fbpx
Home A2 A2 - Girone Rosso Veroli e’ solo Walker, troppo poco per la solita Trieste in versione casalinga

Veroli e’ solo Walker, troppo poco per la solita Trieste in versione casalinga

0

Non riesce il poker di vittorie esterne a Veroli che se ne torna nel Lazio con ben pochi motivi per sorridere.La squadra,infatti, e’ apparsa per larghi tratti, confusa, paurosa ed imprecisa.

Trieste, invece, fa sua la contesa, in virtu’ di un collettivo che si e’ dimostrato nettamente piu’ forte rispetto alla squadra ospite; e mai come stasera le cifre aiutano a capire il succo della partita:Trieste nel tabellino ha 4 uomini in doppia cifra, Veroli solo 2.

Eppure, c’e’ stato un momento nella parita in cui l’esito e’ sembrato quasi in bilico,e questo non per merito di Veroli, ma per la verve offensiva del suo play USA Walker, autore di una partita one man band show, risultato quasi incontenibile per le guardie biancorosse.

 

La cronaca racconta di un primo quarto di marca triestina, grazie soprattutto a Brown e al rientrante Ruzzier.Veroli si dimostra ben poca cosa in attacco,racimolando 10 miseri punti. Nel secondo quarto il gap tende ad allargarsi,Veroli viene doppiata sul 30 a  15 e Trieste si giova pure dell’apporto sostanzioso di Mescheriakov, oggi piu’ che positivo.Ma a due minuti dall’intervallo lungo, Walker si sveglia.

Per dare un’idea della sua prestazione a fronte della non prestazione della sua squadra, il folletto USA segna da solo tutti i punti della sua squadra da 18mo minuto fino al 26mo. E cio’ rinvigorisce la squadra ciociara che si porta a piu’ riprese sul -7 e al  Palatrieste  sembra di rivivere l’incubo  del suicidio contro Forli.Anche in quell’occasione fu il play americano avversario a vincere la partita.Con la collaborazione, pero’, di altri suoi compagni.

Stasera i compagni di squadra di Walker hanno invece, per fortuna dell’Acegas, il braccino corto, e nonostante una buona circolazione di palla, dovuta essenzialmente agli spazi che Walker sa creare, i tiri comodi dei frusinati stentano ad entrare a canestro. Trieste si riprende grazie alle iniziative,alle volte estemporanee, di Carra, Mastrangelo ed i 3 stranieri  e porta a casa i 2 punti con relativa tranquillita’.

E’ difficile di poter solo pensare di espugnare Trieste, se la tua squadra, al netto della prestazione mostre di Walker, 24 punti, 5 su 9 dal campo, 11 falli subiti, 6 rimbalzi e 3 recuperi, “vanta” un 9 su 33 al tiro da 2.Immaginiamo che Marcelletti avra’ di che discutere con  Jurevicus (-3 di valutazione) e l’altro USA Hunter (-7), considerato il rendimento onesto del pacchetto indigeno. La sconfitta sta tutta scritta qua, perche’ in difesa Veroli non e’ dispiaciuta: ha imbrigliato Thomas per lunghi tratti, ha cercato di tagliare i rifornimenti per i lunghi triestini(con alterne fortune,per la verita’), anche se e’ mancata, in qualche occasione, negli aiuti sulle prenotazioni. Peccato comunque veniale, rispetto alla deficitaria serata al tiro.

Trieste invece ha sfornato la solita prestazione casalinga:abbastanza attenta in difesa, buon coinvolgimento di tutti i settori nel gioco d’attacco. Carra si sta sempre piu’ calando nel ruolo sesto uomo extra lusso, Mescheriakov comincia ad avere un rendimento costante e commette sempre meno ingenuita’, Gandini in difesa si fa sentire anche aldila’ delle cifre, i 2 Usa sono una sicurezza in quanto a solidita’, Ruzzier sembra tornato ai livelli pre infortunio,Mastrangelo e’ un killer silenzioso.Gli altri,anche se non in gran giornata, riescono spesso a rendersi utili. Trieste stasera, non solo stasera in verita’, e’ stata una squadra, Veroli no.

Le cifre sono impietose per i Laziali, che soccombono in quasi tutte le voci statistiche:percentuali di tiro,rimbalzi,palle perse e racimolano un 43 di valutazione che e’ molto indicativo della qualita’ della partita disputata. I padroni di casa tirano decentemente dal campo,con buona precisione ai liberi e vantano anche un buon numero di stoppate.

Individualmente, gia’ esposti i numeri di Walker,spicca la doppia doppia del bielorusso in casacca biancorossa,16+10, i 5 recuperi di Carra, le 3 stoppate della diga Gandini, il 3 su 4 al tiro da 3 di Brandon Brown. Dall’altra parte, a costo di sembrare ripetitivi, in negativo, segnaliamo il 7 su 27 complessivo dal campo  dei principali terminali offensivi  di Martelletti, Jurevicus e Hunter, la prova grintosa di Infante,che aldila’ dei numeri poco esaltanti, ha dimostrato comunque di aver voglia di lottare e di alzare i gomiti.

I Top
Mescheriakov:
senz’altro.la prova piu’ convincente, tralasciando quella “troppo bella per essere Vera” di Capo D’Orlando del comunitario triestino.Molta energia positiva in campo e qualche canestro di pregevole fattura
Walker: con una vaga rassomiglianza all’Arnold di una nota sit commedy anni 80, non ha fatto di certo ridere il pubblico triestino.Anzi, per un momento, il piccolo grande uomo ha fatto davvero paura. Purtroppo per Veroli, e’ stato il classico  predicatore nel deserto.

I Flop

I gia’ citati Hunter e Jurevicus, che oggi hanno davvero deluso.

Rimangono immutate le prospettive delle due formazioni: Trieste riaggancia il suo ottavo posto in solitaria,in attesa dello scontro importantissimo contro l’altra neopromossa Trento che gli e’ dietro al nono posto di soli 2 punti,         per Veroli un motivo di riflessione in piu’, sperando che le analisi del bravissimo Martelletti, siano utili a risollevare una squadra dal rendimento nettamente al di sotto delle aspettative.Il tempo per recuperare ci sarebbe ancora, ma serve un deciso cambio di marcia.

E l’occasione ghiotta il calendario la propone gia’ domenica prossima, con il derby contro l’altra delusa Fermentino. A patto che si riesca ad “espugnare” il parquet amico

Si e’ giocato davanti ad una discreta cornice di pubblico, quantificabile attorno alle 3000 unita’ e hanno diretto l’incontro, senza infamia e senza lode, i sig.ri Gianni Caroti, Francesco Di Gianbattista,  Alessandro Nicolini.

BasketItaly.it – Riproduzione Riservata