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Eurocup: Cantù, rimonta con beffa. Sconfitta interna contro gli Artland Dragons

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Muore con la palla in mano la FoxTown Cantù (0v-2p), sconfitta al Pianella 77-78 dai Dragons di Quakenbrueck (1-1), senza riuscire a confezionare nei 5 secondi finali dopo il rimbalzo difensivo di Daequan Jones, il tiro dell’impresa al termine di una partita tutta in salita in cui finsce sotto di 18 punti sia nel primo che nel secondo tempo.

Come lo scorso anno, quando Cantù vinse in casa rientrando da -15, i tedeschi portano in Brianza la loro grande organizzazione di gioco, chiaramente superiore a quella attuale dei biancoblu, rafforzata dagli innesti degli ex “italiani” Antonio Graves (13 con 5/9 al tiro) e Brandon Thomas (10, 2/4 da tre) e dall’ex Telekom Bonn David McCray. Con un movimento di palla continuo e la ricerca sistematica dell’extrapass, gli uomini di coach McCoy prendono il comando delle operazioni fin dai primi minuti, e se Cantù, con la grave assenza di Feldeine (fermo per affaticamento muscolare), rimane in scia soprattutto grazie a giocate individuali e ad un Hollis (15, 3/4 dai 6.75) chirurgico al tiro, l’impressione che gli ospiti possano dilagare trova conferma in avvio di secondo quarto. In evidenza i lunghi tedeschi, soprattutto il centro Anthony King (22, con 9 reb e 7 falli subiti) e l’ex Nets Dennis Horner (9 con 6 reb), bravi a sfruttare sia la mano educata dalla distanza che la capacità di passarsi la palla, Quakenbrueck regge anche i problemi di falli del play tascabile Holston, con un ottimo Doreth sia in regia che in difesa su un Johnson-Odom (8, 3/7 dal campo) che non riesce a prendere le misure alla difesa avversaria. Ma è in vernice che i tedeschi fanno la differenza, con la difesa canturina costantemente in ritardo quando si va oltre la seconda rotazione e ingenua sui closeout sul perimetro, con i difensori a saltae a vuoto lasciando spazio ai tiratori. FoxTown segna 4 punti in quasi 9′ sprofondando sul 26-44 a 90″ dal riposo, prima di girare l’interruttore con due recuperi di Jones trasformati in altrettanti contropiedi e il parziale di 9-0 che dimezza lo svantaggio all’intervallo sul 35-44.

Ci si apetterebbe una Cantù trasformata in uscita dagli spogliatoi, quando invece si ripete il copione iniziale, che diventa dominante e le due triple del rientrato Holston a far volare di nuovo gli ospiti. FoxTown beve dall’idrante nella propria metà campo, nè Williams ne un volenteroso Mbodj (10 e 4 reb) garantiscono protezione in vernice, mentre in attacco ognuno sembra giocare per propro conto. A metà terzo quarto Cantù tocca ancora il -18, dul 45-63, sembra velleitaria persino la mini reazione sul finale del periodo, che produce il 54-67 del 30′. Invece è il quintetto meno “probabile”, che Sacripanti sceglie di giocarsi nel quarto di coda a trovare la chimica giusta contro gli ospiti troppo preoccupati di gestire in vantaggio. Con DJO in panchina e la regia affidata a un Gentile più lucido da play che nelle scelte di tiro (10pti ma 1/7 da tre) e la coppia Jones/Abass a completare il trio di esterni, i biancoblu prendono finalmente il controllo del ritmo, sorprendentemente senza dover correre pancia a terra. Sotto canestro Buva diventa un rebus spalle a canestro, col suo semigancio che affonda più di una volta nella retina, mentre Williams prova a riscattare una prova fin lì deludente. Cantù controlla anche i tabelloni adesso e in un amen brucia le tappe della rimonta, toccando il -2 a 5′ dalla fine. Il match và punto a punto, errori da ambo le parti denotano l’importanza della posta in palio. E’ Abass da tre a scrivere il primo -1, 75-76, di lì a poco Gentile fallisce la tripla del sorpasso. Dragons aggrappati al proprio vantaggio con Graves per il +3, fino al 77-78 firmato Johnson-Odom, dentro per i possessi finali, ma quando l’errore da fuori dei tedeschi consegna 5 risicati secondi per il miracolo l’ex-Marquette trova la strada sbarrata e getta al vento la palla cercando un improbabile scarico per Gentile.

Giusto così per quello che si è visto in campo, resta il rammarico per una squadra brianzola cui non si può certo rimproverare mancanza di intensità , quanto piuttosto problemi di comunicazione nella propria metà campo (dove concede regolarmente troppo in questo avvio di stagione) e scarsa abitudine ai movimenti difensivi di squadra che il gioco europeo richiede. Sconfitta che fa esperienza, confida Sacripanti, da mettere in campo già domenica a Trento in campionato, mentre in prospettiva Eurocup il girone resta comuinque aperto: oggi seconda vittoria di Gran Canaria (2v-0p) in casa di Ostenda (0-2) ed impresa del Dijon (2-0), che nel derby francese sorprende l’ASVEL (1-1), curiosamente con punteggio identico, 77-78, al match del Pianella.

FOXTOWN CANTU’ – ARTLAND DRAGONS 77-78 (22- 26, 35- 44, 54- 67)

ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson- Odom 8, Abass 5, Zugno ne, Bloise, Mbodj 10, Jones 9, Hollis 15, Buva 14, Gentile 10, Williams 6. All. Sacripanti.

ARTLAND DRAGONS : MCCray 3, King 22, Schwartz ne, Doreth 5, Holston 9, Seiferth 5, Grunheid 2, Thomas 10, Graves 13, Horner 9, Topper. All. McCoy

Stefano Mocerino

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