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A2 IG Cup – Stings incerottati, la Moncada per rialzarsi: il preview di Agrigento-Mantova

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Moncada Agrigento, Coach Franco CianiScatterà domani alle 16.15 la Final Eight IG Cup 2016 al PalaFiera di Rimini. Uno dei quarti di finale più interessante ed equlibrato sarà sicuramente quello tra la Fortitudo Moncada Agrigento e la Dinamo Mantova (ore 20.00). 

Partiamo proprio dagli Stings che arrivano all’appuntamento da primi in classifica nel Girone Est (in coabitazione con Treviso) dopo aver raccolto 8 successi negli ultimi 10 incontri. La formazione di coach Martelossi deve far fronte a qualche problema fisico che ha colpito Klaudio Ndoja e Carlo Fumagalli: il capitano biancorosso soffre per un fastidio al dito ma stringerà i denti per essere in campo, mentre non ci sarà nulla da fare per il giovane play ancora alle prese con la frattura al quarto metacarpo del dito anulare della mano destra. A guidare Mantova, però, ci sarà la guardia Justin Hurtt (16.3 ppg con il 38% da tre e 3.9 rpg) che punta molto su questa manifestazione: “Abbiamo buone possibilità di vittoria. Le ultime prestazioni ci hanno dato fiducia ed anche il sottoscritto adesso è molto più aggressivo. E’ un fatto di mentalità ed il giocare bene di squadra mi sta aiutando in questo senso”.

 

A contendere il passaggio del turno agli Stings ci sarà una Moncada Agrigento in flessione rispetto alla chiusura del girone d’andata (terminato al primo posto con Scafati). Ancora out Alessandro Piazza, i siciliani hanno tesserato il play classe 1996 Bruno Mascolo da Torino, che avrà il compito di far rifiatare Andrea Saccagi. La squadra di Ciani arriva a queste Final Eight con 3 sconfitte nelle ultime 4 giornate, posizionandosi in classifica nel gruppone delle seconde a quota 30 punti (a 6 lunghezze dalla sopracitata capolista Scafati). Nonostante il periodo poco brillante, non perde ottimismo e determinazione Marco Evangelisti: “In tanti anni non ho mai trovato uno spirito come quello di Agrigento. Gli ultimi risultati non ci sono stati favorevoli, ma il clima familiare che abbiammo assunto ci fa giocare con grandissima tranquillità”. 

Come detto si preannuncia match equlibrato ma con punti di forza ben chiari per le due formazioni: Mantova viaggia sulle ali dell’entusiasmo e nonostante una formazione ricostruita in estate, sta iniziando ad amalgamarsi alla perfezione. Molto dipenderà ovviamente dalla vena realizzativa di Hurtt e dalla fisicità di Kenneth Simms vicino alle plance, oltre che dal pieno recupero di Ndoja. Agrigento, invece, è alla ricerca dell’equilibrio perduto ma in gara secca resta squadra temibilissima. Qualora dovessero ritrovare la consueta coralità, i ragazzi di Ciani potrebbero pensare in grande: chiedere a Verona e Casale nei playoff della passata stagione.