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Euroclassic – Milano perde di misura con il Maccabi

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Tifosi Maccabi Tel Aviv a Milano

Ha vinto il Maccabi, 85-79, ma la prima partita tutta europea negli Stati Uniti, a Chicago, è stata un gradevolissimo spettacolo perché le due formazioni si sono affrontate ad alto ritmo, non si sono risparmiate, a tratti hanno giocato bene sia pure senza continuità. Tutte e due.

L’Olimpia è partita molto male, concedendo troppi tiri facili da sotto e scoprendosi con le palle perse contro il contropiede del Maccabi. Ma dopo essere quasi affondata nel primo periodo, 29-11, è riemersa, ha giocato un secondo quarto strepitoso e ha assunto il controllo della gara nei primi otto minuti del terzo periodo. Quello era il momento di spaccare la gara ma un controparziale di 8-0 ha restituito l’inerzia al Maccabi. Il quarto periodo è stato meno bello all’inizio e il Maccabi ha potuto prendere il vantaggio rivelatosi decisivo. Coach Repesa, senza Oliver Lafayette, ha cercato di ruotare tutti i giocatori senza forzare troppo i toni, ha dato quasi 16 minuti ad un convincente Andrea Amato, senza spremere nessuno. Il Maccabi giusto ricordare che era privo di Devin Smith.

LA CRONACA – Trevor Mbakwe domina il primo tempo, segna 13 punti, tira con l’80% dal campo, ruota benissimo sui pick and roll e quando prende fallo converte dalla linea. E’ lui il problema dell’Olimpia assieme all’ibrido Brian Randle (finisce la partita con 15 punti e 6 assist). Le triple e le palle perse che generano contropiedi e punti facili affossano l’Olimpia, che va sotto 29-11 anche se un paio di iniziative di Alessandro Gentile mandano a canestro McLean e limitano relativamente i danni. Amato apre il secondo quarto con un canestro dalla lunga, poi segnano da tre Kruno Simon e Robbie Hummel. L’Olimpia cavalca un momento strepitoso di Hummel, che gioca davanti al pubblico di casa, mette tre triple, schiaccia un pallone, vola a rimbalzo. E’ lui a portare l’Olimpia a meno sei. Un passaggio a vuoto difensivo sembra poter permettere al Maccabi una nuova fuga, sul 39-29. Invece Alessandro Gentile in isolamento, usando il tiro dalla media produce nove punti praticamente consecutivi e tiene l’Olimpia aggrappata alla gara. Il secondo quarto finisce 29-17 Milano, sotto di sei. Nel terzo periodo l’Olimpia gioca davvero bene: ci sono sei punti consecutivi di Stanko Barac che producono pareggio e sorpasso. Charles Jenkins allunga sul più quattro e il massimo vantaggio sale a sei punti. Qui gioca bene Macvan e l’Olimpia sembra pronta a prendere il largo. La risposta arriva da Jordan Farmar. Con il sostegno di Mbawke e Randle genera un controparziale di 8-0. Simon risponde e all’inizio del quarto è 63 pari. Il Maccabi trova ritmo, mette tre triple in fila all’inizio dell’ultimo periodo. Jenkins risponde alla prima, poi Coach Repesa deve limitare il minutaggio di Jenkins, che gioca una gara senza sbavature, ma resta incollato alla partita con Amato e Cerella in campo, con un ottimo Macvan e un volutivo McLean. Alla fine il Maccabi vince con cinque uomini in doppia cifra ma 85-79 contro un’Olimpia che poteva fare meglio nel primo quarto ma è sembrata in crescita.

IL TABELLINO – Maccabi Tel Aviv-Olimpia Milano 85-79.

Maccabi: Pnini 8, Randle 15, Mbakwe 15, Ohayon 4, Farmar 7, Rochestie 3, Landesberg 12, Bender 10, Faverani 11.

Olimpia: Gentile 16 (5/10, 6 r, 5 a), McLean 10 (3/5, 4/6 tl), Macvan 8 (4/6), Jenkins 9 (4/4), Cinciarini 2 (1/5, 4 r, 3 a), Hummel 15 (5/7, 5 r), Barac 6 (2/5, 5 r), Simon 5 (2/6, 4 a), Amato 2 (1/4, 4 a), Cerella (0/2), Lawal 6 (3/5).