Champions League – Gamble e Juskevicius sono decisivi. Nanterre fa il colpo, la Reyer cede 87-99.
Brutta sconfitta casalinga per l’Umana Reyer Venezia che al PalaTaliercio cade 87-99 contro i francesi del Nanterre92. I francesi scappano nel primo quarto grazie al pivot Julian Gamble, Venezia la riprende nel secondo quarto con Tonut-Cerella-De Nicolao protagonisti. Vola fino al +10 Venezia con un solido Vidmar sul 64-54 al 27′, ma il finale di match è tutto dei francesi con le triple di Senglin e Juskevicius per un ultimo quarto con parziale 18-33. Gara condizionata dalle espulsioni di Waters nel secondo quarto e Daye nel terzo. Una brutta Reyer complessivamente quindi, troppo distratta e deconcentrata, servirà tutt’altro attegiamento e piglio per tutti i 40′ domenica sera per i ragazzi di Walter De Raffaele contro l’Olimpia Milano nel big-match di campionato per determinare la capolista solitaria della Legabasket, altrimenti saranno dolori.
CRONACA_ Mani fredde all’inizio per la Reyer, 1/6 al tiro con l’unico canestro trasformato da Haynes. Nanterre si porta sul 2-6 dopo 3′ e De Raffaele chiama time-out. Ma il minuto di sospensione non porta benefici, perchè la squadra francese con aggressività difensiva che causa ben 6 perse all’Umana e il pivot Julian Gamble letteralmente on-fire (16 punti nel 1° quarto) scappa sul +15 prima della tripla di Tonut che lima il passivo sul 19-31 con Daye già carico di 3 falli. A inizio seconda frazione, la tripla di Cerella sembra cambiare l’inerzia e la schiacciata di Tonut porta Venezia sul -7, 24-31 al 12′, time-out Donnadieu. L’ex Cantù Dominc Waters, dopo una tripla dall’angolo, si rende protagonista di un antisportivo su De Nicolao, e dopo aver calciato via la palla, prende un tecnico e quindi, viene espulso. Il 3/3 ai liberi di De Nicolao, seguiti dalle triple di Cerella e Washington, dà il -3 veneziano sul 33-36 al 16′. La tripla scomposta di Invernizzi riporta ossigeno ai francesi, ma Washington in post e dalla lunetta è efficace è dà il -2 sul 37-39 al 18′. La tripla di Kyzzlink ribalta il match, ma Pallson impatta a quota 42. I liberi di Watt a tempo scaduto chiudono il primo tempo sul 47-45.
Si ritorna in campo e dopo il 50-47 di Gamble, a Austin Daye viene fischiato il 4° fallo. Il figlio di Darren continua a protestare e si becca un tecnico; dopo l’antisportivo del 1° quarto, è quindi espulsione con De Raffaele a bacchettarlo duramente. Ma Venezia non ne risente, anzi: nonostante un buonissimo Juskevicius, la Reyer migliora la difesa con Bramos, Vidmar in attacco diventa un fattore così Cerella in contropiede dà ai padroni di casa il +10 sul 64-54 al 27′, time-out Nanterre. La coppia Juskevicius-Palsson riduce il gap e riporta in partita la compagine francese, è 69-66 dopo tre quarti con ½ di Watt ai liberi. Ultimo quarto. Mitchell Watt diventa il fulcro dell’attacco veneziano per il 74-71 a 8’04” dal termine, ma troppa fatica per Venezia che subisce la reazione di Nanterre con il solito Gamble e la tripla di Senglin che ribalta il punteggio per il 74-76 a 5’33”, time-out De Raffaele. Juskevicius e Treadwell allungano il break francese, Vidmar e la tripla di Haynes danno il -4 a 2’40”, ma Senglin e Juskevicius con le triple chiudono di fatto il match a 1’45”, Gamble da sotto mette il 79-91, Vidmar riduce il gap sul 82-91 riaccendendo una tenue speranza, ma un antisportivo chiamato a Tonut chiude definitivamente i giochi sul 82-93 a 1′ dal termine. Viene sanzionato un altro antisportivo a Washington tra le proteste del pubblico che uscirà per falli. Il match finisce 87-99 tra i fischi del pubblico del PalaTaliercio diretto al trio arbitrale.
MVP BasketItaly.it: Adas Juskevicius
Umana Reyer Venezia – Nanterre92 87-99 (19-31; 47-45; 69-66)
Venezia: Haynes 12, Bramos 5, Tonut 12, Daye 2, De Nicolao 5, Vidmar 17, Washington 9, Biligha, Giuri 2, Cerella 10, Watt 10, Kyzlink 3. Coach: Walter De Raffaele.
Nanterre92: Treadwell 7, Juskevicius 31, Konatè 2, Gamble 28, Invernizzi 3, Waters 4, Palsson 12, Carne 2, Pansa ne, Senglin 10. Coach: Pascal Donnadieu.
Arbitri: Aleksandar Glisic (Serbia), Vilius Maciulaitis (Lituania) e Mehmet Karabilecen (Turchia).
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