Euroleague – Servono i supplementari al Panathinaikos per superare l’Efes
Il Panathinaikos ospita l’Efes Istanbul per ritrovare il sorriso dopo la bruciante sconfitta nel derby con l’Olympiacos della scorsa giornata.
Parte in quintetto Alessandro Gentile, che segna 13 punti nel primo quarto con un campionario offensivo completo. L’ex Olimpia segue la transizione e appoggia un tap in, segna in arresto e tiro, in penetrazione e conclude il tutto con una tripla. E’ questo il giocatore che i greci volevano aggiungere al roster, un terminale offensivo nello spot di tre, fisico e non necessariamente designato come tiratore dalla lunga. Gentile continua la tradizione europea che lo vede protagonista nei primi quarti. Finisce 21-13 per i Greens.
I padroni sembrano prendere il largo ma l’entrata in gioco di Heurtel e Thomas fornisce a Perasovic i punti necessari per riportarsi a contatto, 27-21. Tuttavia l’Efes non riesce a inanellare buone difese e lascia liberi un tiratore mortifero come Rivers e Bourousis sotto canestro. Anche un allenatore di successo come Perasovic sembra non avere il completo controllo della sua squadra per quanto riguarda la metà campo difensiva. In attacco invece non è facile la convivenza tra Heurtel e Granger, entrambi innamorati del pallone e meno inclini a giocare off the ball. Il finale di secondo quarto dice 38-32 per i padroni di casa, in vantaggio anche grazie all’exploit iniziale di Gentile.
L’ex capitano di Milano, intervistato a fine primo tempi, si dice disinteressato alla sua prestazione personale e motivato a dare il meglio per la squadra.
Nel terzo parziale, nonostante alcune buone giocate di Osman, il Panathinaikos mantiene il controllo della partita grazie a una presenza costante a rimbalzo offensivo. Anche Gentile segna di nuovo in questo modo. Pascual ferma un mini parziale avversario con un timeout sul 46-41. Tuttavia il blackout dei padroni di casa continua e arriva infine il pareggio di Honeycutt dalla lunetta. Premiata la tenacia dell’Efes che rimane attaccato alla partita nonostante difficoltà notevoli nella prima metà di gara.
Si entra nell’ultimo periodo sul punteggio di 50-50, la gara è sempre più tesa. Si segna poco da entrambe le parti, più per colpa degli attacchi che per meriti di difese arcigne. 58-57 a poco meno di cinque minuti dalla fine. Gentile non viene utilizzato dal suo allenatore nonostante il primo tempo eccellente, probabilmente per la necessità di aprire il campo con Rivers da ala piccola e Mike James da guardia. Derrick Brown e Chris Singleton si scambiano schiacciate maestose, ma le due squadre non riescono ad allungare, 62-61. A una tripla di Rivers da una parte risponde, con meno di un minuto da giocare, la bomba di Heurtel, 65-66. Un buzzer beater di Brown sembra indirizzare finalmente la partita in favore degli ospiti. 13 secondi da giocare, possesso Panathinaikos sul 65-68. Un fallo ingenuo di Honeycutt concede a James di pareggiare dalla lunetta una partita già vinta dall’Efes, 70-70. Si va all’overtime. Nella sfida di andata ne servirono due per decretare la vittoria dei turchi.
Nei minuti supplementari sale in cattedra un maestoso Rivers: rimbalzo offensivo e tap-in, tripla in mezza transizione per il 75-70 che fa infuriare Perasovic. Gentile gioca nel supplementare pur senza prendersi responsabilità offensive. E’ il protagonista meno atteso a chiudere i giochi, Kenny Gabriel, che con una tripla e una statue of liberty dunk rende sicura la vittoria facendo esplodere Oaka. Il punteggio finale è 92-81.
Perasovic paga carissima la sciocchezza di Honeycutt a fine tempi regolamentari. La partita era già vinta, ma il fallo sul tiro da tre punti ha permesso al Panathinaikos di rientrare e di vincere la gara.
Panathinaikos Athens: Singleton 2, Nichols 3, Rivers 23, James 14, Fotsis 5, Feldeine, Gabriel 10, Gentile 15, Bourousis 14, Calathes 6. All. Pascual
Anadolu Efes Istanbul: Thomas 11, Honeycutt 11, Balbay, Brown 12, Osman 9, Granger 14, Omic 2, Heurtel 15, Paul, Dunston 7. All. Perasovic
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