Dopo aver visto la Fortitudo vincere di un soffio su Scafati nella finale di Supercoppa, provo a tracciare un breve resoconto sulle partecipanti, basandomi sulle parole di alcuni protagonisti intervistati.
Per la quarta classificata Mantova ha parlato il centro Candussi, molto fiducioso e voglioso di iniziare la nuova stagione. Il ragazzo ammette qualche lacuna nella preparazione della squadra e nella comprensione reciproca, ma crede fermamente che ci siano le basi per migliorare rispetto all’anno precedente. Mantova sembra in effetti una squadra con molto potenziale, pur non avendolo espresso pienamente a Bologna.
Per Treviso parla il coach Pillastrini, preoccupato di aver costruito una squadra debole in difesa. Saranno necessari diversi aggiustamenti, soprattutto all’interno dell’area, per riproporsi ad altissimo livello. “Bisogna lavorare molto in ogni settore”, aggiunge l’allenatore, che avrà l’arduo compito di far rimanere concentrati per 40 minuti i suoi due americani, che si sono accesi solo a sprazzi.
Le ultime parole dalla Unipol Arena giungono dal protagonista assoluto, Mancinelli, interrogato su quale fosse l’emozione di vincere nel palazzetto dei rivali. “Non iniziamo a parlare di derby adesso, vi prego-replica l’Mvp-è a Dicembre, se iniziate ora non ci arriviamo più”. Queste parole possono chiaramente essere rivolte ad un giornalista, ma non ai tifosi, che dileggiano a lungo fuori dal palazzetto i rivali con cori e sfottò.