Thomas torna ad essere Thomas, Trieste torna a difendere e a vincere
L’Acegas Trieste in formato casalingo riesce ad avere la meglio su una onesta Fileni Jesi, dopo un match non particolarmente bello ma quasi sempre in equilbrio e per questo abbastanza vibrante.
La partita si decide quando l’inerzia sembra tutta in mano ai marchigiani. Mancano 7 minuti alla fine e dopo una scossa violenta del positivo Hoover, gli uomini di Cioppi sono avanti di 7 punti, contro una Trieste particolarmente pasticciona, confusa, anche se volenterosa. Succede che Jesi incappa in un paio di palle perse, un paio di scelte scellerate in attacco e un antisportivo, e Trieste si trova a sfiorare la doppia cifra di vantaggio ad una manciata di minuti dalla fine. Da qui alla sirena, Jesi si scioglie un po’ in attacco, mette a segno un paio di bombe, ma dalla lunetta Trieste rende vana la tattica del fallo sistematico attuata dai marchigiani e porta a casa una vittoria salutare per la classifica ma soprattutto per il morale.
La cronaca potrebbe chiudersi con il riassunto di questi 7 ultimi minuti, visto che e’ stata la parte piu’ interessante della contesa. Prima si sono viste 2 squadre abbastanza arruffone in attacco, sufficientemente agressive in difesa, che hanno giocato a vicenda come il gatto con il topo. Non si segnalano grandi vantaggi a favore dell’una o dell’altra squadra, anche se Jesi si fa subito notare con un 7 a 0 iniziale,subito tamponato da Trieste. Da questa fase fino al momento topico, nessuna delle 2 squadre ha mai dato l’impressione di poter vincere agevolmente chiudendo anzitempo i giochi. E’cosi tra molti bassi e pochi alti,la partita si trascina stancamente verso il terzo minuto dell’ultimo quarto. Prima si accende Hoover,poi si spegne Jesi; per 5 interminabili minuti, in cui Trieste e’ stata abile a sfruttare l’amnesie offensive degli uomini di Cioppi.
Le cifre non dicono molto della partita, Trieste tira decentemente da 2 ma male da 3, proprio il contrario di Jesi, la lotta ai rimbalzi si conclude a vantaggio dei giulian ed anche il saldo perse recuperate ha regalato qualche palla in piu’ agli uomini di Dalmasson. Pregevole la precisione a cronometro fermo dell’Acegas,ottima anche la mira dei Jesini, che pero’ hanno viaggiato meno in lunetta rispetto agli avversari.
Jesi si e’ dimostrata una squadra onesta,con il grande vantaggio di avere tra le proprie fila, un centro dominante come Maggioli.E proprio quando Cioppi e’ riuscito a far entrare con continuita’ nei giochi d’attacco il pivottone indigeno, si son viste le cose migliori nel fronte d’attacco marchigiano.Lo sbilanciamento che crea nelle difese avversarie una palla sul pettine a Maggioli si rivela quasi sempre letale, visto che il buon Michele si e’ distinto in un paio di azioni anche a delle aperture illuminanti per gli esterni che hanno potuto tirare tranquillamente con in piedi per terra.Purtroppo per Cioppi, vuoi per la difesa triestina, vuoi forse perche’ i suoi giocatori non hanno insistito troppo nel recapitare palle preziose in pivot basso al proprio centro, tale giochetto non e’ stato attuato con poca frequenza, e percio’, molte volte gli ingranaggi dell’attacco jesino si sono inceppati. Non si contano le palle perse per infrazione di 24 secondi ed i tiri fuori ritmo degli uomini di Cioppi. Per il resto, Hoover ha confermato quello che di lui si sa da secoli:giocatore di striscia che puo’ in un amen ribaltare le sorti di un incontro; Sanders e’ apparso piuttosto anonimo e spesso in difficolta’ contro l’aggrssivita’ degli esterni giuliani; Griffin si e’ distinto per un alley hoop che ha strappato l’ovazione degli spettatori triestini, poi qualche bella iniziativa, un esplosivita’ mostruosa,ma anche tanta ingenuita’ e una tecnica rivedibile.Valentini si e’ visto nel finale con un paio di bombe dopo un match giocato con grande grinta e profitto soprattutto nella propria meta’campo. Gli altri non hanno lasciato tracce indelebili sulla parita, a testimonianza che forse Jesi non ha una grande profondita’ nella propria panchina. Colonelli, Zanelli, Gaspardo e Santiangeli, hanno portato in dote 8 punti in totale e 4 in valutazione.Un po’ pochino per una squadra che non sembra possedere grande talento e tecnica nemmeno in quintetto base, Maggioli e Hoover esclusi.
Trieste ha vinto per una difesa molto aggressiva che gli ha permesso nel momento decisivo,quando contro la difesa schierata non cavava fuori il classico ragno dal buco, di recuperare quei 3 , 4 palloni tramutati in proficui contropiedi,consentendo cosi’ ai triestini un recupero immediato proprio quando la partita pareva essergli sfuggita di mano. Individualmente un nome su tutti: Thomas, tornato a livelli piu’ consoni alla sua fama, ma e’ piaciuto molto Mescheriakov, autore di alcune iniziative pregevoli anche dal punto di vista tecnico.Gli altri hanno appoggiato il loro mattoncino per la causa biancorossa. Filloy si e’ reso protagonista di una partita in chiaro scuro, e in certi momenti si e’ fatto preferire in regia a Ruzzier, Carra,nonostante cifre non esaltanti non ha demeritato, Gandini e’ stato frenato dai falli, ma quando era presente in campo ha tenuto botta in difesa contro Maggioli, Brown sembrava svogliato in attacco ma molto presente in difesa,fatto strano per un americano, fin quando non ha deflagrato la bomba che di fatto ha chiuso la partita.Consueto apporto di Mastrangelo che alle sue non proprio esaltanti qualita’ balistiche sopperisce con entrate e difesa.Non brillantissimo Ruzzier(ma quando era in campo la squadra sembrava girare meglio in attacco) e onesto Fall.
Un po’ di numeri: Thomas 27 punti, 8 rimbalzi, 7 su 7 ai liberi; Maggioli 21 punti, 7 rimbalzi, 3 stoppate, 4 recuperi e 29 di valutazione. Hoover 3 su 6 da 3 ma 5 palle perse; i 2 “panchinari” triestini, Filloy e Mescheriakov, autori entrambi di 12 punti.
Mvp Thomas.Cuore,tiro,grinta e voglia di vincere
Flop del Match: Sanders, 8 punti,poche iniziative, molte incertezze,poca personalita’ e 5 perse.verranno tempi migliori per lui, ne siamo certi.
Nel futuro di Jesi c’e’ ora un altro viaggio al nord, a Brescia,in una partita che appare francamente ostica per la squadra vista oggi a Trieste, mentre per i giuliani di Dalmasson ci sara’ la partita di Imola,contro una squadra solo in apparente smobilitazione, come la vittoria su Capo D’ Orlando ammonisce.
Prima pero’ c’e l’assemblea dei soci, ove dovrebbe venir ufficializzato l’impegno dello sponsor ad anticipare una parte del denaro previsto per le prossime stagioni. Quota che dovrebbe esser sufficiente a terminare la stagione con serenita’. Ma voci di corridoio affermano che le novita’,si spera positive, non dovrebbero finire qua.Se son in Euro, fioriranno. I sogni dei supporters triestini..
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