Playoff Adecco Gold – Rimonta epica: Capo d’Orlando supera Barcellona al PalAlberti (3-1 la serie) e vola in semifinale
Prendiamo un regista di Hollywood, il migliore che c’è. Uno di quelli bravi ad emozionare coi suoi film, a tenerti col fiato sospeso fino all’ultimo. Ecco, forse neanche lui avrebbe potuto ideare una storia migliore, con una trama così affascinante tanto da tener incollati alla tv ogni singolo telespettatore: questa è stata Orlandina-Barcellona, giunta stasera all’atto finale dopo una settimana che resterà per sempre nel libro dei ricordi del basket siciliano.
L’Upea Capo d’Orlando supera il turno 3-1 contro una Sigma Barcellona a due facce, alla quale si possono solo fare i complimenti per l’atteggiamento mostrato soprattutto nelle due gare al PalAlberti. Chi ha seguito sin dall’inizio questa serie, avrà certamente notato la grande differenza fra ogni singola gara: in particolare, è emersa la superiorità dei biancazzurri nelle gare al PalaFantozzi, ma una lenta e pericolosa ripresa in termini di energia, forza e coraggio dei ragazzi di coach Calvani, arrivati ad un soffio dal giocarsi la “bella” mercoledì sera, in quella che sarebbe stata l’ultima opportunità per non abbandonare il treno che porta alla Serie A.
Ed invece la società del presidente Bonina, encomiabile per il suo impegno e per le risorse spese nella pallacanestro per la città del Longano, dovrà scendere dal treno prima del previsto, nonostante i suoi tifosi, anche quelli meno speranzosi, avevano davvero iniziato a prendere in considerazione l’idea di poterla ribaltare. Perché nel basket, si sa, succede di tutto, e quanto visto stasera è il bello ed il brutto di questo sport: da un lato la gioia irrefrenabile dei circa 500 supporters paladini, instancabili e fiduciosi anche nel momento più difficile della partita, dall’altro l’amarezza dei tifosi di fede giallorossa, anche oggi calorosi e motivati a sostenere i propri uomini.
La gara-4 di stasera ha sostanza e forma completamente diverse dalle partite sin qui viste: un primo tempo iniziato con la carica e l’energia positiva derivanti da gara-3 per i giallorossi, che sembrano aver trovato le giuste gerarchie ed il giusto dosaggio dei minuti per rendere tutti quanti al meglio. Solo Maresca, visibilmente in difficoltà in questi quarti di finale a causa della sua condizione fisica, inizia un po’ a singhiozzo: 3 falli in pochi minuti, partita praticamente compromessa. La prima carta giocata da Calvani è dunque l’MVP di venerdì sera, Gabriele Ganeto, da subito piazzato a marcare Mays. La difficoltà iniziale di Capo d’Orlando è facilmente palpabile: stanchezza che comincia a farsi sentire, americani spenti al tiro e carica emotiva apparentemente nulla. Bene per i padroni di casa, trascinati dai propri esterni (Collins e Pinton) e anche un filino fortunati per alcuni canestri sulla sirena (Filloy da quasi centrocampo, Pinton in equilibrio precario). Tutto sembra girare per il verso giusto, l’allungo per chiudere il primo tempo con un vantaggio rassicurante viene pero’ frenato sul nascere grazie ad una doppia bomba di Basile.
Il 35-31 dei primi 20’ dà enorme fiducia al pubblico di casa ma lascia uno spiraglio di speranza agli ospiti che, nonostante le pessime percentuali al tiro, sono lì, sotto soltanto di 4 lunghezze.
L’inizio della seconda frazione pare recitare lo stesso copione: è Alex Young il mattatore, coadiuvato da Ganeto e Filloy; quest’ultimo però, dovrà lasciare il campo per aver commesso in un amen 3° e 4° fallo. Natali, così come avvenuto in gara-3, arriva a portare i giallorossi ad un travolgente +13, quasi come a preannunciare un finale già scritto.
