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A2 – De’ Longhi: Emilia amara, con Verona l’imperativo è vincere

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Max Menetti

A San Lazzaro di Savena, Treviso concede troppo agli avversari e non riesce mai ad essere padrona della partita, la Baltur ringrazia e aggancia i biancoblu e Ferrara a quota sei punti in classifica.

Questa è la prima sconfitta esterna della De Longhi nella nuova era Menetti e, parafrasando le parole dello stesso coach, è la prima ma non sarà certamente l’ultima, considerato che il campionato è lungo e le squadre quest’anno si sono rinforzate notevolmente e ci sono molte candidate alla promozione in Serie A. Bisogna sicuramente fare i complimenti a Cento per quello che ha fatto contro la De Longhi e, più in generale, per quello che sta facendo vedere in queste prime partite, ma è doveroso anche fare autocritica e capire che questa sconfitta è sicuramente figlia dei troppi errori commessi, soprattutto sotto al ferro.

Lo ha sottolineato anche coach Menetti, i rimbalzi sono stati un vero problema, soprattutto nei primi due quarti di gioco. A fine partita i rimbalzi totali per gli emiliani erano 38, mentre per Treviso se ne contavano 10 in meno. Il dato risulta ancor più eclatante considerando che sotto al ferro erano presenti giocatori come Antonutti, Lombardi, Tessitori e Alviti, sicuramente non gli ultimi del campionato per presenza in post basso.

Non si può però dire che sia stata solo colpa dei rimbalzi, la squadra non ha disputato una partita di livello, ricca di errori e leggerezze. Se in una situazione come quella in cui si trova Treviso sarebbe importante avanzare, anche solo uno step alla volta, il passo indietro compiuto da Antonutti e compagni contro la Baltur è stato più che evidente.

Domenica alle 18.00 arriva al Palaverde la Tezenis Verona, ottima occasione per riscattarsi dallo scorso weekend, e dimostrare che è stato solo un incidente di percorso. Contro la Scaligera è necessario vincere, non solo per “portare a casa” questo derby veneto, ma soprattutto per evitare che la Fortitudo e Montegranaro scappino via in classifica, cosa che, soprattutto quest’anno, è bene evitare.

Max Menetti sarà però costretto a fare a meno del capitano Michele Antonutti che ha rimediato in Emilia un infortunio a una costola che lo terrà fuori per circa un mese. Un altro, l’ennesimo infortunio di questa stagione per la squadra che sta incontrando notevoli difficoltà anche per via di continue soste in infermeria.

Le cose non stanno andando completamente per il verso giusto in questo inizio di stagione caratterizzato soprattutto dalla fine di un’era, quella di Pillastrini, grande condottiero capace di portare la squadra ad un passo dalle finali dei playoff in più di un’occasione (poi sempre eliminata dalla Fortitudo Bologna), e da una rivoluzione quasi totale nella quale la De Longhi ha cambiato quasi totalmente pelle, a partire dall’allenatore, Massimiliano Menetti, coach esperto proveniente dalla A1, più precisamente da Reggio Emilia, dove ha allenato negli scorsi sette anni.

Per quanto riguarda la rosa dei giocatori, il cambiamento è stato drastico. Ad eccezione di capitan Antonutti, Matteo Imbrò. Eric Lombardi e Simone Barbante, gli altri giocatori hanno lasciato la Marca.

I nuovi arrivati sono stati selezionati meticolosamente dal coach e dal DS Gracis, la squadra è stata dunque plasmata ad immagine e somiglianza del tecnico di Palmanova, in modo da consentirgli delle condizioni di lavoro ottimali. La rosa ha delle grandi potenzialità, è giovane e ha un tasso elevato di talento generale, che però sembra difficile, almeno per ora, esprimere al meglio.

Siamo solo alla quinta giornata, il campionato è ancora lungo, ma bisogna reagire e dimostrare che anche quest’anno Treviso sarà una delle protagoniste per la lotta alla promozione in Serie A1; la partita di domenica è un ottimo banco di prova per dimostrarlo.