Fiba Champions League: Sassari ritrova il mal di trasferta, -20 ad Atene
L’impatto in trasferta per Sassari, non subisce una svolta dopo la vittoria con Pistoia; ancora una volta, la seconda in Champions, il viaggio lontano dal PalaSerradimigni non regala sorrisi ai Sardi, che subiscono 20 punti dall’Aek Atene. La Dinamo rimane in partita soltanto per metà primo quarto, quando reagisce ad un parziale di 10-0 salvo poi, perdere completamente le chiavi dell’attacco e subire l’organizzazione della squadra Greca.
Il ritorno dagli spogliatoi dopo la pausa lunga, doveva rappresentare il cambio di ritmo per gli uomini di Pasquini, mai capaci fino a quel momento,di imporre il proprio gioco, ma la squadra di Jure, non solo ferma la Dinamo ma allunga in maniera importante, tanto da trovare il +26 nel corso della terza frazione.
Sassari non riesce più ad unirsi, salvo qualche lampo, vedi la zone press che ripaga con un miniparziale capace di portare la forbice sotto i 20 punti, il controllo della gara e soprattutto del ritmo è pienamente nelle mani di Ukic e compagni, che si permettono di amministrare e giocare con il cronometro, praticamente per tutto l’ultimo quarto, trovando sempre una soluzione in attacco che blocca sul nascere ogni velleità di rimonta degli ospiti.
Una brutta battuta d’arresto per Sassari, che aveva trovato solo 3 giorni fa, la prima vittoria in trasferta stagionale e che stecca l’inizio di un poker di gare (Aek, Milano, Besiktas, Avellino), che vede nell’atteggiamento, un ruolo chiave per capire quali sono le reali ambizioni della squadra di Pasquini.
La cronaca:
Pasquini parte ancora una volta con Savanovic in panchina e concede spazio in starting five a B.Sacchetti; dopo il primo canestro iniziale di Sassari, arriva un parziale di 10-0 made in Aek, con gli ospiti poco lucidi in attacco, fase offensiva che invece per i giallo neri, funziona a giri piuttosto alti, anche quando la Dinamo costringe alle forzature.
Sassari smorza il parziale subito, ma non riesce a prendere in mano le redini della gara, mentre l’Aek, sempre in controllo sul ritmo, trova nelle percentuali nel tiro da tre e nella lotta a rimbalzo, le chiavi per comandare agevolmente la gara. 27-13 dopo 10’di gioco.
La Dinamo si affida al gioco in post basso di Savanovic, il lungo sembra essere un rebus per la difesa giallonera, sempre costretta a spendere fallo per fermarlo, tanto da riempire di fatto di lividi il giocatore Serbo; ma mentre il n°20 sembra il più lucido dei suoi, il resto della squadra non riesce a costruire gioco, disunendosi ancora di più, quando Ukic e soci, riescono sistematicamente a punire i raddoppi o trovando il fondo della retina in caso di forzature. 47-26 al 20’.
La presumibile strigliata di coach Pasquini negli spogliatoi, non sembra sortire gli effetti sperati, Sassari non riesce a trovare lucidità in attacco, le sue incursioni con il gioco a ritmo alto, non si sviluppano per merito della difesa Ateniese e dall’altra parte del campo, l’Aek, continua a far male, sia dalla lunga distanza, sia in contropiede, concretizzando anche le seconde opportunità, tanto da arrivare al +26 nel corso del terzo quarto.
L’Aek che guida anche nella battaglia a rimbalzo, rallenta il ritmo, ragiona e gioca con il cronometro, facendo perdere completamente la lucidità a Sassari, che attacca in maniera frettolosa, ma si consola con il lampo di Monaldi in chiusura di terzo periodo, 60-38.
Pasquini si affida alla zona e Johnson Odom e compagni, ripagano questa soluzione con un bel parziale che porta lo svantaggio sotto i 20 punti di scarto, con ancora una volta Monaldi protagonista. Sakota visto in Italia anche a Varese, blocca l’emorragia Ateniese, ma soprattutto ripristina l’attenzione difensiva, costringendo Sassari a diverse perse, con gli ospiti incapaci di creare delle letture adeguate al sistema difensivo dell’Aek e con delle spaziature di gioco che porteranno Pasquini a lavorare in maniera particolare sui giochi a difesa schierata.
La giornata no di Johnson Odom in costruzione di gioco, bravo con alcuni recuperi, ma altrettanto dannoso quando impossibilitato a correre (6 perse), confeziona la situazione ideale per i padroni di casa, che continuano a giocare con il cronometro, non si disuniscono quando Sassari piazza un break grazie alla zone press e chiudono la gara grazie alla superiorità a rimbalzo. Finisce 78 – 58
Sassari
Johnson-Odom 17; Lacey 4, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 10, Savanovic 9, Carter 0, Stipcevic 5, Olaseni 3, Ebeling, Monaldi 5
Aek Atene
Ukic 11, Sakota 10, Vasileiadis 8, Milosevic 7, Dixon 13, Larenzakis 2, Falker 2, Moraitis, Mavroeidis 10, Skoulidas, Williams 15, Tsalmpouris