Gianmarco Pozzecco a Dinamo TV. “Ho vinto alla mia maniera.”
foto da sito lanuovasardegna.it
Coach Gianmarco Pozzecco, dopo la vittoria della FIBA Europe Cup, il suo primo trionfo da allenatore, si è lasciato andare alla felicità della vittoria per il primo trofeo internazionale portato a casa dalla Dinamo Sassari. Davanti ai tifosi sassaresi che hanno seguito la squadra biancoverde sino a Wurzburg, l’allenatore nativo di Gorizia ha festeggiato aprendosi e strappandosi la camicia. E a tutti ha fatto venire in mente quella famosa scenata più famosa datata 23 novembre 2014 quando lo stesso Poz fece lo spogliarello “alla Hulk” dopo la sua espulsione in un Varese – Milano.
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Oltre al suo racconto ufficiale in conferenza stampa (QUI), si è confessato con dichiarazioni più genuine e spontanee rilasciate a Dinamo TV, il canale ufficiale del Banco di Sardegna Dinamo Sassari.
“Incredibile, cosa vuoi che ti dica? L’altro ieri la mia futura moglie mi ha mandato un messaggio e mi ha detto: non ti preoccupare, la cosa più importante è che tu abbia capito che puoi allenare perchè vuoi allenare. Io ho sempre avuto questo desiderio di allenare e abbracciando i miei giocatori, condividendo quello che succedeva. Magari per tutti ero troppo un compagno di squadra e poco allenatore, e probabilmente avranno anche ragione, non credo che questa vittoria abbia cambiato la loro opinione ne la mia però il problema è che adesso sono l’uomo più felice del mondo. Devo ringraziare il dottor Sardara perchè fino a due mesi fa ero a bere dei caffè a Formentera e oggi (ieri ndr) mi trovo a vivere una delle più grandi soddisfazioni della mia vita. Non ho mai vito un allenatore di pallacanestro vincere una partita, alla fine vincono sempre i giocatori.”
Dopo il saluto a Denis Wucherer, coach del s.Oliver Wurzburg e suo ex compagno di squadra a Varese, ha parlato sui giocatori meno utilizzati. “Il mio primo pensiero va a Daniele Magro, a Justin Carter, a Jack Devecchi. Sono persone eccezionali, ma forse sono quelli meno gratificati dal mio arrivo, però professionisti incredibili. Per il ruolo che ha, forse per Jack era più semplice accettarlo, lo considero come un giocatore che in qualsiasi momento possa sempre darci qualcosa. Justin e Magro stanno giocando poco, ma sono giocatori che giocherebbero ovunque, hanno accettato questo ruolo con grande professionalità e questo fa di noi una grande squadra.”
E infine, la sua dichiarazione di amore alla squadra, più naturale che mai.
“Questi ragazzi hanno i coglioni e uno sono io…”