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Do you remember? Ansu Sesay, il ‘Sommo’!

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Ansu Sesay

E’ l’americano Ansu Sesay il protagonista del nostro consueto ed esclusivo “Do you remember”, rubrica con la quale riproponiamo ai nostri numerosi lettori personaggi che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato il segno sulla pallacanestro italiana. Nel suo palmarès un campionato NBDL del 2002, una Coppa di Germania nel 2009  ed una Coppa Italia nel 2006 con la maglia della Carpisa Napoli, città nella quale ha lasciato la sua grande firma… ma andiamo con ordine!

Ansu Martin Sesay nasce a Greensboro il 29 ottobre 1976 e cresce cestisticamente in Texas, alla Willowridge High School. A Houston, Sesay mette subito in mostra le sue grandi doti da lungo atletico, perspicace sotto canestro ma dotato di un’incredibile tiro dalla distanza che lo ha sempre reso un incubo da marcare per gli avversari. Vince il titolo di stato e con la sua doppia cifra di media (11,6 punti e 11 rimbalzi) conquista un meritato titolo di MVP. Approda nel più prestigioso college del Mississippi nel quale continua a mettersi in mostra nelle quattro stagioni disputate. L’ultima da 18.6 punti (secondo in assoluto) e 7.6 rimbalzi di media gli valgono la chiamata al Draft NBA 1998 come prima scelta del secondo giro dai Dallas Mavericks. Per il 22enne Ansu non ci fu debutto tra i Pro e passò le successive tre stagioni in D-League, con l’ultima vincente avventura con i Greenville Groove. I 13.9 punti di media e il titolo di MVP destano l’attenzione dei Seattle Supersonics che lo riportano in NBA. 111 presenze in tre stagioni con 352 punti segnati, e con la media più alta registrata di 6.4 punti nella stagione 2002. Nella stagione 2004/05 passa ai Golden State ma la sua avventura con i Warriors dura fino a gennaio. Conclusa definitivamente la sua parentesi americana, nel gennaio 2005 arriva in Italia vestendo la maglia della Sedima Roseto. Il suo atletismo e il mortifero tiro da tre punti rendono il suo approdo in Italia devastante fin dalle prime battute. Con gli abruzzesi si rende protagonista di un clamoroso girone di ritorno da 15.9 punti e 7.1 rimbalzi di media. L’anno seguente PierFrancesco Betti punta su di lui nell’ambizioso progetto della Carpisa Napoli ed è proprio con i partenopei che Ansu Sesay conquista il suo primo trofeo da professionista andando a vincere la Coppa Italia 2006. Insieme a Lynn Greer, Jon Stefansson, Michel Morandais ed Alessandro Cittadini forma un quintetto irresistibile e diviene uno degli idoli della calda tifoseria napoletana con ben 14.1 punti e 6.2 rimbalzi conquistati di media. Un grande leader, ma anche il grande assente delle ultime due partite della semifinale scudetto contro la Climamio Fortitudo Bologna a causa della squalifica inflittagli. Resta a Napoli, targata Eldo, anche la stagione successiva e il suo apporto è ancora sensibile con ben 12.4 punti realizzati (con ben 40.1% da tre) e 6 rimbalzi di media conquistati. Con gli azzurri debutta anche in Eurolega ed è ancora protagonista con 10 punti (40.4% da tre) e 5 rimbalzi. Nell’agosto del 2007 lascia il Vesuvio ed approda a Milano. Con i meneghini Ansu vive una stagione altalenante, conclusa in semifinale scudetto contro Mens Sana Siena, ma comunque tenendo fede a quelle che sono le sue cifre (12 punti di media) e al suo stile di gioco. Nel 2008 passa in Germania all’Alba Berlino per poi andare, di fatto, a chiudere la carriera con i francesi dello Le Havre l’anno dopo.

Con la Carpisa Napoli la sua stagione migliore, la sua stagione vincente eppure quella dei grandi rimpianti con quell’antidoping che gli ha impedito di essere in campo nelle ultime due gare contro la Climamio. Uno spinello, un maledetto spinello a dividere Ansu Sesay e tutta Napoli dal sogno di una possibile finale scudetto e poi, chi sa! E’ buffo che poi siano stati gli stessi tifosi napoletani a soprannominarlo, in tempi non sospetti, Sommo… bhè, mica tanto!

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