Do you remember? – Hall in!
Torna il consueto appuntamento del mercoledì con il nostro “Do you remember?”, la rubrica targata BasketItaly nella quale ricorderemo campioni e semplici comprimari, talenti puri o “cavalli pazzi”, chiunque abbia lasciato un’impronta sulla nostra penisola.
Dopo un mostro sacro come Yelverton, è giusto parlare di un vero cavallo pazzo che ha solcato i nostri parquet: Mike Hall. Il giocatore è un 3 con il fisico da 4, anche se stabilmente lo si vedrà giocare nel ruolo di ala forte. Discreto giocatore di 1v1, è un ottimo tiratore da 3, sopratutto se il tiro viene preso leggermente fuori equilibrio; ottimo rimbalzista, è anche un ottimo compagno di spogliatoio, vista l’ironia che è stato capace di mostrare in questi anni. I difetti principali sono la costanza di rendimento e la sua ondivaga capacità nel fare la scelta migliore in campo.
La sua avventura in Italia inizia nell’aprile 2008, a Pesaro, quando arriva nel Belpaese per sostituire l’infortunato Ron Slay. Non vedrà mai il parquet. La stagione successiva la nuova Olimpia, acquistata da Giorgio Armani ed affidata a Piero Bucchi, lo tessera. Il giocatore, prima dell’esperienza pesarese, aveva militato alla George Washington University, dove diventa capitano, guidando la squadra al titolo dell’Atlantic Conference nel 2005. Rimane undrafted e giocata due stagioni in D-League, con un inframezzo in NBA ai Wizards, dove però gioca solo due partite. La chiamata dell’ambiziosa Milano potrebbe essere la svolta della sua carriera, ma nelle prime quattro partite delude e rischia il taglio. Decisiva si rivela la partita di Ferrara, dove il match punto a punto viene deciso da una bomba del nostro protagonista a pochi secondi dalla fine. Il taglio viene rimandato a data da destinarsi e il burlone Mike Hall conquista i tifosi, oltre che per la sua simpatia, anche per il suo talento. La partita dopo piazza un ventello nel derby vinto contro Cantù con 5/6 da 2 e 3/7 da 3. Questa prestazione lo consacra definitivamente e a celebrare il momento fantastico è anche la nomina a MVP di giornata di EL, quando l’Olimpia quasi sbanca il Palacio Vistalagre di Madrid, perdendo di un solo punto contro i Blancos. In quella giornata il nostro protagonista realizza ben 21 punti conditi da 9 rimbalzi, ma non è abbastanza per la vittoria. Mike parteciperà anche alla straordinaria impresa del Forum del 3 dicembre 2008, quando l’Olimpia, mai in partita per tutto il primo tempo e sotto di 20, ribalta il risultato e batte i campioni in carica del CSKA Mosca. La vittoria si rivelerà decisiva per la qualificazione alle Top16. In campionato non va così bene ed arrivano tre sconfitte nelle ultime quattro partite del girone d’andata, che precludono la partecipazione alle F8 di Coppa Italia. In campionato tra la quinta giornata e la dodicesima arrivano otto vittorie in fila, culminate con la vittoria contro la Benetton, dove Mike realizzare il suo carrier high italiano, segnando 23 punti con ben 5 triple realizzate su 10 tentativi. Ma è in EL che Milano può sognare, infatti dopo il primo girone di Top16 la squadra meneghina ha portato a casa ben due vittorie, cedendo solo contro il Tau. Tutto si decide al Pireo contro l’Oly, che a Milano aveva perso di 2. La partita è combattutissima, con Milano che dimostra di potersela giocare fino alla fine, ma soccombe 84-81, seppellita dai 27 punti di Vujcic e dai 20 di Bourousis. Mike è il miglior marcatore per la squadra di Bucchi con 27 punti frutto di 7/8 da 2 e 4/8 da 3. È ancora MVP di giornata, ma il sogno europeo dell’Armani finisce qui. Alla fine Milano giungerà in finale scudetto e perderà 4-0 contro Siena, arrivando a pochissimo da una storica vittoria in gara3. La prima stagione di Hall si chiuderà con il 50% da 2 e il 33,5% da 3 per 11 punti di media e 7,6 rimbalzi. Sarà uno dei pochi a rimanere la stagione successiva, ma qualcosa si deve essere rotto visto che ha mostrato tutti i lati negativi del suo gioco e si è preso pure una squalifica per aver insinuato un ritardo nei pagamenti degli stipendi. Le sue cifre calano in ogni voce statistica e a fine anno se ne va. Rimane però in Italia dove Teramo gli concede una possibilità e proprio alla prima partita sfida la sua ex squadra. Nonostante una prova d’altri tempi con 23 punti e 6 rimbalzi, alla fine la squadra milanese avrà la meglio per 83-88. L’avventura in terra abruzzese dura solo 5 partite, visto che viene tagliato per le deludenti prove e gli scarsi risultati della squadra (5 sconfitte).
Lo si è visto giocare in Spagna ed in Israele, ma a causa di pensati infortuni che lo hanno molto limitato ha ottenuto risultati modesti. Questo luglio si è riproposto per giocare all’Olimpia, chissà se Proli ci ha pensato su.