Siena, inizia l’esodo: Diliegro il primo sacrificato?
Continua a tenere banco la complicata situazione societaria della Mens Sana 1871. Un caos che rischia ora di incidere anche sul versante tecnico, in quanto negli ultimi giorni si sta lavorando alla cessione di alcuni pezzi pregiati della rosa per cercare di fare cassa e racimolare la cifra utile a non chiudere la baracca anticipatamente. Una necessità già lanciata nei giorni scorsi dall’assessore allo sport del Comune Leonardo Tafani, che in sinergia con altri soggetti imprenditoriali e istituzionali sta vagliando ogni possibilità per concretizzare l’insperato salvataggio. La riunione del Cda, fissata per oggi, è stata rinviata di 10 giorni, segnale di un disperato tentativo in corso di fare il miracolo
Il primo sacrificio cui sarà costretta la Mens Sana sarà quasi sicuramente quello di Dane Diliegro. Il centrone bianco verde, fra i più dominanti del girone ovest della Legadue e fra i trascinatori di Siena, piace molto a Caserta, come confermato da coach Dell’Agnello, e a meno di colpi di scena lascerà il sodalizio senese facendo risparmiare il suo ingaggio al club di Viale Sclavo. Il suo prolungato ed emozionato saluto al tifo dopo la partita di ieri con Omegna ha fatto presagire a molti l’imminente addio. Il termine della finestra di mercato è il 29, e per regolamento non ci potranno essere più di 3 cessioni (il primo slot è stato utilizzato per Cacace) Oltre a Diliegro saluterà sicuramente anche uno fra Borsato e capitan Ranuzzi, che vantano i contratti più onerosi: non sono escludere nemmeno la cessioni di Bryant, che però è americano e guadagna una cifra molto contenuta, o la clamorosa pista che porterebbe all’addio di coach Ramagli, che farebbe posto al vice Mecacci, lo scorso anno capo allenatore in Dnb. Dovrebbe rimanere al suo posto invece Roberts, il cui stipendio è garantito dallo sponsor DPI. Un esodo annunciato, con la buona posizione di classifica che permetterebbe di assorbire senza troppi drammi eventuali sconfitte e disagi da qui a fine stagione regolare. Ovviamente messe da parte ogni velleità in chiave playoff, nel frattempo serviranno gli ultimi sforzi per conquistare la salvezza matematica e non rischiare più nulla. Sempre tenendo conto che la salvezza più vitale è quella societaria
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