Eurocup: Sassari è corta e Gran Canaria domina al PalaSerradimigni
L’esordio stagionale in Eurocup per la Dinamo è avaro di soddisfazioni, i cerotti aumentano e il roster più lungo e completo di Gran Canaria non lascia scampo.
Sassari ritrova in quintetto Lawal e Todic, ma paga carissimo la fisicità di Tavares, 220 cm e la capacità di arrivare al ferro senza necessità di saltare, lo esaltano, soprattutto nei primi istanti di gara, quando i lunghi Dinamo vogliono gestire in maniera oculata la situazione falli; insieme a lui è Baez a fare la differenza e Canaria fugge sino al +10. Un tipo di situazione tattica, che mette in ginocchio Sassari sino alla fine del primo quarto, in aggiunta a delle ottime letture difensive sui pick and roll che frenano l’attacco biancoblu, bloccato anche dallo 0 nelle percentuali dalla lunga distanza.
La mossa di Sacchetti è quella di abbassare il quintetto per costringere Canaria ad adattarsi, rinunciando a Tavares, la scelta, grazie al grande apporto difensivo di Vanuzzo sembra funzionare e Sassari si porta sino al -5, ma le percentuali disastrose dai 6.75 con la prima bomba dopo 17′ e una serie infinita di tentativi, permettono a Kendall e compagni di riallungare.
Sassari paga dazio quando accetta i cambi difensivi, mentre Gran Canaria soffre quando Dyson ha modo di sviluppare il suo gioco in transizione e la girandola di cambi, alla ricerca del giusto assetto, porta la Dinamo a trovare ancora una volta le giuste contromosse con il quintetto piccolo, riuscendo a chiudere a -6 con una magia di Logan, ma soffrendo in maniera netta a rimbalzo.
La sofferenza fisica per i padroni di casa, si ripete anche nel terzo quarto e complice un arbitraggio discutibile (allontanato il presidente Sardara da bordo campo) con tanto spazio ai contatti, ma solo sulle difese ospiti. Gran Canaria allunga sino al +13 dominando con Tavares nel pitturato, mentre i biancoblu, si affidano senza fortuna al tiro dalla lunga distanza, schiacciati anche dalle rotazioni ridotte, situazione pesante e accentuata da un problema anche per Edgar Sosa. La sfida è tutta sul pick and roll degli ospiti, che puntualmente puniscono il cambio difensivo con Tavares in campo, o fanno male grazie al piazzato di Kendall dalla media, quando il giocatore originario di Capo Verde è in panchina.
Sassari con poche forze e altrettante idee, si affida alla zona, ma anche in questo caso la lucidità sembra mancare e il vantaggio degli ospiti, si alterna tra i 16 e i 18 punti.
Con le percentuali da 3 ancora una volta negative e Tavares di nuovo sul parquet a dominare nel pitturato Sassarese, gli ospiti volano anche sul +21.
Una fiammata da 11-2 riporta in corsa la Dinamo per giocarsi le carte nel finale, rianimando anche un PalaSerradimigni poco coinvolto, 69-81 a 3’30” dalla fine.
Newley, oltre una grande prestazione difensiva su Dyson, aggiunge una mano educatissima che lo porta a quota 20 bloccando il break Sassarese e chiudendo la gara con la tripla del 74-89.
Finisce76-91, con Sassari impotente nel cercare di contrapporsi ad una squadra più fisica e più lunga nelle rotazioni e perciò capace, di trovare in un modo o nell’altro, una soluzione alle scelte di Sacchetti, talvolta obbligate per la lista di infortunati.
Sassari:
Logan 19, Sosa 2, Formenti 12, Sanders, Devecchi, Lawal 8, Chessa 3, Dyson 16, Sacchetti 16, Mbodj, Vanuzzo, Todic
Gran Canaria
Oliver 2, Barro, Newley 23, Urtasan 5, Bellas 4, Baez 10, Kendall 10, Alvarado 3, Pauli, Tavares 26, Kuric 4, O’Leary 4