Orlandina, primo step compiuto. Vittoria contro Ferentino
Puo’ bastare una sola vittoria per far dimenticare le tre sconfitte in partenza? Forse sì.
Puo’ ritenersi soddisfatto il pubblico del PalaFantozzi dopo i due punti conquistati oggi? Sì, ma con qualche riserva. Il divertimento non è di certo mancato, con tanti momenti di spettacolo alternati all’emozione di vedere in campo il nuovo acquisto, Mays, e la storia del basket italiano, Basile, entrato nel secondo quarto al posto di Portannese ed ufficialmente all’esordio con la maglia dell’Upea. Ma quale Upea bisogna prendere in considerazione? Quella bella, bellissima, che in 2 minuti è stata capace di portarsi in doppia cifra di vantaggio, tra una schiacciata di Archie, una tripla di Basile e un canestro in transizione di Mays o quella che in un amen stava rischiando di buttare via i due punti? Questo ancora non lo sappiamo. Quel che è certo, ed è sicuramente la cosa fondamentale, è che adesso si è staccata da quota zero e per larghi tratti della partita ha convinto.
Ha convinto il nuovo acquisto, Mays, autore di 23 punti, incontenibile per tutti gli uomini di coach Gramenzi, tranne quando ha piazzato Parrillo a seguirlo praticamente in ogni parte del campo, disinteressandosi della palla: quando ha pigiato il piede sull’acceleratore è stato impossibile fermarlo, ha messo Bucci in difficoltà e, senza troppi problemi, è andato ad appoggiare a canestro più volte. Ha convinto Basile, anche se i compagni inizialmente non lo hanno messo in partita, ma quando finalmente Soragna lo ha trovato da solo, fuori dall’arco dei tre punti, non ha potuto non passargli il pallone: il PalaFantozzi ha esultato come se fosse stato il canestro della vittoria, in realtà l’Orlandina incrementava soltanto il proprio vantaggio, portandosi sopra anche oltre le 10 lunghezze, ma senza avere mai lo spunto decisivo per dilagare. Per Basile anche 5 assist per mettere in ritmo i compagni.
E’ stato il troppo relax o, forse, qualche rotazione da rivedere, a permettere a Ferentino di tornare in partita prepotentemente, piazzando un parziale di 14-0, che in sostanza ha sancito il 68-66 finale, quando soltanto 5 minuti prima il tabellone diceva 68-52.
Un dato, purtroppo, da dover tenere in considerazione nella valutazione globale della partita che, come detto, ha regalato tanti bei momenti di grande basket, ma probabilmente ha lasciato un po’ di amaro in bocca nonostante siano stati conquistati i due punti.
Forse non bisogna pensarci piu’ e concentrarsi già sul derby, perchè ci sono soltanto 3 giorni di allenamento per preparlo, mentre per Ferentino c’è tanto ancora da imparare, in attesa del ritorno in campo di Mosley. Non a caso oggi, Nicevic ha avuto vita facile contro i lunghi avversari, e soltanto i falli hanno potuto limitare il suo contributo in campo.
Capitolo a parte per Soragna, rimasto in campo per 33 minuti, per il quale non bisogna di certo guardare le statistiche per poter classificare la sua prestazione: tanta solidità in difesa, forse qualche tiro rifiutato di troppo, ma è il vero allenatore in campo e, come detto prima, senza il suo aiuto forse stasera Basile non sarebbe riuscito ad entrare in partita.
Gramenzi, che ha portato Ferentino ad alti livelli, vivrà adesso forse il peggior momento della sua carriera in Ciociaria. Questa sera non bastano i 23 punti di Green (tirando pero’ 23 volte), e neanche i 17 di Bucci. Per vincere serve altro, serve segnare da fuori, perchè i tiratori a disposizione ci sono ma devono essere ben innescati: lo 0/14 da tre nei primi due quarti, infatti, puo’ facilmente raccontare metà partita della FMC. Per il resto c’ha pensato Capo d’Orlando, che ha fatto tutto da sola, e stava rischiando di perderla.