Do you remember? Gregor Fucka: l’airone di Kranj alla conquista di Italia e Catalogna
Ci sono uno sloveno, un montenegrino e un serbo, due dei quali hanno la cittadinanza italiana… No, non è l’inizio di una barzelletta, ma quello di una delle più belle favole che la pallacanestro nostrana ha vissuto negli anni ’90. Quella di Gregor Fucka, Bogdan Tanjevic e Dejan Bodiroga, i tre inseparabili che tanto hanno dato allo sport della palla a spicchi.
Oggi ci concentreremo sulla storia dell’Airone di Kranj: Gregor Fucka. Nato nel 1971 nella vicina Slovenia (quando il paese balcanico faceva ancora parte della Jugoslavia). Alto 2.15 m, atipico nel suo genere per la magrezza che l’ha sempre contraddistinto (non ha mai raggiunto i 100 Kg), versatile, ambidestro e con una notevole apertura alare (da lì il soprannome di Airone), Fucka iniziò a giocare a pallacanestro a 18 anni nell’Union Olimpija.
Già nel 1990 lo stimato allenatore Bogdan Tanjevic lo volle nella “sua” Trieste: le circostanze della Guerra del Balcani propiziarono quel breve trasloco (poco più di 120 Km) di Gregor Fucka alla città giuliana, dove l’anno dopo arrivò anche Bodiroga, con il quale iniziò una relazione di estrema stima e profonda amicizia. I due, infatti, passarono a Milano quando lo sponsor Stefanel si trasferì nella capitale lombarda, e quindi si ritrovarono più tardi a vincere l’Eurolega nel FC Barcelona.
Ma andiamo con ordine. Gregor Fucka, che era cresciuto di statura convertendosi nell’anteprima di quello che al giorno d’oggi sarebbe l’icona del centro moderno: polivalente, senza essere specialista in nessun fondamentale specifico, ma essendo capace di fare un po’ di tutto in campo e segnare da tutte le posizioni del campo, trovando il punto ideale in questa media distanza così difficile da marcare per i rivali. Dovuto alla sua altezza, lo sloveno dal passaporto italiano è sempre stato presente anche nel capitolo rimbalzi, appuntandosi o avvicinandosi spesso alla doppia doppia.
Fucka, Bodiroga e Tanjevic furono i protagonisti del periodo d’oro della pallacanestro a Trieste, con il secondo posto in Coppa Korac e la semifinale scudetto persa nella decisiva Gara 3 contro la Scavolini Pesaro nel 1993-94. Il trasferimento del blocco Stefanel a Milano portò Gregor & C. a vincere scudetto e Coppa Italia nel 1995-96.
Dopo tre stagioni in Lombardia, Gregor Fucka si trasferì a Bologna, sponda Fortitudo, dove militò per cinque stagioni, conquistando nuovamente la Coppa Italia (1997-98) e lo Scudetto (1999-2000). La carriera dell’airone di Kranj stava prendendo il volo, con ottimi risultato sia in Italia che in Europa, ma soprattutto l’altra Bologna (Virtus) lo lasciò senza possibilità di lottare in una finale di Eurolega (Coppa dei Campioni FIBA fino al 2000).
Al top della sua carriera, per Gregor Fucka suonarono le sirene NBA. Nell’estate del 2002, infatti, c’erano delle trattative in corso per il trasferimento agli Indiana Pacers, ma non andarono in porto. Chiudendo la sua prima lunga parentesi nel campionato italiano con una media di 13.7 punti e 6.7 rimbalzi, il versatile giocatore approdò in Spagna, precisamente in Catalogna, dove un altro balcanico, il serbo Svetislav Pesic, lo volle per completare il gran roster nel FC Barcelona.
Nel Barça di Pesic, Fucka ritrovò il suo grande amico Dejan Bodiroga, e i titoli non tardarono ad arrivare. Innanzitutto la Copa del Rey, dove la coppia di lunghi Fucka-Dueñas non lasciò scampo ai rivali del Tau Vitoria. Nel 2002-03 i blaugrana vinsero tutto, compreso lo scudetto (3-0 in finale al Valencia Basket) e l’agognata Eurolega. La prima del Barça e la prima per Gregor, che in precedenza aveva solo assaporato le Final Four.
Nella finale contro la Benetton Treviso giocata “in casa” al Palau Sant Jordi i blaugrana s’imposero per 76-65, e Gregor Fucka fu uno dei migliori, mettendo a referto 17 punti e 6 rimbalzi. L’MVP della Final Four fu assegnato a Bodiroga, ma i due amici furono in coppia i protagonisti di quello storico successo. Per Bodiroga non era il primo, ma per Fucka e per il Barça sì, e sicuramente da qualche parte il Boscia Tanjevic avrà guardato quella partita orgoglioso dei suoi ragazzi.
Il Barça vinse poi solo un altro titolo di Eurolega, nel 2009-10, con un altro italiano tra i protagonisti: Gianluca Basile (ma questa è un’altra storia che racconteremo in futuro), e fino al momento, visto che i blaugrana sono tra i favoriti per alzare il titolo questa stagione.
Tornando al nostro Gregor Fucka, la stagione successiva arrivò un altro titolo di campione ACB con il Barça (3-2 contro l’Adecco Estudiantes in un’emozionante serie finale), quindi arrivò anche il titolo di Supercoppa spagnola nel 2004 contro il Real Madrid.
Dopo quattro stagioni ricche di successi al Barça, prima di rimpatriare, il già veterano Gregor Fucka s’incorporò tra le fine della vicina Akasvayu Girona, dove ritrovò anche Svetislav Pesic e Marc Gasol, che si è sempre dichiarato uno stimatore dell’italo-sloveno. Il Girona nel 2007 conquistò la FIBA EuroCup , primo titolo nella storia del club.
Dopo aver conquistato la Catalogna, Fucka tornò in Italia, dove disputò ancora buone stagioni tra Virtus Roma, Fortitudo e Pistoia, dove si chiuse la sua carriera da giocatore.
A tutti questi successi raccolti nel corso di una carriera più che ventennale, non vanno dimenticati gli esiti con la nazionale azzurra. Con la cittadinanza italiana dall’epoca Juniores, Fucka fece parte dell’ultima generazione capace di vincere medaglie europee, con l’argento nell’EuroBasket del 1997 e l’oro del 1999, con il successo per 64-56 contro la Spagna, nel quale venne anche eletto MVP del torneo. Bogdan Tanjevic era il coach dell’Italia in quel periodo: un connubio che non si è mai perso.
Come molti ex giocatori, una volta appese le scarpe al chiodo, Gregor intraprese la carriera da allenatore, essendo attualmente capo allenatore della nazionale italiana Under-16, che nell’agosto del 2019 (ovvero nell’ultima edizione disputata) vince la medaglia di bronzo in quel di Udine.
[Credits: La Resistencia del Palau, PivotWorld9, Euroleague]