EuroLeague chiarisce sui rinvii delle partite di Milano: “Ci sono stati dei falsi positivi”
Dopo l’annuncio di lunedì 9 novembre, che diversi membri del team AX Armani Exchange Milan erano risultati positivi al COVID-19, le autorità sanitarie milanesi hanno costretto il team a sospendere la sua attività e a rimanere in isolamento. A causa dell’elevato numero di positivi combinati con una mancanza di sintomi, il medico della squadra di Milano e l’ufficiale medico di pallacanestro di Euroleague li hanno considerati risultati dubbi del test PCR. Secondo i protocolli Euroleague Basketball Health & Safety, che affermano che “Nel caso in cui un club riceva un risultato del test PCR falso o dubbio positivo, l’individuo verrà ritestato due volte in due giorni consecutivi. Se il secondo e il terzo test PCR sono entrambi negativi, l’individuo sarà considerato negativo”, l’intera squadra è stata immediatamente ritestata, con solo un numero limitato di risultati positivi. Il terzo test PCR, somministrato sia per gli individui positivi alla PCR originale che per il resto dei membri del team, non è stato effettuato fino a venerdì 13 novembre, a causa delle richieste delle autorità sanitarie pubbliche di Milano. Dopo quest’ultimo test, le autorità sanitarie milanesi hanno autorizzato la squadra a riprendere l’attività, con tutti i soggetti considerati negativi, ad oggi, e disponibili per le prossime partite della Turkish Airlines EuroLeague.