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BCL: Sassari saluta la Champions, ma per lo meno, lo fa giocandosi le sue carte in campo

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La Dinamo ritrova il parquet per giocare gara 2 con Burgos, ma non trova la forza e la lucidità per allungare la serie con gli spagnoli, nel silenzio del Coliseum, una grande prestazione di Spissu, non basta per raddrizzare una gara partita in maniera perfetta, ma progressivamente sempre meno alla portata dei biancoverdi.
La gara
Il primo break è di marca sarda, gli ospiti, nel silenzio del parquet spagnolo, costruiscono il vantaggio in doppia cifra, annullando Clark grazie ad un ottima difesa, da cui nasce il contropiede sistematico e al quale si aggiunge una percentuale alta dalla lunga distanza, che rende vani, tutti i raddoppi preparati dal San Pablo Burgos, con Evans protagonista.
Sassari continua a far male dalla lunga distanza toccando anche il 6-22, prima della tripla di Clark che frena la corsa sarda; la difesa Sassarese è da applausi, Benite protagonista all’andata non trova mai lo spazio per il tiro, mentre il canestro sembra una vasca da bagno sulle conclusioni pesanti, tanto da segnare con Spissu il 13-30, prima di un mini break figlio del lavoro nel pitturato dei lunghi spagnoli che vale il 21-32 che chiude la prima frazione.
Le rotazioni dalle panchine, consentono a Burgos di riavvicinarsi, la sfida fra Clark e Pierre premia l’americano dei padroni di casa, che lentamente insieme a Rivero, riporta i suoi sino al -5 con Pozzecco costretto al time out, il minuto di sospensione non interrompe la verve realizzativa dei castigliani, che continuano a punire i raddoppi su Clark, dominando nel pitturato e chiudendo definitivamente il gap sul 33-34.
Gli spagnoli firmano anche il sorpasso, prima che il ritorno di Spissu sblocchi il punteggio per gli ospiti, con la solita tripla prima e con il jumper che vale quota 17 per lui, ma come all’andata Clark replica ai tiri del play sardo e si continua ad andare in equilibrio, con il punteggio al 20’ che dice Burgos 45- Sassari 43.
Il talento di Clark permette ai padroni di casa ancora di allungare, anche se il merito è più da trovarsi nelle scelte difensive degli spagnoli che trovano fiducia e coraggio, nonché forzature vincenti, che Bassas tramuta nel +11.
Gentile blocca l’avanzata spagnola, ma le percentuali dalla lunga distanza non permettono al Banco di chiudere un break convincente, prima di trovare in maniera sistematica Coleby nel pitturato; Clark continua a martellare, ma latitano le conclusioni dal campo, a favore di diverse gite in lunetta su entrambi i fronti, che permettono ai padroni di casa di continuare a comandare; a questo si aggiungono le proteste di Gentile per la condotta arbitrale, che sfocia in diversi falli tecnici e la conseguente espulsione ed una lunga interruzione, che permette comunque a Burgos di volare sino al +15 grazie a Benite. Pozzecco le prova tutte, ma si ritrova sul 74-61 al 30’
Sassari cerca la rimonta, partendo dalla difesa, ma Burgos trova costantemente il canestro, McFadden e Bassas trovano i punti del nuovo +14, punendo gli aiuti profondi della difesa Sassarese; le scelte difensive sassaresi non sembrano negative, ma Burgos riesce con grande pazienza e trovare sempre un vantaggio, che si concretizza anche in un +16 a metà quarto che sembra il colpo del ko.
Spissu prova ancora una volta a riportare sotto i suoi, ma Burgos ha dalla sua il tempo e la lucidità per controllare il ritmo, la Dinamo non trova un break che possa girare l’inerzia ed è costretta ad arrendersi senza poter riaprire la gara; finisce 95-80 con la magra consolazione per la squadra di Pozzecco di uscire dalla Champions, giocando in campo e non rinunciando alla partita.