Euroleague: il cuore di Sassari non basta, Kazan passa al PalaSerradimigni
La Dinamo mette il cuore sul parquet del PalaSerradimigni, ma questo non basta per fermare l’Unics Kazan, che lascia sul parquet 20 punti di vantaggio, ma non trema in attacco negli ultimi decisivi secondi di gara.
La cronaca:
Sacchetti sceglie Devecchi in quintetto al posto di Logan, scelta per partire subito forte con l’intensità difensiva su Langford, l’ex Milano ad inizio gara non brilla, ma il suo fatturato è compensato dalla regia di Zisis, che innesca White e il primo break ospite, 4-12 e Sassari con poche idee in attacco. L’ingresso di Sosa riaccende l’attacco Sassarese che trova più ordine, ma non le conclusioni dalla lunga distanza, un desolante 14% dai 6.75, permette a Kazan di tenere un buon margine di vantaggio: 17-23 al 10′.
Dopo la minipausa, Sassari sembra essere più tonica, il bel contropiede di Sanders illude il pubblico del PalaSerradimigni, che vede la forbice del divario aprirsi in maniera pesante, quando Sacchetti cerca risposte dalla panchina, Fischer è implacabile vicino a canestro e dalla media distanza e sul -13 è evidente la superiorità nel reggere l’uno contro uno da parte dei Russi, situazione che per Sassari significa non recuperare rimbalzi offensivi, mentre per Kazan il risultato è la superiorità nel pitturato. Secondo quarto che si archivia sul 26-40 e statistiche dalla lunga che inchiodano Sassari, 9%, mentre Fischer viaggia con il 100% al tiro e 16 punti al riposo lungo.
Il parziale di 6-0 con cui la difesa di Sassari indirizza l’inerzia della gara nel terzo quarto, svanisce dopo il time out della panchina Russa, con Kazan che non brilla in attacco, ma trova sempre la via del canestro, anche grazie al talento individuale dei singoli, Jerrells su tutti.
La forbice del divario si amplia in maniera drastica per i padroni di casa sotto anche di 19 lunghezze e talvolta privi di idee in attacco, mentre gli ospiti danno la sensazione di essere in pieno controllo della gara.
Sassari però reagisce d’orgoglio in apertura di ultimo quarto, il protagonista è Logan che sigla 5 punti di fila e trova il -8 per la Dinamo, il PalaSerradimigni si infiamma e spinge gli uomini di Sacchetti, che per due volte escono meglio dal time out chiamato dalla panchina Russa e si riportano in parità con sempre Logan protagonista.
Kazan però non si arrende, Jerrels ritrascina i suoi a 5 lunghezze di margine, anche se la difesa di Sassari mette in crisi la squadra russa.
Anche l’attacco della Dinamo però non brilla, le percentuali dalla lunga distanza rialzandosi, hanno chiuso il divario, ma talvolta permettono a Kazan di ritrovare il possesso e punti sui rimbalzi.
Il cuore infinito di Devecchi tiene a galla Sassari e l’ultimo minuto inizia con Kazan in vantaggio di 4, che diventano poi 2, sempre grazie al lavoro del n°8 biancoblu.
I secondi finali, permettono ad un glaciale Antipov, di presentarsi in lunetta per chiudere la gara, il n° 22 non trema e riconcede i 4 punti di divario che permettono all’Unics di espugnare il PalaSerradimigni.
Finisce 68-72
Sassari paga un avvio sottotono, che permette a Kazan di non forzare il ritmo nel resto della gara; il rilassamento della squadra Russa e la sveglia suonata dai padroni di casa permettono alla Dinamo di ritornare in partita, grazie anche alle percentuali da 3 invertite nel finale rispetto al resto della gara; ma Kazan trova in Antopov il vero uomo squadra, sue le giocate decisive nel finale, mentre è Fischer l’MVP sui 40 minuti, il suo 10\11 dal campo, identifica l’approccio errato alla gara di Sassari.
I tabellini:
Sassari:
Logan 17, Sosa 10, Formenti , Sanders 12, Devecchi 8, Lawal 4, Chessa, Dyson 3, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 8, Todic 6
Kazan
White 14, Langford 5, Zisis 3 + 8 ast, Bykov 3, Likhodey, Sanikidze, Gubanov, Sokolov 2, Kaimakoglou 8, Antipov 7, Fischer 23, Jerrells 11