comunque la zona play-off dista ancora solo 4 punti) ma per l’atteggiamento molle dimostrato in difesa nelle ultime uscite (94 punti subiti a Brindisi contro una squadra che non è un fulmine di guerra in attacco). La Vitasnella Cantù, dopo un avvio a rilento, ha fatto un sol boccone nel derby della Vanoli Cremona, al termine della solita ottima prova di squadra con ben cinque uomini in doppia cifra per punti realizzati. Nella terza vittoria in fila per i brianzoli hanno brillato in cabina di regia Joe Ragland e Stefano Gentile, mentre per i cremonesi sconfitta indolore perché rimangono sempre quattro le lunghezze di vantaggio sull’ultima Pesaro. Sono sempre due, invece, i punti da difendere dalla Sutor sui cugini pesaresi, dopo la batosta interna dei gialloblu contro la Montepaschi nella sfida tra società tormentate da diversi problemi economici nelle ultime settimane. Quei problemi per la Sutor sfociati nella cessione per ragioni di bilancio di Mayo , che inevitabilmente ha finito ancor più per indebolire il potenziale offensivo a disposizione di coach Recalcati, ed a suffragare ciò ci sono i 50 punti totali realizzati nel match ed i soli 5 realizzati nella terza frazione di gioco. Alle spalle di Siena al quinto posto rimangono la Dinamo Sassari vincitrice proprio sulla Vuelle Pesaro, e l’Acea Roma corsara in quel di Bologna. Il Banco Sardegna Sassari nella vittoria interna contro i pesaresi sembra continuare a marciare con il pilota automatico inserito dalla seconda settimana di Febbraio con la vittoriosa esperienza milanese, invece Pesaro ancor una volta palesa i suoi problemi difensivi (102 punti subiti) contro l’attacco migliore del campionato, ma può sorridere perché come detto, in precedenza, oggettivamente Montegranaro è un avversaria per la lotta salvezza in grave difficoltà tecnica. L’Acea Roma, complicandosi la vita in maniera inverosimile, è riuscita a vincere all’Unipol Arena dopo un supplementare con il miglior Bobby Jones della stagione per la gioia del suo principale estimatore il g.m. romano Alberani , e così l’ex Pistoia si mette alle spalle nel migliore dei modi lo spiacevole episodio di cronaca del quale è stato vittima lo scorso Venerdì. Alla Virtus bolognese, neanche il tripudio per la presenza per il festeggiato grande della storia delle V-nere Danilovic nel giorno del ritiro della canotta numero 5, ha dato energie e forze nuove ai giocatori di coach Valli, i quali dalla vittoria nel turno d’andata a Roma in un intero girone hanno racimolato solamente tre vittorie, ma stesso discorso fatto qualche riga più avanti per la Cimberio, la zona play-off dista solo 4 punti. Proprio per quella quella zona play-off assumono un peso specifico enorme le vittorie di Caserta nel derby del PalaMaggiò contro Avellino, e la vittoria interna di Pistoia contro Reggio Emilia. I casertani hanno avuto vista facile con un Brooks incontenibile nell’avere ragione su una spenta Avellino, gravata dall’assenza per le note vicende familiari del suo leader spirituale Kaloyan Ivanov, mentre Pistoia con la freschezza dei suoi giovani americani ha dominato su una stanca Reggiana, svuotata d’energie dopo l’impresa di Novo Mesto in EuroChallenge, e come palesato proprio in terra slovena in difficoltà nel gioco offensivo; James White a parte in un periodo di forma stile play-off 2011 o 2012, perché quando l’americano comincia a sentire l’aria del post season si trasforma.