Siena in Polonia: obiettivo prima vittoria esterna in Europa
Domani sera la Montepaschi Siena sarà di scena in terra polacca in quel di Gdnya per affrontare i padroni di casa dell’Asseco Prokom per l’ultima giornata del girone d’andata del gruppo B dell’Eurolega. Entrambe le squadre sono appaiate a quota 2 punti in compagnia dei francesi dello Chalon all’ultimo posto del raggruppamento.
La squadra di coach Banchi ha vinto nell’ultimo turno in casa contro i francesi dello Chalon, grazie ad una prova monstre del play Bobby Brown, che con i suoi 34 punti a referto con 15 falli subiti per un 43 totale di valutazione è stato votato il miglior giocatore dall’Eurolega nel quarto turno della competizione. Nelle precedenti due trasferte i senesi sono usciti sconfitti entrambe le volte al fotofinish contro il Maccabi e Malaga, e nella trasferta polacca l’intento è quello di invertire lo sfortunato trend nelle precedenti gare lontano dal PalaEstra. Ma la formazione polacca è un avversario molto difficile da affrontare sul proprio parquet dando una lettura ai precedenti nelle due gare disputate in casa dai polacchi. Infatti la formazione guidata in panchina dal coach lituano Kestutis Kemzura, vecchia conoscenza del basket italiano quando era secondo allenatore alla Benetton Treviso di coach David Blatt, in casa ha vinto la sua unica gara contro l’Alba Berlino per 77-66, mentre ha perso sul filo del rasoio contro Malaga per 75-77 nella seconda giornata. Altre vecchie conoscenze nel roster del Prokom sono il play Lukasz Koszarek e la guardia Alex Acker. Il regista, anche della nazionale polacca, Koszarek ha giocato tra il 2009 ed il 2011 in quel di Caserta, e sta disputando un’ottima Eurolega con 11 punti e 4 assist di media a partita, dati che ne fanno uno dei giocatori di punta in questo momento della squadra polacca. Alex Acker, visto per qualche mese a Milano nella stagione 2010/11, una carriera costellata da infortuni, è arrivato da circa un mese al Prokom, ma nelle prime uscite confermandosi un’eterna promessa mai mantenuta non sta incantando con 5,7 punti di media in circa 19 minuti a partita. Rendimento sicuramente migliore è quello dell’altra guardia americana il “piccolo” (175 cm di altezza) Jerel Blassingame che viaggia con 11,3 punti con il 50% da tre a partita. Tra gli esterni buono, anche, il rendimento dell’ala Frank Robinson circa 9 punti a partita, giocatore sempre in doppia cifra tranne nella disastrosa ultima trasferta di Tel Aviv (due punti a referto nel tremendo 93-62 finale in favore degli israeliani). Sotto canestro i giocatori di riferimento sono il polacco Adam Hrynaciuk (9 punti e 5, 8 rimbalzi di media), e lo slavo di passaporto austriaco Rasid Mahalbasic (5,3 punti e 4,3 rimbalzi di media a partita). A rinforzare il reparto dei lunghi ad inizio settimana è arrivato il giocatore britannico Ryan Richards, classe 1991 per 206 cm di altezza, l’anno passato in Georgia nel Sokhumi Tiblisi. L’avversario di certo sulla carta per Siena non sembra irresistibile, ma occorrerà una Montepaschi migliore sia di quella che ha vinto soffrendo nell’ultimo turno di Eurolega contro Chalon, sia di quella che ha perso in campionato Lunedì scorso contro Milano in casa. Ci vorrà una Siena meno Bobby Brown dipendente in attacco, dove dovranno prendere maggiori iniziative Janning e Rasis vista l’assenza in Polonia di Kemp, anche se probabilmente la Mens Sana ricorrerà nei prossimi giorni-settimane al mercato per rinforzare in termini di esperienza e talento il proprio settore degli esterni. La Montepaschi chiederà un contributo maggiore anche da Kasun su entrambi i lati del campo, in modo che il croato faccia valere la sua stazza dentro l’area, nonostante nelle ultime gare proprio in concomitanza dell’assenza di Eze sia stato molto deludente. Banchi infine si augurerà di trovare come al solito sempre pronti all’appello i suoi caporali in campo Moss e Ress, e di vedere un Sanikidze versione “Air Gerogia” come nella seconda parte di gara contro Milano. Gara non impossibile, quindi, da vincere per la Montepaschi, ma per portare a casa la prima vittoria esterna in Europa occorrerà una Siena determinata e concentrata per tutti i quaranta minuti in campo, meno propensa a fare regali agli avversari nei finali di gara come nelle precedenti trasferte della campagna europea mensanina.