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Final Eight di Rimini, un punto da cui la Legabasket deve ripartire con la consapevolezza che la strada è ancora lunga

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presentazione final8 coppa italia 2017, 2017-01-23

Si è conclusa ieri la Final Eight 2017 di Rimini con la vittoria dell’Olimpia Milano.

Ma come è stata chiamata più volte è stata un Basket Festival e soprattutto la prima Coppa Italia del nuovo corso di Legabasket. Come ha detto il presidente Egidio Bianchi era la numero zero.

Facciamo allora un bilancio di cosa è andato bene, cosa è andato male e cosa può ancora migliorare per il futuro di questa competizione

Cosa è andato bene

Sicuramente il lato positivo maggiore riguarda gli eventi collaterali e la Fan Zone. Da anni tutti sostenevano che attirare pubblico con eventi di contorno sarebbe stato fondamentale e finalmente si è attuato qualcosa. Stand, campetti, coinvolgimento di altri progetti, basta poco per far divertire il pubblico, in particolare i bambini.
Un plauso va fatto alla Germani Basket Brescia che con uno stand bellissimo ha attirato molti spettatori. Basta poco: due foto, un biliardino, un mini concorso ed è subito un successo. La nota dolente: solo due le società presenti a Rimini (Brescia e Capo D’Orlando), fondamentale quindi per il futuro coinvolgerle tutte e il presidente Bianchi si è detto molto ottimista a riguardo.
Degna di menzione la zona dedicata al Doctor Swish di Dimitri Lauwers. L’ex Montegranaro con una progetto sullo studio della meccanica del tiro ha coinvolto tantissimi bambini, ma anche adulti, che grazie a lui si avvicineranno molto a questo sport.

La struttura fieristica dell’evento ha permesso alla Lega di organizzare bene gli eventi grazie alla libertà di spazio e costruzione e la partnership con Trenitalia ha sicuramente funzionato. Anche la politica dei prezzi si è rivelata una mossa vincente. Fondamentale la rimozione dell’inutile formato con 4 partite il venerdì.

Molto bella anche la presentazione 3D sul campo, ormai abitudine nel mondo della pallacanestro ma sempre di grande efficacia.

Cosa non è andato bene

Più che un qualcosa in particolare è una constatazione del momento del basket italiano. A oggi la Coppa Italia può essere ospitata in strutture da 5.000 posti o poco più a causa del poco appeal. Inutile sfruttare grandi palazzetti quando poi rimarrebbero vuoti al 50%, quindi giusto scegliere una struttura più piccola per quanto sia infelice la cosa.
A Rimini è stato costruito un palazzetto funzionale, ma resta la necessità di tornare in un vero Palasport adeguato a eventi del genere.

A una impressione visiva l’affluenza è stata discreta, tuttavia non si è mai registrato il tutto esaurito; inoltre, anche se più compatti, 4.000 spettatori rimangono 4.000 spettatori e per quanto in crescita non si può definire un successo, al massimo un punto di partenza neanche troppo buono.

Un’idea per il futuro potrebbe essere sfruttare i centri storici per le fan zone.

Altra questione legata al seguito televisivo. Il presidente Bianchi ha mostrato dati in crescita, tuttavia (ci mancano ancora i numeri ufficiali per la finale) fare l’1% di Share per la semifinale su una rete pubblica è abbastanza desolante, forse si poteva pubblicizzare di più l’evento.

Ultimo punto che ancora nel 2017 è problematico in maniera non accettabile. Non è possibile che nell’era della tecnologia e di internet la Lega non abbia ancora un Play By Play funzionante, strumento ormai fondamentale per i Media ma anche per i tanti appassionati che vogliono approfondire le letture delle partite. Non è giustificabile il continuo malfunzionamento di una versione in fase Beta da almeno tre anni.

 

Mi permetto di chiudere questa analisi con una riflessione a livello personale.
Con i miei colleghi e compagni di viaggio abbiamo conosciuto di persona il presidente Bianchi e abbiamo potuto constatare direttamente il profondo interesse che ha per lo sviluppo della pallacanestro italiana. Il fatto che un presidente venga direttamente a chiedere a Media non televisivi o di famosi quotidiani cosa ne pensassero dell’evento discutendo il tutto in maniera informale è sicuramente un fatto ampiamente positivo.
A tal proposito vi rimando alla divertente intervista degli amici di Basket Dalla Media al presidente Egidio Bianchi, al quale ovviamente facciamo un grosso in bocca al lupo per il futuro della Legabasket.