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Alex Finelli: “Con Hasbrouck Fortitudo tra le prime quattro”

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Alex Finelli commenta così il mercato della Fortitudo Bologna

Questa mattina sul Corriere dello Sport:

“Fidatevi di Hasbrouck.” Il messaggio arriva da Alex Finelli, reduce da due mesi a Orzinuovi nella scorsa stagione, ora impegnato a Las Vegas a seguire la Summer League, ma cresciuto nel settore giovanile della Fortitudo, poi guidata anche in prima squadra, e messosi successivamente in gioco anche sull’altra sponda di Basket City, nella stagione 2012/13.

Fu in quell’anno che conobbe Hasbrouck, giusto?E’ l’esterno ideale per l’Aquila?

«Nella stagione 2012/13 lo portai io in Virtus. Tecnicamente è un giocatore che si incastra bene con Fantinelli, Cinciarini e Rosselli. E1 un buon tiratore da tre, ma più in generale è un realizzatore, sa segnare usando il pick and roll, sa uscire dai blocchi per procurarsi un tiro, sa coinvolgere i compagni e ha esperienza. Al suo primo in A fece bene. Poi ha giocato soprattutto in A2. Non ha forte personalità. Non ha bisogno di assumersi importanti responsabilità, per cui può lasciarle ai vari Fantinelli, Rosselli, Mancinelli e Cinciarini. Si adatta bene a questa Fortitudo».

Quella biancoblù è una squadra più vecchia o più esperta?

«E’ sicuramente una squadra con giocatori esperti ultratrentenni. Il lato positivo nella costruzione di questo roster è che ci sono ruoli ben definiti, dove i veterani hanno importanti responsabilità. C’è grande chiarezza nei ruoli. Un roster più corto di quello della scorsa stagione può portare vantaggi».

La società è alla ricerca del lungo straniero titolare. Condivide l’identikit di un giocatore che possa farsi sentire al rimbalzo e, allo stesso tempo, aprire il campo tirando da tre?

«Bisogna vedere se lo staff tecnico biancoblù preferisce un giocatore energetico alla Ed Daniel, oppure un elemento che abbia tecnica, qualità e possa aprire il campo. A quest’ultimo identikit corrispondono Lawson, che ha firmato a Forlì, Knox e Bowers. Sicuramente è più facile trovare in questo mercato un giocatore di atletismo e di energia. Coniugare questo con la compatibilità con Mancinelli, una forte presenza al rimbalzo e tiro da tre è un lavoro un po’ più complicato. Da un altro punto di vista un centro con forte impatto a livello di energia, rimbalzi e aggressività potrebbe aiutare molto i giocatori della Fortitudo».

Fantinelli potrà essere protagonista come è stato a Treviso?

«Direi di sì. E’ un giocatore particolarmente alienabile, si identifica con lo spirito Fortitudo e viene da più stagioni da protagonista a Treviso. Ha caratteristiche importanti. Attenzione a non sottovalutare Venuto. Due stagioni fa è stato il play titolare della Biella che vinse la regular season nel girone Ovest giocando al fianco di Ferguson. Venuto è un giocatore affidabile, prezioso a livello difensivo e in attacco non spreca niente. E’ simile al “Micio” Blasi di venticinque anni fa. Dà ordine, difesa e regia».

Dovendo stilare un’ipotetica griglia di partenza verso la promozione in Serie A, dove posizionerebbe questa Fortitudo?

«Mancano ancora gli stranieri chiave di alcune squadre. Solo Udine è completa. Al momento metterei Verona, Treviso, Fortitudo e Udine sullo stesso livello. Farei molta attenzione a Verona, che deve ancora scegliere un americano e sta costruendo una sauadra in cui Ferguson parte dalla panchina. Dietro le quattro formazioni per me favorite, sebbene non ancora complete, vedo un trio composto da Forlì, Montegranaro e Ravenna, tre realtà ormai consolidate in A2. Hanno confermato giocatori chiave e fatto un mercato trovando americani di qualità. Penso a Montegranaro che ha tesserato Simmons, a Ravenna che si è assicurata Adam Smith e Hairston e a Forlì che ha ingaggiato Lawson. L’outsider può essere la neopromossa Cento. Ha inserito due americani di alto livello come James White e Keddric Mays. A Ovest Tortona ha fatto un mercato importante, così come la Virtus Roma, mentre è notizia di oggi (ndr, ieri) che Trapani ha ingaggiato Rotnei Clarke, ex Pesaro. Nel girone Ovest c’è molto più equilibrio, con tante buone squadre».