Do You Remember – Gara 6? Dinamo Sassari – Grissin Bon Reggio Emilia, la finale scudetto più bella degli ultimi 10 anni!
I destini di una squadra di basket dipendono da tanti fattori, molti dei quali non hanno la visibilità e l’impatto mediatico dei gesti compiuti in campo dai giocatori; è anche grazie al lavoro dietro le quinte che Banco di Sardegna e Reggiana sono riuscite ad arrivare fino in fondo, regalandoci una finale straordinaria e dimostrando che molto spesso le realtà vincenti non sono quelle che spendono di più sul mercato, ma quelle in cui società, atleti e pubblico sono una cosa sola e riescono a far sentire il tifoso o l’appassionato protagonista in ogni occasione e circostanza: in campo, sulle tribune, ma anche dalla televisione.
“Era uno di quei momenti che non si possono misurare con l’orologio, ma solo con i battiti del cuore”. (D.Grossman)
Tu chiamale, se vuoi, emozioni… quelle che ci hanno regalato Sassari e Reggio Emilia in una gara sei di finale che ha spazzato via ogni record e che rimarrà negli annali del basket del Bel Paese, non solo per i primati battuti, ma per la spettacolarità di una partita ricca di grandi giocate e di colpi di scena.
24 giugno 2015, gara 6. In una serata di calda estate al PalaSerradimigni di Sassari, Dinamo e Grissin Bon si contendevano il tricolore in una finale scudetto inedita per la pallacanestro italiana. Entrambe le squadre, al primo atto conclusivo di un campionato nella loro storia, volevano scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della competizione. Attraverso la cronaca del match riviviamo, a distanza di 5 anni, l’emozionante sfida tra la compagine sarda e quella emiliana.
LA PARTITA
La Reggiana, avanti 3 a 2 nella serie, ha l’occasione di diventare campione d’Italia; il Banco di Sardegna, invece, può pareggiare i conti e mantenere vivo il sogno scudetto e Triplete. Coach Sacchetti schiera sul parquet del PalaSerradimigni un quintetto con Dyson, Logan, Sanders, Kadji e Lawal; coach Menetti, invece, risponde con Cinciarini, Polonara, Kaukenas, Silins e Chikoko. Dopo un avvio di partita che vive sul filo di un sostanziale equilibrio, in cui entrambe le formazioni corrono e faticano a trovare la via del canestro, la partita si sblocca. La Dinamo prova a prendere in mano l’inerzia del match e, grazie ai rimbalzi catturati in attacco da un sontuoso Lawal e ad un Dyson da 8 punti individuali, firma un parziale di 7 a 2 che gli permette di chiudere la prima frazione di gioco con quattro lunghezze di vantaggio sugli emiliani, con il punteggio di 24-20 sul tabellone. Inizio di secondo quarto in cui l’attacco dei sardi si inceppa, Sassari non riesce a realizzare da oltre l’arco dei 6.75 e la Grissin Bon, con la tripla di Della Valle, prende fiducia e impatta la sfida. La formazione di Menetti tenta l’allungo prima della pausa lunga e, nonostante l’assenza di Lavrinovic, continua ad innescare sotto canestro i propri lunghi che non perdonano con le conclusioni nei pressi del ferro. I padroni di casa però non ci stanno, lottano su ogni pallone e continuano a costruirsi secondi possessi che gli consentono di ricucire in extremis il gap e di portare la sfida in parità all’intervallo sul 43-43. Al rientro dalle ostilità Lawal continua a fare il vuoto nel pitturato, raggiunge la doppia doppia e la partita vive di sorpassi e controsorpassi. Kaukenas prova ad indicare la via da seguire ai suoi, ma l’aggressività nella metà campo difensiva degli ospiti porta quest’ultimi a commettere dei falli che regalano spesso la lunetta alla Dinamo, la quale anche grazie alle realizzazioni a cronometro fermo, rimane aggrappata alla sfida e chiude il terzo quarto con un solo punto di ritardo dai biancorossi sul 63-64. Ultimo quarto che inizia sulla falsariga del precedente, a ritmi elevatissimi e con un botta e risposta Silins-Logan da tre punti. Ad un minuto e mezzo dalla fine della gara Sassari prova a rompere l’equilibrio: Dyson recupera palla e in campo aperto deposita il più due biancoazzurro, ma dall’altra parte Polonara è lucido e ristabilisce la parità. Il “folletto” americano di Sacchetti gestisce male quello che poteva essere per i suoi il possesso della vittoria, commette fallo di sfondamento e Reggio Emilia ha nelle mani la palla del possibile scudetto: il tiro di Cinciarini, però, finisce lungo sul secondo ferro e si va all’overtime sul 78-78. Della Valle e Polonara salgono di colpi nel primo tempo supplementare, bombardano la difesa sarda da lontano e la Reggiana tenta di piazzare il break decisivo portandosi sul +5 a 48” dal termine e costringendo Meo Sacchetti a chiamare timeout. Sembra quasi fatta per gli ospiti ma, prima Logan con la tripla di tabella, poi Dyson con una spettacolare schiacciata, fanno esplodere il PalaSerradimigni: 90-90 e secondo overtime. La sfida continua punto a punto, non ne vuole sapere di trovare il suo padrone e la stanchezza comincia a farsi sentire; il Banco di Saredegna sembra averne di più e Logan inchioda in faccia a Silins la schiacciata del +5. La Grissin Bon però è cinica e trova le energie per rientrare in scia e pareggiare, per l’ennesima volta, i conti: 98-98 e terzo supplementare della “storia infinita”. Nel terzo overtime la Dinamo riesce a prendere il largo e gli emiliani, sulle gambe, accusano il colpo e perdono il filo della gara. A salire in cattedra è l’incontenibile backcourt Dyson-Logan: il primo tira fuori il coniglio dal cilindro segnando due bombe da distanza siderale, il secondo è glaciale e vede il canestro largo come una vasca da bagno. Dopo tre supplementari, Sassari batte Reggio Emilia 105-108, si aggiudica gara 6 e conquista la bella.
TABELLINO
BANCO DI SARDEGNA SASSARI – GRISSIN BON REGGIO EMILIA 115-108 (24-20, 43-43, 63-64, 78-78, 90-90, 98-98)
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Logan 23, Sosa 6, Formenti 0, Sanders 18, De Vecchi 0, Lawal 25, Chessa /, Dyson 26, Sacchetti 0, Vanuzzo /, Brooks 11, Kadji 6 All. Romeo Sacchetti
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Chikoko 4, Polonara 10, Della Valle 25, Pechacek 2, Pini 8, Kaukenas 20, Cervi 12, Silins 7, Diener 6, Stefanini /, Rovatti 2, Cinciarini 12 All. Massimiliani Menetti