Fortitudo Bologna, Cuomo sembrerebbe definitivamente fuori dai giochi
Quando basket non è quello giocato sul parquet, ma quello discusso attorno a un tavolo, che genera incomprensioni e chiacchiere che ne oscurano la sua bellezza. Sembrerebbe (condizionale d’obbligo, da qui alla fine) arrivato davvero al termine lo scambio di opinioni e di possibile parentela tra Bologna 1932 e l’imprenditore Gerardo Cuomo, che sarebbe potuto essere il nuovo ‘capo’ dell’intera società.
«Tengo a precisare che i contatti con la Fortitudo, attraverso Gianluca Muratori, presidente di Bologna 1932 e di Fortitudo 103, ci sono stati a cominciare dal 24 novembre del 2014. In questi mesi ho avuto altre occasioni per portare avanti un dialogo finalizzato a una trattativa per l’acquisto della Fortitudo, su richiesta dello stesso Muratori, che non ha mai eccepito nulla sulla mia etica e la mia moralità, che ben conosce. Prendo atto del comunicato emesso oggi da Bologna 1932. Alla luce di quanto è stato scritto, ho deciso di ritirare definitivamente la mia offerta di acquisto del club, ritenendo le parole dell’attuale proprietà biancoblù fortemente lesive della mia immagine e della mia etica, già valutate nelle sedi di competenza. Mi riservo pertanto di tutelare la mia persona nelle sedi più opportune»: queste le parole pronunciate dallo stesso Cuomo e riportate nell’edizione odierna del Corriere dello sport. Eppure nel comunicato del club (citato da Cuomo stesso) il presidente conferma come nessuna trattativa sia mai stata avanzata con l’imprenditore, per un semplice motivo: mancanza di presupposti stabiliti un anno fa, il 26 ottobre 2014. Ecco quindi il parere negativo del Cda dello scorso 21 ottobre. Tante incomprensioni, che però non dovrebbero più suscitare chiacchiere, se effettivamente una delle due metà ha deciso di andarsene per sempre. Quel che resta è un anno di tira e molla, un anno di affermazioni e di smentite, un anno di luci e ombre: era il 26 novembre quando Luca Corbelli, ex Ds Eagles confermava a Radiointernationalbologna, di essere prossimo a un incontro con la Fortitudo insieme con Gerardo Cuomo. Notizia poi apparsa anche sul Corriere di Bologna con tanto di sogni e idee del possibile nuovo presidente. Ma di fatto non si è mai risolto nulla, se non sempre tante parole, con un peso specifico di alta caratura, che hanno coinvolto anche nomi di alcuni atleti (Carraretto ad esempio); parole servite anche al personaggio in questione per chiarire il suo essere pulito davanti alla giustizia (Corriere di Bologna 17 settembre 2015). Risultato? Si riparte da zero, ancora tutti attorno al tavolo per le offerte, sempre con l’obiettivo e la speranza di non andare a ledere chi potrebbe essere poi messo in ombra: il basket giocato.