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Trieste: la linea verde scalpita, Grayson ispira, Holloway studia

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Ok,  il peso specifico dei risultati delle amichevoli del precampionato vale quanto l’ordine d’arrivo del Giro del Delfinato pima del Tour de France, o una vittoria in un trofeo calcistico agostano prima dell’inizio del campionato ma sta di fatto che questa Pall.Trieste inizia a piacere.Piace a Dalmasson, piace alla dirigenza e comincia a far breccia nel cuore dei tifosi.

 

Andiamo per ordine ed iniziamo dalla doppia sfida sostenuta contro la squadra di prima serie slovena  del Portorose.Finita in parita’, con una sconfitta non troppo pesante all’esordio ed una sonante vittoria al Palatrieste, pochi giorni orsono.

La squadra era priva di Holloway, ma nonostante cio’, grazie ad un Tonut particolarmente ispirato in entrambe le apparizioni, un Candussi efficace in zona d’attacco ed un Grayson convincente, specie nella seconda uscita, gli uomini di Dalmasson han no dimostrato di essere sulla strada giusta.

Ha impressionato favorevolamente l’energia, la freschezza, la velocita’ di gambe e di spirito, messe in mostra perentoriamente nell’esibizione a porte chiuse di Trieste.Una squadra sbarazzina la cui peculiarita’ principale sara’ il gioco in transizione, la difesa sporca ed aggressiva, e delle ripartenze brucianti grazie soprattutto a “speedy gonzales” Grayson.

Dopo la sconfitta onorevole rimediata in Slovenia, i biancorossi, dunque, si prendevano una sonora rivincita sul parquet amico, impartendo una severa lezione alla squadra ospite, costretta a tornare a casa con un trentello abbondante sul groppone.

Test poco probante, si dira’: il valore della squadra slovena magari non sara’ di quelli che fan  tremare i polsi. Allora i ragazzini terribili di Dalmasson hanno pensato  bene di metter paura, per quanto paura possa fare perdere un amichevole precampionato, alla blasonata Venezia di Recalcati, nella partita disputatasi ieri sotto la Marmolada, a Caprile. Prima dell’intervallo i triestini conducevano anche con  12 punti di scarto, per poi subire, pero’ ,il ritorno della Reyer che  reagendo tornava negli spogliatoi sul piu’ uno.Nel terzo quarto  i Granata allungavano  controllado il ritorno dei Triestini fino all 85 ad 80 finale.

Una partita che ha messo in mostra un Grayson piu’ che convincente,autore di 24 punti finali, un Candussi che ha lottato alla pari  con i lunghi avversari,un buon Akele ed un Holloway, sbalzato dalla realta’ americana in quel di Caprile in un paio di giorni, ancora alle prese con piu’ che comprensibili problemi di adattamento alla nuova vita.

Che considerazioni si possono fare su questa squadra dopo queste prime esibizioni?

Prima di tutto bisognera’ risolvere al piu’ presto il nodo Akele, che ha manifestato la volonta’ di rimanere sotto San Giusto ma sul cui destino gravano anche  gli interessi di Venezia, poi bisognera’ capire se la societa’ triestina ha la forza di rimanere sul mercato per completare un roster che appare un po’ sguarnito nel reparto lunghi.

Per ora, la squadra cosi’, com’e’ non sembra malaccio, considerando anche che Holloway non potra’ che migliorare.Come detto mancherebbe un lungo di esperienza, il reparto e’ nelle mani di due ventenni,Candussi e Marini ma se Tonut confermera’ i miglioramenti evidenti messi in mostra specie nelle prime due partite contro Portorose, se Holloway si dimostrera’ quel giocatore consistente e produttivo messosi in evidenza in Israele nella scorsa stagione, se Grayson fara’ impazzire le difese avversarie con le sue piroette e le sue brucianti accelerazioni, se Akele rimarra’  a Trieste mostrando la stessa voglia di emergere messa in mostra in questo primo mese triestino, allora la Pall.Trieste sara’ tutt’altro che una squadra materasso.Sono in molti a pronosticare l’ ultimo posto alla squadra giuliana .Smentirli tra pochi mesi sarebbe una rivincita ancora piu’ gustosa.Aspettando sempre uno sponsor ed una tranquillita’ economica che tarda ad arrivare.