Eurocup: Johnson-Odom rilancia Cantù. Limoges battuto, parità nella differenza canestri
E’ una partita da incorniciare quella che la FoxTown sciorina sul parquet di casa contro il Limoges, battuto 68-57 nella quarta giornata del Gruppo J delle Last32. Come spesso capita quest’anno rimane un certo amaro in bocca, perché i biancoblu avevano costruito un vantaggio di ben 24 punti a 7′ dalla fine, condizione ideale per ribaltare il -11 dell’andata, sulla scorta di un’energia e una aggressività nettamente superiore agli ospiti in una partita fisica e fatta anche di tanti errori (23 perse Cantù, 25 Limoges).
Quando Limoges mette il coltello tra i denti e alza la pressione a tutto campo si materializzano però le incertezze già viste in altre occasioni, ultimo il derby con Varese di 48 ore fa, con palle perse in serie e un break di 11 punti concessi da una difesa improvvisamente smarrita. Le due triple di un Moerman (11 e 9 reb) fin lì lontano parente di quello visto mercoledì scorso, mettono addirittura i transalpini in condizioni quasi di chiudere il discorso diffrenza canestri e pratica qualificazione sul -8, ma i ragazzi di Sacripanti ritovano freddezza e concentrazione per lucrare dalla lunetta il 68-57 che impatta il divario dell’andata.
Match comunque con netta prevalenza di luci quello dei brianzoli, che privi di Gentile – Sacripanti schiera Laganà in quintetto per riservarsi la carta Feldeine dalla panchina – entrano in campo col piglio giusto e un Johnson-Odom (24 e 8 rimbalzi) deciso a indossare i panni del leader senza andare sopra le righe in fatto di lucidità. L’impatto fisico della guardia da Marquette è evidente con le due terrificanti inchiodate, la seconda a difesa schierata e col libero aggiuntivo, che annullano lo scarto dell’andata già dopo 10′. Cantù gioca una prima metà intelligente, cercando il tiro migliore anche quando Limoges alterna la 2-3 alla difesa a uomo e spingendo sull’acceleratore sia da rimbalzo difensivo che da palla recuperata, mostrando, come sempre quando si alza il ritmo, il proprio volto migliore. I francesi non riescono a sviluppare il pick’n’roll che aveva fatto tanto male a Cantù all’andata, l’ingresso di Batista (10 più 3 reb) dalla panchina sembra preludere a una reazione, ma è la spinta delle guardie a mancare, con un Westermann confuso (2 e 5 perse) e un Ramel Curry (6 e 7 perse) che non produce impatto. Limoges non vede il canestro da lontano, la prima tripla arriverà sul primo possesso della ripresa, mentre anche sotto canestro i brianzoli tengono botta (37-29 pro Cantù il conto finale dei rimbalzi) con un buon Williams (12, 3 reb) e uno Shermadini (4 più 7 reb) efficace a rimbalzo pur pagando la fisicità e i corpi addosso dei lunghi ospiti, per un match sempre saldamente in controllo.
Il 41-24 dell’intervallo lungo scricchiola quando Cantù perde qualità in attacco nella seconda metà, complice un calo fisico normale avendo giocato solo lunedì in campionato, ma la concentrazione difensiva resta alta e quando Johnson-Odom scarica sul parquet la seconda fiammata il divario scollina oltre i venti, con un Hollis (12 e 3 reb) che sfrutta bene gli spazi creati dalle scorribande del compagno. FoxTown si pianta completamente quando prova a gestire, fermando la palla e subendo la pressione francese, non aiuta il metro arbitrale “maschio”, peraltro coerente per tutta la sera. C’è tanto di Jamar Smith (12 e 5 assist) nella scossa gialloverde di un attacco fin lì asfittico, con 4 dei suoi 5 assist smazzati proprio quando gli ospiti sembrano ribaltare l’inerzia in ottica doppio confronto. Nel gioco finale dei falli tattici è Cantù a risalire dal 64-56 al 68-57 finale con i 2/2 dalla carità di D.J.O. e Hollis, rimandando il tie-breaker per un eventuale arrivo a pari punti alla differenza canestri globale (ad oggi +10 per FoxTown, +3 per Limoges) con due giornate ancora da giocare.
Mercoledì prossimo a Mosca servirà quanto meno una sconfitta contenuta contro il Khimki, per poi cercare di estendere il margine all’ulitma giornata, in casa contro un Paok già virtualmente fuori. Il tutto sperando che i francesi facciano almeno un passo falso, tra la trasferta di Salonicco (dove i greci si giocheranno le poche chance residue) e l’ultima in casa con un Khimki che dovrebbe avere comunque interesse a difendere il primo posto nel girone.
MVP: Darius Johnson-Odom (24, 7/8 da due, 2/5 da tre, 8 reb, 5 perse, 1 assist, 32 val.) mette a frutto tecnica e fisico per giocare un match dirompente, sempre in controllo nonostante le 5 perse e con la personalità per trovare i falli (6 subiti) che nel finale sbloccano una Cantù che rischiava il surplace. Impressionante la rapidità (da running back NFL) con cui si rialza dopo un volo e conseguente botta sul parquet dopo un contatto. Fighter.
Tabellini e statistiche
FOXTOWN CANTU’ – LIMOGES CSP 68-57 (23- 12, 41- 24, 55- 37)
FOXTOWN CANTU’: Johnson-Odom 24, Feldeine 5, Abass 5, Bloise ne, Laganà, Maspero ne, Jones 6, Shermadini 4, Hollis 12, Buva, Williams 12. All. Sacripanti.
LIMOGES CSP:Smith 12, Westermann 2, Camara 2, Batista 10, Gelabale 10, Amagou, Moerman 8, Curry 6, Boungou- Colo 6, Plaisted 1, Zerbo. All. Dupraz.
Tiri da due: Limoges 20/39, Cantù 22/38
Tiri da tre: Limoges 3/16, Cantù 5/22
Tiri liberi: Limoges 8/12,Cantù 9/11
Rimbalzi Limoges 29 (8 off.), Cantù 37 (9 off.)
Assist: Limoges 19, Cantù 12
Palle perse: Limoges 25, Cantù 23
Valutazione: Limoges 51, Cantù 67
Stefano Mocerino
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