Ma adesso torniamo al regista di qualche rigo fa. Quel regista spietato e maledetto che stasera ha voluto divertirsi, facendo prima odorare il profumo della vittoria ai barcellonesi ma ideando, invece, una rimonta che ha dell’incredibile, regalando quindi il passaggio del turno agli orlandini.
Tutto può essere riassunto in pochi attimi: il protagonista è il killer della gara d’andata, Gianluca Basile, uno che nella sua carriera ha giocato centinaia di queste partite e sa bene cosa deve fare. Pozzecco si affida a lui ed incrocia le dita credendo al miracolo: dal -13 si arriva al -6, il pubblico di casa comincia a rivedere i fantasmi del 5 Febbraio, in cui il blackout della Sigma nei 5 minuti finali consegnò i due punti ai paladini. Oggi succede di nuovo. L’Upea piazza un parziale assurdo con due bombe di Basile, due di Portannese e una di Soragna. L’unica risposta in mezzo a queste a tenere in gioco i cugini, è la tripla della parità di Collins. Il finale è un assoluto delirio sugli spalti, con tutta la curva biancazzurra a saltare di gioia per aver compiuto una rimonta pazzesca.
La Sigma dovrà mangiarsi le mani per aver sciupato l’occasione imperdibile di poter portare la serie a gara-5, spostando davvero tutta la pressione addosso all’Upea. I tifosi cari al presidente Bonina avevano chiesto una risposta in termini di carattere ed energia ai propri uomini dopo le prestazioni al PalaFantozzi: ecco, questo è in assoluto ciò che oggi non potranno recriminare, perché al di là di tutto, delle triple, della difesa, del blackout, oggi in campo è stata una vera e propria battaglia. L’ultima della serie l’ha vinta l’Upea, che adesso potrà godersi qualche giorno di riposo in attesa di conoscere la sfidante della semifinale, la quale verrà fuori dalla sfida tra Verona e Veroli (si deciderà in gara-5 mercoledì sera). Giorni importanti per ricaricare le pile, resettare tutto. C’è ancora tanto da scrivere…
BasketItaly.it MVP: Gianluca Basile. 19 punti, 2/2 da due, 4/6 da tre, 3/3 ai liberi, 3 rimbalzi, 3 assist. Carattere, cuore, esperienza, palle. Si prende la responsabilità, ancora una volta, quando conta, e risponde sul campo con i fatti a chi aveva detto di essere più forte. L’Orlandina non è la semplice somma dei singoli, è una squadra. Lui è il collante, quello che ha la parola da spendere durante i timeout, quello che quando torna in difesa dopo una tripla tranquillizza tutti e carica i compagni. Per poter descrivere al meglio la sua prestazione di oggi, avrebbe dovuto esserci una Basile-cam puntata su di lui negli ultimi 5 minuti per capire davvero cos’ha combinato. Leader.
Sigma Barcellona – Upea Capo d’Orlando 74-78 (20-19, 35-31, 56-48)
Barcellona: Young 14, Toppo 2, Maresca 2, Natali 3, Collins 14, Filloy 13, Ganeto 9, Iurato, Pinton 6, Fantoni 11
Capo d’Orlando: Basile 19, Soragna 11, Laquintana 1, Benevelli 2, Nicevic 8, Portannese 13, Mays 10, Archie 14, Ciribeni, Valenti
Tiri da 2: Barcellona 12/26 60% ; Capo d’Orlando 15/30 50%
Tiri da 3: Barcellona 11/23 48% ; Capo d’Orlando 11/32 34%
Tiri liberi: Barcellona 17/25 68% ; Capo d’Orlando 15/21 71%
Assist: Barcellona 17 ; Capo d’Orlando 13
Rimbalzi: Barcellona 28 (2 dif. , 6 off.) ; Capo d’Orlando 29 (19 dif. , 10 off.)