Torino accarezza il ritorno in Serie A ma c’è un’incognita
La decisione assunta ieri dalla Legabasket potrebbe avere come conseguenza il ritorno in serie A di Torino: nel comunicato con cui è stato annunciato l’ampliamento a 18 squadre del massimo campionato per la stagione 2020-2021 si legge anche che “la LBA ha individuato nel Basket Torino Reale Mutua la società che ha totalizzato il punteggio più alto nel ranking delle aspiranti società da lei stessa predisposto“.
I parametri in base ai quali è stato stilato il ranking hanno valutato anche il bacino di tifosi e la dimensione delle città, fattori che hanno fatto preferire Torino, classificatasi prima nel girone Ovest della LNP, a Ravenna, prima del girone Est.
La voce circolava già da diversi giorni, anche per stessa ammissione del patron di Torino Stefano Sardara, che ora diventerà l’ago della bilancia per trasformare in realtà questa possibilità.
L’incognita infatti è data dalla necessità di trasferimento delle quote di Stefano Sardara, già proprietario della Dinamo Sassari, in un momento di congiuntura economica difficilissimo per l’emergenza Covid-19: solo e soltanto in questo caso si rimarginerebbe la ferita dello scorso anno rappresentata dal fallimento dell’Auxilium gestita dalla famiglia Forni e dall’esclusione dal campionato di Serie A di una piazza che oltre ad aver raggiunto la salvezza aveva una media pubblico fra le più alte della massima serie.
Le prossime settimane saranno quindi di passione, sperando di trovare nuovamente anche il supporto delle istituzioni, che nonostante il periodo saranno chiamate a giocare un ruolo di primaria importanza, come fatto la scorsa estate nel reperimento di stakeholder che possano conferire capitali sufficienti per poter non sfigurare nell’anno del ritorno in serie A.