Poz scatenato saccheggia la sua Trieste
Al termine di una partita “esagerata” , l’ Upea Capo d’Orlando torna dall’estremo nordest italico con due preziosissimi punti, espugnando il Palats con il punteggio di 74 ad 84.
Esagerata è stata la chirurgica puntualità con la quale gli ospiti hanno rintuzzato i tentativi giuliani di rimettere il match in bilico, esagerata è stata la reazione nervosa di alcuni giocatori in campo in molte fasi del match, esagerata è stata la conduzione arbitrale piena di nevrosi, balbettante, ondivaga e forse subdola, esagerati, e si aggiunge francamenti inopportuni, certi cori del pubblico, spazientito certo, ma molto “retorico” nell’evocare associazioni a delinquere che nelle loro tragiche manifestazioni, ben poco hanno da spartire con una partita di basket e con lo sport in generale.
Peccato, perchè sul parquet triestino la partita è stata godibile, con diversi momenti spettacolari, con una squadra in campo che ha impressionato per compatezza, per la sicurezza con cui ha condotto l’incontro e l’altra, protagonista di un match dignitoso, pur con qualche ombra e che non ha assolutamente demeritato al cospetto di una formazione di altro livello.
Dopo un inizio balbettante, ben presto gli uomini di Pozzecco, grazie soprattutto ad una difesa molto attenta sui pick and roll triestini che ha strozzato sul nascere potenziali scarichi sul lato debole, ha preso le redini dell’incontro, con vantaggi oscillanti al limite della doppia cifra, per non mollarle più sino alla sirena.I meriti mentali della squadra sicula sono stati quelli di non aver permesso a Trieste di avvicinarsi troppo:bomba triestina, risposta immediata orlandina, canestro biancorosso replica istantanea della Pozzecco Band. Quello che è mancato a squadre blasonate sul parquet del Palatrieste, cioè quell’umiltà di non considerare la partita chiusa con troppo anticipo, non ha fatto difetto a Mays e soci che tornano nella loro bella isola consapevoli di aver portato a termine una missione importante, dimostrando una certa maturità. E’ piaciuta la conduzione del Poz, molto concentrato, molto efficace e soprattutto attento a soffocare sul nascere pericolosi fuochi nervosi in certi suoi giocatori che avrebbero potuto portare a delle conseguenze potenzialmente pericolose.Il profeta dell’allenatore cresciuto nell’ Inter 1904 cittadina e’ stato di sicuro Mays, che ha deliziato il palats con la sua agilita’, il suo controllo di palla, la sua visione di gioco, la sua precisione al tiro;peccato per quella reazione a fine partita che ha costretto la panchina a richiamarlo fuori dal parquet per evitare guai maggiori, ma la sua prestazione rimane rimarchevole, come testimoniano i suoi 24 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi.La guardia statunitense è stata coadiuvata da un eccellente Portannese, in doppia doppia, 17 piu’ 10 rimbalzi, con il 60% al tiro e con alcune prodezze balistiche di prim’ordine.Sono stati loro due le guide in campo per gli altri giocatori ospiti :Archie non ha entusiasmato, Nicevic è stato impreciso al tiro ed in difesa ha patito oltremodo Diliegro, Soragna è apparso oggi anonimo, mentre molto utile, soprattutto per l’esperienza messa in campo è stato l’apporto dell’altro grande vecchio in maglia Upea:Basile. Valenti ha mostrato di poter fornire un discreto contributo quando scende in campo, molto intraprendente e sfacciata è stata la partita di Laquintana, che ha ingaggiato con Ruzzier un duello a tratti vibrante. Capo d’Orlando, pur tirando peggio di Trieste dal campo, ha vinto la lotta nella palle vaganti, ha potuto tirare dalla linea della carita’ un numero di liberi maggiore, e non di poco, a quello concesso ai triestini ed ha recuperato palloni quasi sempre puntualmente convertiti in facili contropiedi.
Trieste invece ha un pò esagerato nel tiro da tre, 27 i tiri tentati dalla squadra di Dalmasson; e questo perchè, specie nella prima parte di gara, non ha potuto servire con una certa continuità Diliegro sottocanestro limitando al minimo gli attacchi al canestro. Gli zero tiri liberi conquistati nei primi due quarti potrebbero testimoniare, oltre un metro arbitrale non certo casalingo, anche una certa testardaggine nel cercare le soluzioni dalla distanza. Ma questo potrebbe venir annoverato ai meriti della difesa di Pozzecco.Tra le indivdualità spicca la partita di Diliegro, che ben ha sfruttato le assistenze dei suoi compagni che si sono ricordati di lui a partita già compromessa, ma che con lui sono riusciti a tenere quantomeno viva la speranza sino a pochi minuti dal termine. Il passaportato biancoroso ha chiuso la sua partita con 23 punti, 10 rimbalizi ed un ottimo 75% dal campo,conquistando 6 dei 10 viaggi in lunetta complessivi racimolati dalla squadra. Dietro al lungo, si segnala la solita generosità di Harris che ha totalizzato un ventello, frutto soprattutto delle sue attitudini balistiche, mentre Wood, pur non incantando come in altre occasioni si è fatto apprezzare per i suoi assit,nove, accumulati a fine gara. Carra e Ruzzier si sono innervositi oltremodo per la difesa molto fisica riservata loro dagli avversari; Ruzzier in particolare si è fatto sorprendere per un paio di volte troppo disinvolto nel palleggio regalando la palla ad uno scatenato Mays che presto ha fatto a convertire in agevoli canestri i regali del giovane triestino.Tonut in attacco ha avuto il mirino tarato male, ma non gli si può imputare mancanza di generosità, Candussi è stato messo spesso in difficoltà dall’esperienza di Nicevic e Valenti, mentre Coronica è stato tanto invisibile in attacco,quanto grintoso in difesa.
Ora per Trieste torna l’incubo della lega Silver, che qualcuno un pò troppo frettolosamente aveva già considerato definitivamente evitata e la partita di domenica prossima contro Napoli diventa quasi vitale per respingere gli assalti delle oggi vincenti Jesi e Forlì.Per Capo d’Orlando, invece, dopo la convincente prestazione odierna l’imperativo è continuare su la stessa falsa riga.La squadra vista stasera ha ottimi argomenti per lottare fino in fondo per la conquista della serie A.