Eurocup: Cantù, vittoria e primato con un super Jenkins
La Fox Town Cantù (3v-0p) prosegue imbattuta il proprio cammino nel Gruppo A di Eurocup travolgendo i quotati belgi del Telenet Ostenda (2v-1p) alla Mapooro Arena per 83-58. Intensità è la parola chiave per spiegare il modo in cui gli uomini di Sacripanti affrontano la sfida: assente un giocatore del calibro di Aradori (fuori per la distorsione alla caviglia contro Pesaro) i compagni sanno di dover dare ognuno qualcosa in più e lo dimostrano con un primo quarto di ferocia difensiva e che rasenta la perfezione in attacco, segnando irrimediabilmente la partita. Le scelte difensive “estreme” – parole di Sacripanti – con Cantù che decide di non ruotare mai sui pick’n’roll avversari, concedendo piuttosto il tiro al portatore di palla – “eravamo disposti a prenderne 40 dal loro play se necessario” dirà Pino – tolgono ad Ostenda la fonte principale del proprio attacco. Ne risente la qualità dei tiri presi dai belgi, che porta in dote un magro 17/42 (contro il 19/34 biancoblu) da due e un disastroso 5/27 dal perimetro (contro l’ottimo 11/25 FoxTown) che rendono impossibile rimanere in partita. Le temute guardie di coach Gjergja non trovano le chiavi ed i tiri per aprire la scatola: Marnegrave chiude con 6 pt e solo 2 assist (contro i 6.5 di media nelle prime due giornate), Djordevic non vede mai il ferro (1 punto, 0/10 dal campo) e dà solo 2 assistenze contro le 13 del turno precedente. Per contro la serata di Cantù è illuminata da un super Michael Jenkins (22pt con 6/9 da tre e 5 falli subiti) che aggredisce il parquet assieme a Ragland (19pt, 4/7 dall’arco e 8 assist) nella fuga iniziale e chiude la porta in faccia ai belgi quando provano a riaffacciarsi alla partita nella ripresa. I biancoblu controllano anche il pitturato con Leunen (6pt più 7r) solido nelle letture e la coppia Cusin (6pt, 9r e 2 stoppate) e Uter (12pt più 7r) che mantiene alta la presenza dietro. Solo l’ex-Caserta Stipanovic (10pt più 10r) crea qualche grattacapo, soprattutto nei due quarti centrali quando le rotazioni e l’ampio margine fanno calare l’intensità difensiva dei padroni di casa, mentre in attacco arriva qualche persa di troppo (17 alla fine) che ridà fiato alla transizione belga.
In cronaca. Sacripanti parte con Jones (4pt e 8r) in quintetto da ala piccola, Gjergja schiera Berggren (6pt, 1/6 e 4r) da centro atipico (già suo ruolo a Wisconsin, compagno del romano Jordan Taylor), ma il suo attacco non riesce ad allargare il campo. Cantù è subito aggressiva al ferro con le guardie e non perdona dai 6.75. Bastano pochi minuti e due triple a testa di Ragland e Jenkins per aprire la partita sul 20-7 e time out ospite dopo 5’. Ne esce meglio ancora la FoxTown, che alimenta la transizione e con l’impatto dalla panchina di un deciso Gentile, che segna qui 8 dei suoi 10 punti, scollina oltre i 20 di vantaggio sull’eloquente 32-11 della prima sirena.
Cantù continua a volare pilotata dal suo folletto e tocca il +24 sul 41-17 a metà frazione. Qui i biancoblu lasciano qualcosa in termini di fisicità e commettono errori pagati più di una volta con il contropiede avversario. Rispunta qualche difficoltà a rimbalzo (41-38 il totale pro Cantù, che però ne concederà 12 offensivi alla fine) e le rare triple di Thompson (9pt, 3/10 al tiro) e Petrovic (3pt, 1/4 dall’arco) ridanno ritmo ad Ostenda, che leva la transizione alla FoxTown e chiude il quarto con un parziale di 17-7 per il 48-34 dell’intervallo.
Cantù inizia pasticciando il terzo quarto, muove poco la palla e concede qualche conclusione al ferro di troppo. Con il buon lavoro di Stipanovic e gli extra possessi da rimbalzo d’attacco i belgi rivedono la singola tripla di svantaggio sul 49-40 dopo 3’, ma il controllo del match rimane sempre saldamente in mano brianzola. E’ ancora Jenkins a scuotere l’attacco biancoblu con 5 punti consecutivi che riportano in sicurezza il margine, mentre un paio di giri alle viti difensive tolgono ossigeno all’attacco avversario. Al 30’ è 62-47 e nel quarto conclusivo, dopo un avvio caotico, Uter manda un paio di squilli che anticipano il dilagare della squadra di Sacripanti. Jenkins è inarrestabile e aggiunge un paio di triple terrificanti, ma è tutta Cantù che continua a giocare – lo riconoscerà ammirato coach Gjergja nel dopo gara – anche sul +25, chiudendo 83-58 la propria cavalcata.
Con questa importante vittoria la FoxTown raggiunge il proprio obiettivo, la vetta solitaria del Girone A lasciando Ostenda ad una partita di distacco e con un pesante passivo nello scontro diretto. Negli altri incontri il Cibona (0v-3p) perde ancora in casa 77-87 contro gli Artland Dragons (1v-2p), mentre il LeMans (2v-1p) supera in casa 81-74 il Cez Nymburk (1v-2p).
Stefano Mocerino
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