Primato confermato e derby vinto: per Biella è una domenica da 30 e lode
La partita di cartello della prima giornata di ritorno del girone Ovest non ha praticamente storia e si conclude con un assolo di Biella per 83-71, che spicca il volo in classifica e si candida prepotentemente a leader nella corsa alla Serie A.
La squadra di Galbiati non sbaglia l’approccio al match e riesce anche a ribaltare la differenza punti rispetto alla partita di andata che aveva visto prevalere la Reale Mutua 79-71.
In meno di tre mesi, le due squadre hanno avuto una crescita esponenziale per qualità del livello di gioco e dell’intensità: a far la differenza rispetto alla precedente sfida è la disponibilità di poter schierare sia Lombardi, out all’andata, che Omogbo, decisivi per il comando sotto il tabelloni (34-24 il conto dei rimbalzi alla fine).
La Reale Mutua è andata in difficoltà sin dalla palla a due, anche perchè ha dovuto reinventare delle gerarchie rispetto a quella che l’hanno trasformata in un autentica schiacciasassi nelle ultime uscite: il trio Pinkins-Cappelletti-Diop infatti non ha reso come nelle ultime uscite.
Il play ex Virtus è rimasto in campo solo 7 minuti, nei quali ha commesso 5 falli, il lungo ha disputato il peggior match da quando veste la casacca gialloblu, annichilito dall’intensità di Omogbo e Lombardi ed infine Diop non ha potuto formire il contributo richiestogli a causo dell’evidente problema alla caviglia.
Con queste premesse i giovani terribili di Biella, Bortolani su tutti (ancora un ventello per il prodotto Olimpia milano), hanno marchiato subito il match accumulando un vantaggio in doppia cifra al 10′ (26-16) grazie a percentuali altissime nel pitturato (a differenza della Reale Mutua).
In assenza del trio delle meraviglie, la squadra di Cavina ha trovato risorse insperate da Traini e Campani (10 punti al 20′) ma non è riuscita nei due quarti centrali ha piazzare alcun break, e riaprire così la partita, anche perchè Biella ha prestato particolare attenzione a non lasciare tiri aperti in transizione, come testimonia il pessimo 5/26 da tre punti finale e la cura particolare riservata nella marcatura di Alibegovic.
Senza controllo del ritmo, e senza i propri punti di riferimento, Torino è stata in balia delle ondate offensive di Biella, propiziate da Donzelli nel terzo periodo, da Polite, totalmente diverso da quello remissivo della partita d’andata e da Bortolani, che ha siglato i canestri della staffa, condannando definitamente Torino.
Galbiati, ex di turno, è riuscito a trasformare una squadra esuberante e talentuosa in una macchina da guerra, che vince e diverte. Ed è da sola in vetta alla classifica.
La squadra di Cavina, invece, dopo aver centrato le Final 8, ha una battuta d’arresto che ribadisce le gerarchie in classifica: se le strade delle due squadre si incroceranno di nuovo, la posta in palio sarà molto più alta.
MVP BASKETITALY.IT Bortolani: il palcoscenico della Legadue sembra già andargli stretto per la freddezza e per la facilità con cui dimostra di saper far canestro.
Biella Torino 83-71 (26-16; 20-22; 21-16; 17-18)
Biella: Lombardi 15, E. Polite jr 19, Saccaggi 4, Bortolani 23, Barbante 2, Massone, D. Donzelli 10, Deangeli, Omogbo 10 , M. Pollone J. Blair ne, Bassi ne. All: Galbiati
Torino: Campani 10, Alibegovic 11, Diop 8, Marks 15, Traini 10, Cassar, Pinkins 6, Ianuale ne, Castellino ne, Jakimovski ne, Toscano 8, Cappelletti 3. All: Cavina