A2 Playoff – Casale senza energie, la Virtus Bologna si prende gara-4 e passa ai quarti
Ha dato tutto la Junior Casale. Si è spremuta fino allo stremo delle forze in gara-3 ed è arrivata a corto di risorse per essere all’altezza del più forte avversario nella seconda sfida casalinga. Non c’è storia al Palaferraris per quello che diventa l’ultimo atto di una serie combattuta e vissuta con animo gagliardo, che ha costretto i bolognesi a uscire in fretta dai propri problemi di assestamento e a ricompattarsi, per non uscire prematuramente dai playoff. Il risultato finale di 54-70 è realmente lo specchio del disavanzo di forze in campo vissuto nel soleggiato tardo pomeriggio monferrino.
A SENSO UNICO – Non riusciamo nemmeno a entrare in approfondimenti tecnici sul perché, dopo tre partite equilibrate, quest’ultima sia stata così sbilanciata. Semplicemente, lo sforzo di competere contro un avversario più attrezzato, profondo, talentuoso, ha prosciugato un po’ per volta i rossoblu, che fin dalle prime azioni non paiono quelli delle giornate precedenti. Quando Umeh deposita indisturbato l’ottavo punto virtussino, contro gli zero dei padroni di casa, quando non sono passati che 2’ di gioco, pare evidente che ci sia qualcosa che non quadra tra i ragazzi di Ramondino. Il contro-break di 7-0 è un fuoco di paglia, stroncato in fretta. Ndoja fissa il punteggio sul 7-16, logica conseguenza di schemi di attacco messi in atto in modo armonico, d’altronde i difensori sono sempre in ritardo sul primo passo e ogni uno contro uno è un calvario per Tomassini e compagni. Solo un gioco da quattro punti di Blizzard consente a Casale di chiudere dignitosamente il primo quarto sul -10 (15-25).
PERSISTENTE DOMINIO – Gentile, oggi in quintetto al posto di uno Spissu a riposo precauzionale per problemi fisici, orchestra bene il gioco dei compagni, dando finalmente l’impressione di essere entrato nei meccanismi della squadra. C’è gloria anche per il giovane Penna (10), in campo per dare enfasi alla fase difensiva e in grado di prendersi le sue responsabilità anche in attacco, si veda la tripla con l’aiuto del tabellone realizzata per il 15-28. La Junior sparacchia, arrivando al 20’ con il 33% da 2 e il 18% da 3. Nemmeno i liberi aiutano (3/6), la Novipiù non riesce a entrare in area e subisce pure a rimbalzo (17-24). Gira bene tutta la compagine di Ramagli, Umeh (9) e Lawson (12) non devono nemmeno sprecarsi granché, a dare vigore all’azione ci pensano soprattutto i carismatici Rosselli e Ndoja, 14 punti a testa al termine. Il +18 (21-39) bolognese a metà gara suona già come una sentenza definitiva.
ORGOGLIO ROSSOBLU – Persa per persa, la Junior rientra in campo con ben altro spirito nel terzo quarto. Cerca di alzare il ritmo, forzare la sua natura, mettere pressione fin dalla rimessa. La mira, però, resta scarsa, diciamo pure tragica, e allora ogni sforzo è mortificato e alla Virtus basta veramente poco per rimettere a posto le distanze, se non allungare al massimo vantaggio (29-50 sulla tripla di Rosselli). Il 13% della Novipiù da fuori area alla terza sirena dà il senso della serata da tregenda vissuta da tutto il roster, splendido per l’impegno, ma sotto i propri standard in quasi tutti gli elementi. Gli ultimi dieci minuti vivono di una commovente reazione emotiva juniorina, sono i ‘vecchi’ Blizzard (anche oggi il migliore in campo dei suoi con 13 punti e 6 assist) e Di Bella (9 e 4 assist, due triple nel momento più caldo dell’ultimo periodo) a provare gli ultimi, disperati, assalti. E quando arriva il 47-58 proprio per merito di Di Bella e restano ancora 5’40” da giocare, la fiammella della speranza si riaccende. Gentile e Ndoja la spengono in fretta e allora il momento più emozionante diventa l’ultima sostituzione in stagione, e probabilmente nella sua storia di giocatore della Junior, di Brett Blizzard, salutato con un lunghissimo applauso dall’intero palazzetto, tifosi virtussini compresi, che non hanno dimenticato quanto la guardia americana ha compiuto nelle loro fila ormai qualche anno fa. Stesso trattamento, seppur in tono minore, lo riceve Di Bella, altro ex di prestigio delle V-nere. La Virtus andrà ora ad affrontare Roseto nei quarti, consapevole di essere in crescita e di aver superato un esame probante per testare le sue ambizioni di risalita in A.
Novipiù Casale Monferrato – Virtus Segafredo Bologna 54-70 (15-25, 6-14, 15-16, 18-15)
Novipiù Casale Monferrato: Brett alan Blizzard 13 (3/6, 2/6), Jordan Tolbert 10 (4/11, 0/2), Fabio Di bella 9 (2/2, 1/4), Giovanni Tomassini 6 (3/7, 0/5), Luca Severini 5 (2/4, 0/1), Davide Denegri 4 (2/3, 0/5), Niccolò Martinoni 4 (2/4, 0/2), Nicola Natali 3 (0/0, 1/4), Mitja Nikolic 0 (0/0, 0/0), Fabio Valentini 0 (0/0, 0/1), Alberto Ielmini 0 (0/0, 0/0), Simone Bellan 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 6 / 10 – Rimbalzi: 33 11 + 22 (Luca Severini 12) – Assist: 14 (Brett alan Blizzard 6)
Virtus Segafredo Bologna: Klaudio Ndoja 14 (1/1, 4/7), Guido Rosselli 14 (4/7, 1/2), Kenny Lawson 12 (5/7, 0/1), Lorenzo Penna 10 (1/4, 2/3), Michael Umeh 9 (3/5, 1/5), Stefano Gentile 7 (0/1, 1/4), Gabriele Spizzichini 2 (1/1, 0/0), Andrea Michelori 1 (0/2, 0/0), Davide Bruttini 1 (0/1, 0/0), Alessandro Pajola 0 (0/0, 0/0), Marco Spissu 0 (0/0, 0/0), Tommaso Oxilia 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 13 / 19 – Rimbalzi: 38 7 + 31 (Klaudio Ndoja 9) – Assist: 11 (Stefano Gentile 5)