Pistoia vince e ringrazia Jack Galanda!
Un ottimo Morpho Piacenza deve arrendersi alla Giorgio Tesi Group Pistoia ed al suo killer l’intramontabile Jack Galanda. E’ proprio lui a decidere la partita con una tripla a 40 secondi dal termine che smorza gli entusiasmi di un Palabanca mai così pieno e caloroso. Pubblico comunque soddisfatto dato che i padroni di casa hanno comunque giocato un’ottima partita
e sono andati molto vicini ad ottenere i due punti. Pistoia, priva del suo play titolare Mathis e dell’ala Yango, è stata infatti sotto nel punteggio per quasi tutta la durata dell’incontro, salvo nei decisivi minuti finali in cui ha messo la testa avanti grazie all’esperienza e al talento dei suoi uomini migliori, Galanda e Jones(18 p.) su tutti. Piacenza ha invece dimostrato ancora una volta di potersela giocare fino in fondo con qualsiasi avversario, affidandosi ad uno spumeggiante Anderson(19 p. ) ed al cecchino Alan Voskuil(18 p.)
Piacenza parte subito forte con Anderson che schiaccia, deposita da sotto e mette una bomba. Dall’altra parte Saccaggi fa la voce grossa con 9 dei primi 12 punti dei suoi. Davvero una riserva di lusso per coach Moretti. Oltre ai 18 punti finali, il giovane si mette in evidenza per l’attenta marcatura ai danni di Marco Passera, che chiuderà con un solo punto e 4 perse. Ci pensa però RyanAir Amoroso ad approfittare della difesa molle di Pistoia nel primo parziale segnando 6 punti in fila, peraltro gli unici della sua serata. E’ al settimo minuto che la partita si fa incandescente: Anderson realizza da sotto per l’ennesima volta e un impotente Jones,stoppato da Harrison l’azione precedente, riceve palla dalla rimessa si fa tutto il campo in palleggio e inchioda lo schiaccione a due mani. Risponde subito Voskuil che fa vedere a tutti perchè è soprannominato “il cecchino dell’ Alabama” realizzando da oltre sette metri. Il bello è appena cominciato e la Morpho è avanti 24-16 dopo i primi 10′. Il secondo parziale comincia così com’era iniziato il precedente e cioè con una schiacciata di Anderson che sigla il vantaggio in doppia cifra per i padroni di casa. Pistoia non ha però intenzione di arrendersi e si rifà sotto grazie ad alcune giocate di Hardy(18 p. per lui alla fine) e Jones. Il giovane Casella fa il suo ingresso in campo ma poco dopo viene richiamato in panchina da coach Corbani, che non lo utilizzerà più per il resto dell’incontro. Sembra che il ragazzo abbia solo bisogno di un po’ di fiducia dopo che aveva ben figurato nel girone d’andata. La speranza è che ritorni presto ai suoi standard abituali. Pistoia nel frattempo prova a scappare con i soliti 2 americani e con la tripla di Tavernari. Piacenza risponde colpo su colpo grazie al Professor Harrison e ad un Ricki Perego autore di una prestazione maiuscola. All’intervallo, Piacenza è avanti 34 a 30.
Piacenza parte subito forte dopo la pausa con le penetrazioni di Simoncelli, ormai perfettamente oliato nei meccanismi della squadra. Rispondono per l’ennesima volta Jones e un ispiratissimo Saccaggi che tiene a galla i suoi con una tripla. Davvero una prova di grande personalità la sua. Personalità che non manca certo a C.C. Harrison, il silenzioso americano di Piacenza che piazza due triple delle sue e mantiene il + 3 di vantaggio. Gli ospiti continuano ad inseguire, finché Galanda si guadagna un fallo palesemente dentro l’arco dei 3 punti, ma gli arbitri assegnano 3 tiri liberi. Questa e un altro nettissimo fallo non fischiato ai danni di Voskuil le uniche pecche di una gara comunque ben diretta. Galanda realizza i primi due, sbaglia il terzo e Voskuil si accende con 9 punti in fila che consentono alla Morpho di concludere a+ 8 il terzo periodo. Nell’ultimo e decisivo parziale Piacenza ha un blackout totale e Pistoia, finora sempre sotto nel punteggio, mette la testa avanti con un devastante parziale di 15-0. Riesce a sbloccare la situazione Voskuil che realizza da due, ma l’attacco dei padroni di casa diventa troppo prevedibile con troppe triple tentate che non vanno a bersaglio, Piacenza chiuderà infatti con un pessimo 20% da fuori(6 su 29). Il gioco inizia a farsi duro e il Palabanca diventa una bolgia, anche a causa di un netto fallo non sanzionato ai danni di Voskuil. E’ nei momenti decisivi che si vedono i campioni. Galanda e Harrison tengono a galla le proprie formazioni con canestri d’esperienza e quando mancano 40 secondi, Jack Galanda piazza una tripla che definire fondamentale è poco: taglia le gambe ai padroni di casa e mette la parola fine all’incontro. I ragazzi di coach Corbani possono tornare a casa felici, per la bella pallacanestro espressa per larghi tratti della gara e per i meritati applausi di un Palabanca mai così vicino alla squadra.
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