Draft Prospects – Devin Booker: Alla conquista della NBA, lo manda papà Melvin
Torna Draft Prospects, che vi accompagna ormai da diverse settimane nel viaggio verso il Draft NBA 2015; in questa edizione vi presenteremo uno dei grandi protagonisti della stagione da 38-1 di Kentucky: il figlio d’arte Devin Booker.
CHI E’. Devin nasce 30 ottobre 1996 a Grand Rapids, Michigan, città natale della madre Veronica Gutierrez ed allora teatro delle gesta sportive del padre Melvin, ex stella del nostro campionato con la maglia di Pesaro, impegnato con i Grand Rapids Hoops in CBA. A causa dell’evolversi della carriera europea dell’ex Big Eight Player of the Year 1994 con la maglia di Missouri e, quindi, della sua assenza per grande parte dell’anno, la figura di riferimento dell’infanzia di Booker è la madre, con cui cresce nel Michigan. Nello stato immerso tra i grandi laghi Devin inizia anche il suo percorso cestistico, che lo porta ad iscriversi per il suo anno da freshman a Grandville High School.
Le doti del futuro numero 1 degli Wildcats non passano inosservate ed il primo a vedere qualcosa di speciale in lui è proprio il padre Melvin, che, appese ormai le scarpe al chiodo, lo segue assiduamente e al termine dell’anno da freshman decide di trasferirsi con lui nel suo stato natale, in Mississippi. Booker si iscrive così a Moss Point High School: qui inoltre il papà viene assunto come assistant coach e il figlio inizia ad affinare le sue doti, lavorando con maggiore costanza sotto l’occhio vigile dell’ex Scavolini, determinato più che mai a fargli realizzare il sogno NBA che fu suo.
“Ha sempre avuto una grande intelligenza cestistica, ma gli mancavano ancore altre cose. Non capiva l’importanza di allenarsi di più” ha affermato Melvin“ma io gli ho detto che questo è ciò che fanno i grandi giocatori e lui lo ha afferrato alla svelta. E’ come una spugna.” Come previsto dal padre, Devin migliora in maniera costante ed esponenizale in Mississippi, chiudendo il suo anno da senior a 31 punti di media ed il suo percorso come leader all time tra i realizzatori della scuola a quota 2518. Immediati arrivano l’inclusione tra gli All-American e l’invito al Jordan Brand Classic, seguiti a stretto giro dall’interesse delle franchigie NBA e dalla corte serratissima di John Calipari.
Corte cui Booker cede, con l’immancabile benedizione del padre, rinunciando ad una carriera da star del college basket, per unirsi alla corazzata Kentucky alla conquista del titolo NCAA. Nel suo ruolo da sesto uomo designato all’interno del Platoon System, Devin mette insieme cifre di tutto rispetto, garantendo agli Wildcats 10.1 punti in 21 minuti, con 41% nel tiro pesante e si fa apprezzare per affidabilità e continuità di rendimento.
La stagione termina con la grande delusione della sconfitta subita contro Wisconsin, ma resta un’annata irripetibile ed alla fine il numero 1 decide, insieme ad altri sette compagni di squadra di dichiararsi eleggibile al Draft 2015.
PROFILO TECNICO. Booker è una guardia tiratrice di 1 metro e 98 per 93 chilogrammi. Le sue misure costituiscono indubbiamente un vantaggio rispetto ad altri pariruolo, così come lo è il suo IQ cestistico, altra dote di spicco, che lo porta a scegliere quasi sempre la giusta giocata e a forzare raramente, ma anche a creare per i compagni. Ottimo feel for the game e abilità di tiratore sopra la media da ogni distanza (a Kentucky ha tirato con il 52% da due ed il 41% da tre), Devin ha dimostrato di essere un realizzatore affidabile: sono ottimi il trattamento di palla e l’uso delle finte, al pari della bravura nel giocare sui blocchi senza palla, mentre è sottovalutata la capacità di finire al ferro.
Dal punto di vista difensivo è in grado di garantire buoni istinti e notevole impegno; d’altra parte i punti deboli vengono per lo più dalle caratteristiche fisiche e atletiche: non ha braccia particolarmente lunghe per la sua taglia, aspetto che contribuisce a renderlo un pessimo rimbalzista, così come manca di esplosività nel primo passo e necessita di aggiungere massa muscolare per garantirsi una carriera da protagonista.
BASKETITALY.IT MOCKDRAFT. Booker è destinato probabilmente ad una scelta intorno alla decima posizione, ai limiti della lotteria. Ad esaltarne le doti sarebbe un sistema di squadra imperniato sulla pallacanestro offensiva e magari che faccia dell’aprire il campo un punto focale del suo gioco. L’impressione di chi scrive è che, al di là di future stelle annunciate e intriganti prospetti dal potenziale inesplorato, il Draft presenti poco di meglio rispetto a Devin, il quale, data la giovanissima età e la sua prontezza a contribuire fin da subito, se correttamente aiutato a crescere, potrebbe diventare un vero protagonista della NBA negli anni a venire.
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