La sfida delle 19:00, che mette in palio il primo trofeo stagionale, vede protagoniste due squadre che veleggeranno al vertice delle rispettive conference, ad Ovest Scafati e la Fortitudo Bologna a Est.
Per Boniciolli partono Candi, Roberts, Raucci, Mancinelli e Knox.
Per Markovski il quintetto iniziale è composto da Panzini, Fischer, Crow, Baldassarre e Ammannato.
La Effe inizia con il solito pressing incessante, fronteggiato da Scafati meglio di quanto avesse fatto Mantova, squadra meno esperta; tuttavia l’assenza di quello che sarà il play titolare, che sarà il neo arrivato Naimy, si fa sentire in particolar modo perché Fischer, che ne fa le veci, sembra dare il suo meglio off the ball. Il rookie americano di Scafati consuma troppe energie se deve sia portare su palla sia difendere su una guardia ben più grossa di lui come Roberts, che spicca anche oggi per una strabiliante capacità di lettura offensiva. Sono lui e Knox a farsi valere nel primo quarto soprattutto nel pitturato. La Givova è però squadra rognosa e rodata, sopravvive al temibile primo urto dei bolognesi soprattutto grazie ai rimbalzi in attacco e chiude il quarto sotto 20-15. Un sapiente Panzini abbassa il ritmo e fa ragionare i suoi, attaccando i furiosi close-out degli avversari ed eludendo la loro difesa; questa si alza però ulteriormente di livello forzando una persa sanguinosa per 5 secondi da rimessa. Raucci ringhia sulle linee di passaggio e viene premiato in contropiede da un bell’assist di Montano, poco coinvolto nella prima metà di gara. Markovski ci mette del suo inventandosi un quintetto piccolo con Santiangeli da 4 tattico per provare a spingere la transizione primaria, ma l’unico effetto che ottiene è perdere i rimbalzi difensivi e un airball di Perez sull’altro lato. Una volta rialzato il quintetto, Candi e Mancinelli puniscono dall’arco. Il play classe ’97 è tirato a lucido, sembra nettamente più potente fisicamente dello scorso anno e pronto allo step decisivo. Mancinelli sarà un elemento chiave di questa partita e dell’intera stagione fortitudina: se riuscirà ad avere costanza nel tiro pesante aprirà più spazi per i compagni, che si affideranno spesso a lui nei momenti di difficoltà. Sembra un rebus irresolubile anche per una squadra solida come Scafati, ma durante un time out sul 40-26 avviene la svolta: Santiangeli e Fischer tornano in campo lasciando perdere ogni incertezza e piazzano il parziale di 9-0 che fa concludere il secondo quarto sul 40-35. Boniciolli dovrà ottenere qualcosa di più da una panchina da soli 3 punti, con Montano assente ingiustificato, mentre Markovski dovrà cercare di mantenere i suoi agganciati e possibilmente innescare con più continuità Fantoni e Baldassarre, 4 punti in due. I migliori sono Fischer con 14 e Knox con 11.
La seconda metà di gara si apre con gli arbitri come protagonisti e 4 falli fischiati a Scafati in 2 azioni. Nonostante ciò, la squadra di Markovski mette il naso avanti per la prima volta con due bombe di Crow e Santiangeli, 43-42. Mancinelli rimprovera i suoi, rei di non essere mentalmente sul pezzo per tutti i 40 minuti, ma il momento favorevole alla formazione campana continua, con una buona difesa nonostante il bonus già raggiunto. Candi lancia un’occhiata alla curva e questa risponde alla grande. È il momento più caldo del match, anche la Fortitudo ha problemi di falli con i 4 a testa per Gandini e Knox, i fischi su arbitri e avversari si fanno assordanti e la Fossa si dimostra per l’ennesima volta un fattore determinante. Campogrande risponde presente al posto di uno spento e rimproveratissimo Montano e Roberts si mantiene sugli standard del primo tempo, riportando i suoi avanti con il punteggio finale del terzo quarto di 53-52. Partita vivace e combattuta. Scafati pasticcia in attacco nel momento in cui potrebbe allungare, Fischer non può portare la palla troppo a lungo non avendo nè un primo passo bruciante nè un’abilità in palleggio eccelsa. Rientra in suo aiuto Panzini, che non riesce però ad arginare la marea biancoblu che si è nuovamente scatenata sulle ali dei tifosi. Markovski è costretto al time out sul 61-56 per gli avversari a 6 minuti dal termine. Chi rientra caldissimo dalla pausa è Mancinelli, che scaglia nel canestro avversario altri tre punti dallo straordinario peso specifico. Knox ha mano morbida sia da dentro che da fuori, a lui risponde Santiangeli che si mette in proprio viste le difficoltà nella circolazione di palla campana. A 3 minuti dalla fine il centro americano di Bologna esce per 5 falli. Fischer riporta i suoi a meno 3 ma sbaglia la tripla del pareggio. La mano di Gandini non trema dalla lunetta a 1:30 dal termine, il clima è sempre più rovente ma Boniciolli deve rinunciare al suo centro rimasto che commette il suo ultimo fallo su Fantoni che cercava proprio quello. Il centro di Scafati fa 1/2, imitato più tardi da Raucci. Partita sempre più bella, a 27 secondi dal fischio finale Fischer appoggia il meno uno Scafati. Roberts lucra un giro in lunetta e riporta i suoi a più 2. Crow dall’angolo sbaglia la tripla della vittoria sulla sirena, facendo esultare la curva bolognese.
Fortitudo Kontatto- Givova Scafati 72-70 (Parz: 20-15; 40-35; 53-52; 72-70)
Fortitudo Kontatto: Mancinelli 16, Candi 8, Torricelli, Campogrande, Montano 4, Errera, Gandini 5, Raucci 5, Roberts 19, Knox 15. All: Boniciolli
Givova Scafati: Fischer 23, Di Palma, Crow 11, Fantoni 7, Baldassarre 3, Ammannato 6, Panzini 6, Perez 2, Matrone, Santiangeli 12. All: Markovski
Mancinelli viene premiato Mvp della Supercoppa