Turkish AirLines EuroLeague: Anadolu e Real sognano. ASVEL convince contro un agguerrito Khimki
Anche il Vecchio Continente prova a dire la sua e rispondere al grande spettacolo NBA con il 16° turno di stagione regolare della massima competizione continentale. Un Santo Stefano impreziosito da grandi emozioni e intrattenimento di qualità.
Anadolu EFES vs FOX Maccabi Tel Aviv
A Istanbul l’EFES accoglie il Maccabi Tel Aviv, ancora privo di Omri Casspi, per un scontro diretto fondamentale. Primo tempo segnato da numerosi sorpassi tra le due contendenti. Ulteriore fattore a scandire le prime fasi sul parquet turco sono i guai fisici di Scottie Wilbekin, traino degli israeliani nella partenza. La contusione, prodotta dalla fisica difesa avversaria nel tentativo di bloccare il possesso controllato dal 26enne americano. Serve rientrare momentaneamente negli spogliatoi con lo staff medico a Wilbekin per tornare in campo nel momento di maggiore crisi dei compagni. L’elastico tra i due club si rompe dopo 16 minuti di azione e l’EFES coglie l’occasione per scappare verso il momentaneo +10, ritoccato leggermente a ribasso alla sirena di metà partita.
Dopo il break a tornare in campo è solo l’ombra del Maccabi. In circa 6 minuti Beaubois, Micic e Simon non si limitano a portare l’EFES nella comfort zone necessarie per amministrare con tranquillità fino alla fine delle ostilità. I ragazzi di Ataman scappano sul +20. Segreto del vantaggio la netta superiorità nella lettura della difesa avversaria e nella scelta di tiro sempre azzeccata. L’aggiunta di una fase difensiva spasmodica e di un mostruoso 67% da tre completano il perfetto quadro di un dominio davvero facile. Prova a caricarsi e a rimettersi in campo per vincerla il Maccabi ma è quasi tutto inutile con soli 10 minuti di una serata dove all’EFES riesce davvero tutto facile. Pregevole la grinta con la quale gli israeliani provano a dettare il ritmo contro i padroni di casa propensi alla tranquilla gestione delle forze. È Shane Larkin il protagonista della fase finale che consegna una vittoria netta ai turchi per 99 a 79.
Panathinaikos OPAP vs Real Madrid
Nella ateniese OAKA Arena va in scena l’ennesima sfida tra altre due realtà nobiliari del basket europeo. Real e Panathinaikos condividono un autunno difficile, scandito da un ritmo forsennato per tornare in alto. Così come sul Bosforo, anche nella capitale greca la partenza è caratterizzata dall’alternanza tra le due sfidanti che si studiano per tutto il primo quarto con marcature strette e tentativi falliti dall’arco. All’interno del luminoso tempio bianco-verde i turnovers portano al primo break i madrileni guidati dal carattere di Randolph, principale opzione offensiva. La “guerra di trincea” tiene banco fin quasi all’intervallo. Mickey e Thompson consentono a Tavares di rifiatare dopo il colpo al volto preso in fase difensiva. I due lunghi gettano le fondamenta del +10 in chiusura di tempo. Entra nel vivo anche il duello tra guardie. Laprovittola tiene ottimamente testa a Fredette (lo statunitense eguaglia nei primi 20 minuti la sua media realizzativa stagionale).
Ripresa caratterizzata da una doppia velocità. Per il Real di coach Laso prosegue il lavoro di cura e crescita del distacco mentre il Panathinaikos continua come nel primo tempo a correre forsennatamente sul parquet di casa. A testimoniare gli scarsi frutti raccolti dal vano sforzo fisico ateniese sono le voci statistiche quasi tutte a favore del Real. Ciò non scalfisce però l’orgoglio dei sei volte campioni d’Europa e l’entusiasmo del pubblico. Con un -8 parte la volata finale. Un singolare assedio senza esclusione di colpi. Perché a doversi difendere fino all’ultimo respiro è un Real che in trasferta ha edificato un interessante “fortino di punti” nel secondo quarto. Il Panathinaikos non ha alcuna intenzione di arrendersi nemmeno di fronte al roccioso Tavares, implacabile sotto canestro. Da annotare l’acrobazia di Fernandez per battere la sirena. Canestro fallito ma questo highlight e i graffi sulla spalla di Campazzo compongono la fotografia della fase finale combattuta dai greci con ineguagliabile grinta fino alla sirena che sancisce la sconfitta per 75 a 87.
LDCL ASVEL Villeurbanne vs Khimki Moscow Region
Sfida da media classifica a chiudere la prima serata del 16 turno. In Francia si danno battaglia due momentanee dirette avversarie dell’Armani Exchange: Villeurbanne e Khimki. “Partenza al fulmicotone” sul campo dei campioni francesi. Perfetta parità al termine di un primo quarto dove a catturare l’attenzione sono le tantissime giocate da replay piuttosto che schemi difensivi efficaci. Uno specchio sembra dividere in due il campo di gioco. Praticamente identiche sono le percentuali dentro e fuori dall’arco da tre punti. Tanto nel primo quanto nel secondo periodo svetta la prestazione di Adreian Payne, pilastro in difesa e buona opzione offensiva in questa fase. Il 7 su 14 da tre e il 65% dal campo, portano i padroni di casa a un tiepido vantaggio di 5 lunghezze prima della ripresa.
Abbozza una timida risposta il Khimki passando soprattutto da Jannis Timma dopo essersi appoggiati per tanti minuti del primo tempo su Evans. Captati i legnali di contrattacco, l’ASVEL mette sul piatto tutto l’atletismo del suo roster e consolida il tentativo di fuga. Lighty e Taylor sono infine i grandi artefici del progressivo distanziamento dai moscoviti, attanagliati da una sfortunata serata alla “roulette del ferro” e alla insufficiente chiusura degli spazi agli atleti di patron Tony Parker. Dei tre club sconfitti il Khimki è quello ad andarci più vicino. Come Maccabi e Panathinaikos anche gli alfieri della Moscow Region ci credono fino in fondo e l’occasione migliore è offerta a tre minuti dalla sirena quando la terna arbitrale corre a valutare all’instant replay il contatto sotto canestro tra Anthony Gill e Charles Kahudi. Alla contemporanea tripla di Kramer al termine della review vengono concessi due liberi al lungo del Khimki. Una giocata da 5 lunghezze che porta al testa a testa da cardiopalma. Il finale da thriller si conclude con il sorriso sulle labbra per Parker e per tutto il pubblico che applaude il 92 a 88 a favore dell’ASVEL.