Eurocup: suicidio Cantù. Sconfitta beffa a Salonicco
Finisce con la palla persa di Gentile sull’ultimo possesso la trasferta di Cantù a Salonicco per la seconda giornata di Last 32 nel Gruppo J. Vince il Paok 78-77 dopo che i brianzoli avevano il match letterlalmente in mano a 3′ dalla fine sul 76-67, costruito con un quarto periodo di grande lucidità sui due lati del campo. L’1/5 dalla lunetta di Johnson-Odom e le distrazioni difensive sulla tripla di Tsochlas (11, 3/44 da tre, 7 assist) e sul gioco da tre punti ingenuamente concesso a Carter riaprono il match, mentre in attacco la FoxTown non va più a segno dal campo, troppo preoccupata di congelare il pallone.
Segnatamente arriva la tripla beffa di Dedas con 9″ sul cronometro a punire i biancoblu e non servono il time out e la rimessa in attacco per organizzare un possesso fruttuoso. Peccato perché fin lì FoxTown aveva saputo rimanere in partita per tre quarti di gioco, nonostante la serata non brillante in attacco, specie nei primi 20′, chiusi con 3/10 dal perimetro e 9 perse (13 alla fine), ma con un margine da recuperare di soli 4 punti. I greci, partiti forte dal perimetro, sono bravi ad appoggiare palla ai lunghi quando Cantù nega il tiro da fuori, Langford (18, 6reb, 8 falli subiti) è un punto di riferimento costante, ma trova pane per i suoi denti sull’altro lato del campo, dove un ottimo Williams (14 più 5 reb) tiene a galla l’attacco. E Cantù fa un eccellente lavoro anche a rimbalzo (41-29, con 15 offensivi), con un Dequan Jones (16 e 9 reb), che nei due quarti centrali è un fattore nel tenere i suoi attaccati al match. A mancare sono i punti egli esterni, Feldeine (9, 0/4 da tre, 1 solo assist) e Gentile (5, 1/8 dal campo) non convincono nelle letture, con il dominicano che guarderà addirittura l’ultimo quarto dalla panchina. Discorso a parte per Johnson-Odom (14, 6/11 al tiro, 3 assist), protagonista del break potanzialmente decisivo e con la palma di mvp già in tasca, che sciupa tutto col disastro dalla linea della carità.
Cantù lascia dunque la Grecia con un gusto terribilmente amaro in bocca, una vittoria stasera avrebbe spianato la strada alla qualificazione per la fase a eliminazione diretta. Colpa grave quella di non aver saputo chiudere un match che i biancoblu avevano saputo girare a proprio vantaggio con una lucidità poi evaporata nei 2′ conclusivi, ancora più frustrante pensando che se giusto un paio di quei liberi nei secondi finali fossero andati a segno, staremmo certamente parlando di una partita diversa.
MVP: Apollon Tsochlas (11, 3/4 da tre, 3 reb, 7 assit, 17 val., +17 plus/minus) si fa apprezzare per lucidità e freddezza sia nell’innescare i compagni, che quando seleziona triple chirurgiche che fanno male alla difesa. Quella sul -9 che dà il via alla rimonta greca è il gioco su cui l’inerzia di una partita virtualmente in ghiaccio in caso di errore, gira e porta dritta al successo al fotofinish.
Tabellini e statistiche:
PAOK SALONICCO – FOXTOWN CANTU’ 78-77 (20- 24, 38- 34, 58- 55)
FOXTOWN CANTU’: Johnson-Odom 14, Feldeine 9, Abass, Bloise ne, Laganà, Jones 16, Shermadini 6, Hollis 6, Buva 7, Gentile 5, Williams 14. All. Sacripanti.
PAOK SALONICCO:Langford 18, Liapis, Carter 9, Kakaroudis 11, Tsochlas 11, Dedas 7, Margaritis 8, Kottas ne, Odum, Vaughn 6, Bremer 2, Saloustros 6. All. Markopoulos.
Tiri da due: Paok 21/36, Cantù 25/51
Tiri da tre: Paok 9/22, Cantù 4/15
Tiri liberi: Paok 9/14, Cantù 15/24
Rimbalzi:Paok 29 (5 off.) Cantù 41 (15 off.)
Assist: Paok 21, Cantù 10
Palle perse: Paok 12, Cantù 14
Valutazione: Paok 91, Cantù 71
Stefano Mocerino
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