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Orlandina, il pres. Sindoni: “Griccioli è una prima scelta. L’addio del Poz? E’ la vita, si va avanti”

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Sindoni - PozzeccoIn casa Orlandina Basket si è già al lavoro per programmare la stagione che verrà. C’è delusione e tristezza per l’addio di un beniamino come coach Pozzecco ma c’è la consapevolezza di aver fatto un grande lavoro e di aver messo le basi per un progetto che può proseguire a vele spiegate e con concrete possibilità di approdare in Serie A. Il presidente EnzoSindoni, ai microfoni de ‘La Gazzetta del Sud’ fa un bilancio della stagione partendo, ovviamente, dall’addio di Gianmarco Pozzecco con tanto di frecciata a Varese: “Professionalmente è comprensibile il desiderio di Gianmarco di tornare in una piazza storica come Varese. In termini umani c’è il dispiacere perché un amico, anzi, più che un amico, smette di lavorare con te. Ma è la vita e si va avanti. Noi come società, non tratteremo mai allenatori e giocatori sotto contratto con altri. E, soprattutto, non lo faremmo in un periodo nel quale ci si gioca qualcosa di importante e senza informare la controparte. Mi è dispiaciuto perché avrei gradito un comportamento differente, magari una telefonata da parte di Varese. Non è arrivata”.

Capo d’Orlando, come scritto sulle nostre pagine nella giornata di ieri, ha però già in canna il colpo Griccioli per ripartire: “Non mi pronuncio su Giulio Griccioli ma presto faremo il punto della situazione. Il coach toscano è una prima scelta, ma non solo per noi, visto che altre società lo hanno contattato. Sono comunque convinto che il prossimo allenatore dell’Orlandina saprà, sulla scia del nostro predecessore, esaltare le qualità dell’ambiente”.

Sulla possibilità di un ripescaggio in A, il patron siciliano aggiunge: “Se Siena dovesse essere esclusa, premia innanzitutto Montegranaro. Dopo toccherebbe a noi e l’Orlandina farà di tutto per cogliere l’occasione. Certo, con assoluta serenità, mi auguro che si riesca a risolvere il problema di Siena, una piazza che non merita di essere cancellata. Ricordo che nella vicenda del 2008 che portò alla cancellazione dell’Orlandina, noi sostenevamo di non dover pagare quei 130.000 euro già sospesi dalla Commissione di Controllo. Allora, ci fu chi si eresse a censore della pagliuzza nell’occhio altrui senza accorgersi della propria trave. Ma noi non abbiamo spirito di rivalsa e se verremmo ammessi è perché ce lo siamo guadagnati sul campo. Per me equivarrebbe a una promozione. Se tutto questo non dovesse accadere, lavoreremo per essere ancora più bravi. Una cosa comunque è certa: i due pesi e le due misure li abbiamo già sperimentati sei anni fa, non mi sorprenderebbe che la storia si ripetesse anche in questa estate”.