Scandone, bella di sera! Wells affonda Oostende. 66-57
Prima vittoria europea tra le mura amiche per la Sidigas Avellino che batte Oostende per 66 a 57. Buona prestazione per i ragazzi di Pino Sacripanti che tornano così in corsa per il primo posto nel girone, dopo la sconfitta poco piacevole a Nanterre. Nonostante l’assenza di Fesenko, la Scandone si è comportata bene sotto le plance. Primi dieci minuti da dimenticare e gli altri trenta da incorniciare a livello difensivo. Avellino è stata brava a chiudere gli uno contro uno e portare la difesa giallonera fuori dal pitturato., non concedendo passaggi facili e contropiedi. Zerini ha espresso un buon gioco da numero 5, con grande fiducia ed attenzione ai falli. In attacco Rich, Wells (MVP con 20 a tabellino) e Scrubb si sono divisi le responsabilità. Eccellente l’impatto di Leunen con 11 rimbalzi e 2 stoppate. Fitipaldo gestore e Filloy di sostanza in fase offensiva. Tra le fila belga non bastano i 13 di Jekiri e il dominio nel pitturato di Kesteloot. Vittoria di fiducia in vista dell’anticipo interno, sabato sera, contro Cantù.
CRONACA DEL MATCH: Pronti, via ed è subito Oostende a prende in mano le redini del gioco. Sugli scudi Lasisi e Kesteloot che punisce un Hamady N’Diaye poco preciso sotto le plance. Avellino in ritardo sui cambi difensivi e la tripla di Fieler dall’angolo aggiorna il tabellino sul 7-14. Le difese si aprono e le due squadre corrono tanto in contropiede: Wells e Rich si mettono in proprio e tengono in scia la Sidigas. 22 punti in 7’ per i belgi con i padroni di casa leggermente sulle gambe e sempre battuti nel primo passo. Ci pensa Jekiri col gancio “in faccia” a Zerini per il massimo vantaggio ospite 13-24. Gli irpini hanno difficoltà a costruirsi buoni tiri ma il 2+1 di Thomas Scrubb mantiene il distacco sotto la doppia cifra. 18-27 al 10’. Primi due minuti del secondo quarto con tanti errori da entrambe le parti e punteggio in ghiaccio. Ci pensa Zerini con l’appoggio che vale il -7. Avellino cresce in attacco, trascinata da uno strepitoso Dez Wells che inchioda una schiacciata pazzesca in contropiede. Oostende non segna più, a bocca asciutta da ben 6’, complice una difesa asfissiante e raddoppi nel pitturato. Prima Rich poi D’Ercole ed Avellino scappa via sul 33 a 27. 35-33 al 20’. Terzo quarto di altra intensità ed energia con un Fitipaldo maestro d’orchestra. Oostende resiste all’accellerata avellinese con un Jekiri di sostanza. Scandone sprecona e poco precisa, nonostante una difesa belga con tante lacune. All’arresto e tiro di Filloy risponde Fieler con la tripla del 49-44. 49-46 al 30’. Avellino inizia l’ultima frazione come meglio non poteva: N’Diaye cancella Mihailovic in penetrazione e il duo Scrubb-Wells dall’angolo per il 55 a 46. La compagine belga sfrutta le indecisioni biancoverdi per correre in contropiede con Kesteloot. Wells uomo tutto fare: rimbalzi, qualità e realizzazione. Fitipaldo croce e delizia: prima realizza il 61 a 54 poi si fa ingolosire e commette fallo antisportivo ai danni di Djordjevic. La bomba di Leunen alla sirena fa esplodere il Del Mauro. 66-57 il finale.
Coach Gjergja: “Abbiamo iniziato bene per poi avere un calo. Abbiamo lottato ma senza riuscire a recuperare. C’è disappunto per com’è andata. Troppe palle perse e forse meritavamo un passivo minore. E’ mancata un po’ di decisione: abbiamo tanti ragazzi giovani. Avellino è una squadra ottima perché l’ho vista per due anni consecutivi ed è di grande livello”.
Dez Wells: “Abbiamo giocato molto bene, buona difesa e buon attacco. Dobbiamo migliorare su alcuni aspetti ma siamo soddisfatti. Settimanalmente sto migliorando con l’aiuto del team e del coach. Io e Rich ci troviamo bene ed è quasi un fratello per me: mi sta aiutando tanto nell’adattarmi a questo campionato”.
Pino Sacripanti: “Fondamentale l’impatto difensivo da parte di tutti. Buona gara. E poi in attacco Wells e Rich ci danno una grande mano. Sotto le plance pensiamo di recuperare Fesenko per dopo la pausa e speriamo nel miglioramento del suo muscolo. Siamo in affanno ma ce la stiamo cavando bene e vogliamo prendere un giocatore per le rotazioni. Fatichiamo a gestire 40’ e necessitiamo di un 5 in più. Fitipaldo ha fatto quello che gli ho chiesto io: più ragionatore ma ha sbagliato un po’ troppo. Quando avrà la squadra in pugno, come a Pistoia, allora alzerà anche l’asticella in attacco. Fitipaldo deve riuscire a gestire bene la squadra e trovare punti. Non abbiamo i Joe Ragland o i James Nunnally di turno: siamo una squadra, tutti dobbiamo collaborare per andare e puntare in alto”.