Pallacanestro Cantù è lieta di annunciare l’ingaggio dell’atleta Matteo Da Ros, ala-centro di 205 centimetri per 94 chili. Il nuovo lungo della S.Bernardo-Cinelandia Park, nato a Milano il 25 settembre 1989, ha trovato con il club canturino un’intesa della durata di due anni, più un’opzione per una eventuale terza stagione. Da Ros rappresenta per la categoria di A2, che il giocatore ben conosce, un colpo senz’altro importante: nel 2018 ha infatti ottenuto la promozione con la maglia di Trieste, contribuendo al ritorno dei giuliani in Serie A dopo 14 anni; nella massima serie ha maturato più di 100 presenze.
La scheda
Lungo solido e di grande esperienza, capace di giocare sia dentro che fuori dall’area, Da Ros è un’ala forte che può occupare anche la posizione di centro. Matteo è inoltre un eccellente passatore ed è in grado di impegnare la difesa con una proprietà di palleggio notevole per un giocatore della sua taglia. Grazie alle sue lunghe leve, infine, Da Ros è una presenza in difesa e a rimbalzo.
La carriera
Il percorso cestistico di Da Ros inizia nel 2006 alla Forti e Liberi Monza, nell’allora campionato di B2, che disputa da titolare. L’anno seguente arriva la prestigiosa chiamata della Virtus Bologna, con cui debutta appena diciottenne in Serie A. Tolta la soddisfazione di raccogliere le prime presenze e i primi punti nella massima serie, Da Ros decide di scendere di due livelli per maturare esperienza: un biennio positivo a Treviglio gli vale nel 2010 il salto di categoria in Legadue, a Barcellona Pozzo di Gotto, dove riesce con il tempo a ritagliarsi un ruolo importante. In Sicilia resterà due stagioni, per disputarne poi altre due con Verona tra il 2012 e il 2014. Conquista tre semifinali playoff in quattro anni. Nel 2014-’15 è di nuovo in maglia Basket Barcellona, dove questa volta, pur mancando l’accesso alla post-season, disputa la sua miglior stagione personale: quasi 13 i punti di media per Da Ros, con oltre 7 rimbalzi a partita. Successivamente, torna a Verona nell’estate del 2015, esperienza che precede il luminoso quinquennio a Trieste. Al primo anno con la compagine alabardata totalizza 11.2 punti e 6.4 rimbalzi di media, confermando, con numeri molto simili, il suo notevole contributo anche per i playoff. Tuttavia, la svolta arriva la stagione seguente, con la già citata promozione in A, traguardo storico a cui Da Ros contribuisce in maniera significativa con circa 10 punti e 6 rimbalzi a partita tra regular season e playoff. Infine, tre stagioni in LBA, che il lungo chiude con una media complessiva di 4.7 punti, 3.6 rimbalzi e 1.7 assist in poco più di 19’ a partita. Sul curriculum di Da Ros spiccano anche alcune presenze con le Nazionali giovanili azzurre, nello specifico con le selezioni U18 e U20.
«Matteo è un’ala forte di grande tecnica – ha commentato Fabrizio Frates, direttore tecnico biancoblù – capace di giocare sia fronte che spalle a canestro. È il profilo ideale per il gioco ad alti ritmi che vuole impostare coach Sodini».
«Ambizione, progettualità e serietà, queste sono soltanto alcune delle grandi qualità che mi hanno colpito di questa società» ha raccontato un carichissimo Matteo Da Ros. «Credo che per queste peculiarità, unite a tifoseria e storia, Cantù valga più della metà delle squadre attualmente in Serie A; categoria che una piazza del genere merita assolutamente, e lì dovrà tornare»