Bologna butta via in 5 giorni quanto di buono costruito in un EuroCup, fino alle semifinali, assolutamente perfetta. L’UNICS Kazan, dopo gara-2, fa sua anche la sfida della Segafredo Arena, rimandando il ritorno delle Vnere tra le grandi d’Europa. Non bastano le buonissime prestazioni di Marco Belinelli (24 pti) e Milos Teodosic (25), perché i russi, devastanti in attacco, con tre giocatori sopra i 20 pti e quasi il 50% da tre passano 107-100.
Virtus Bologna che perde all’ultimo momento Amedeo Tessitori ma che, per il resto, può contare su tutti i propri effettivi.
La partita si dimostra subito equilibrata e tesa, come si conviene ad un incontro di tale importanza. La partenza sembra buona per i padroni di casa: Teodosic sbaglia la prima tripla, ma ha subito la possibilità di riprovarci e mettere a segno il primo canestro ed i suoi. La risposta è affidata ad Isaiah Canaan. Si segna solo dall’arco: Okaro White regala addirittura il primo +3 Kazan, ma Teodosic riporta il match sul 6-6 e capitan Ricci mette nuovamente la Virtus avanti. Dopo diversi errori, Kyle Weems porta per la prima volta il risultato a due possessi, per poi fare addirittura +7. John Holland rimette i suoi in carreggiata, ma in questo momento la Segafredo sembra in grado di gestire l’incontro. Nell’ultimo minuto del quarto però Kazan recupera, e al decimo è 21 pari.
L’equilibrio non si spezza nemmeno nel secondo parziale. Il primo canestro è nuovamente bolognese con Alibegovic, bravo a schiacciare su invito di Hunte, ma White pareggia subito. Ora si sbaglia molto, e per quasi 2 minuti non si vedono canestro, fino a quando Jamar Smith, da tre, mette i suoi avanti per la prima volta da inizio match. Si sblocca però anche l’Mvp di gara-2: Marco Belinelli, che fa-1 e, dopo il libero di Morgan, rimette i suoi avanti con una gran tripla. A 5 dal termine Canaan fa +3 Kazan, ma la Virtus si aggrappa ai suoi due fuoriclasse (entrambi in doppia cifra già a fine primo tempo) pareggiando e poi andando sul +4 col palleggio, arresto e tiro di Belinelli. È poi Logo-Markovic a regalare da lontanissimo materiale per gli Highlights, ma l’appoggio di Brown fa -1 UNICS. 2/3 dalla lunetta dell’ex Spurs fanno un solo possesso di vantaggio al ventesimo.
Terzo quarto di marca ospite, con la Virtus che pare rivedere i demoni degli ultimi anni e la propria incapacità di vincere le sfide decisive. John Brown mette subito i 2 pti del pareggio, ma Gamble a cronometro fermo rimette i suoi avanti. È però Holland da tre a confezionare il controsorpasso, prima che Teodosic dall’angolo metta ancora davanti la Vnera. Da qui però la partita passa in mano agli ospiti. Walters e Smith fanno +4. È sempre il serbo ex Clippers a tenere i suoi in partita, ma non basta perché tra errori ed imprecisioni Kazan ci crede e riesce ad accelerare fino addirittura ad arrivare al vantaggio in doppia cifra. L’attacco bolognese si muove grazie al libero di Ricci che sembra risvegliare i suoi; infatti il bel recupero di Vince Hunter, porta lo statunitense a schiacciare per il -7. Arriva anche la magia di Teodosic, che si prende un canestro con fallo, sbagliando però malamente l’aggiuntivo. Con un quarto da giocare, la Virtus è sotto di 6.
Il quarto che decide la finalista di EuroCup si apre, dopo un minuto a retine ferme, con la prima tripla di Josh Adams, che riporta ad un solo possesso il vantaggio ospite. Dopo il canestro di Wolters, Belinelli trova il -2, ma Kazan resiste e si riporta addirittura a + 6 con Canaan e White. Accorcia poi Vince Hunter, che porta i suoi a -2, ma è in questo momento che Kazan pare dare l’accelerata decisiva, con le due triple di White e Smith che regalano il +7 agli ospiti a meno di 5 min dal termine. Belinelli fa -5 e costringe il coach ospite a chiamare il time out. Sale quindi in cattedra Nate Wolters, che con 5 pti consecutivi fa +10 a due minuti dal termine, che sa tanto di partita chiusa per gli ospiti. I felsinei non possono fare altro che aggrapparsi ai propri totem, e in effetti è proprio Belinelli a suonare la carica, guidando i suoi fino ad un -4 che rende l’ultimo minuto ancora incerto. Kazan però non sbaglia più nulla, condannando ai rimpianti la Virtus Bologna, che perdendo le ultime due partite del proprio cammino europea dice addio alla finale ma soprattutto alla grande opportunità di tornare tra le grandi d’Europa.